LISTINO LUGLIO 2024

LISTINO LUGLIO 2024

1) CLASSICI LATINI SWISS SVIZZERA BASILEA BASEL STAMPATORI RARITA’ PRIME EDIZIONI

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IMG_3405_clipped_rev_1Cicero Marcus Tullius, Livius Titus, Plutarchus, Nepos Cornelius,

Marci Tullii Ciceronis Omnia, quae in hunc usque diem extare putantur opera, in tres secta tomos, & ad variorum, vetustissimorumque codicum fidem diligentissime recognita, ac ultra omnes hactenus visas aeditiones, locis aliquot locupletata. … Ad haec M. Tullij Ciceronis Vita, ex Plutarcho, & T. Liuio. Cn. Pomponij Attici Vita, per Cornelium Nepotem. Annotationes in aliquot Ciceronis locos … ex clarissimorum virorum lucubrationibus depromptae. … Index omnium quae hisce tribus Ciceronianorum librorum tomis habentur notatu dignorum.

Ex inclyta Germaniae Basilea, per And. Cratandrum, 1528

In 2°; tre tomi: (36), 143 [i.e.153], (68) cc.; 281, (1 carta con la marca tipografico); 198, [1] (saltata la numerazione di carta 89). Esistono esemplari che presentano, dopo carta 198 del terzo volume, altre carte da 199 a 391 contenti l’opera filosofica mai aggiunte in questo esemplare. Esistono diversi esemplari con questa caratteristica, in particolare quelli apparsi in paesi di fede cattolica. Ciò fa supporre che si tratti di una decisione editoriale legata, forse, all’ingresso dei volumi in ambienti dove la censura cattolica non premetteva la lettura di questa parte dell’opera. Sono infatti gli esemplari comparsi in Italia a presentare questa particolare assenza dell’ultima parte del terzo volume. Di solito, in questi esemplari sono assenti anche le 68 carte non numerate qui allegate la primo volume ma di solito poste alla fine del terzo volume che contengono l’indice. L’opera presenta 3 marche tipografiche al frontespizio e 1 alla fine del tomo II, cornici xilografiche, iniziali figurate e ornate. Un tarletto al margine esterno bianco di una ventina di carte nella parte finale del primo volume, ininfluente. Una piccola mancanza di carta in prossimità della marca tipografica finaleIMG_3406_clipped_rev_1 del secondo volume, anticamente integrata con una pecetta al recto della stessa. Uno strappo senza perdita di carta, anticamente richiuso con una pecetta al recto dell’ultima carta, ininfluente. Un timbretto ex-libris ottocentesco di proprietà privata al frontespizio del secondo volume “P. G. Savio”. Legature omogenee realizzate tra la fine del seicento e l’inizio del settecento, in piena pelle maculata con dorso a 5 nervi. Titolo, autore e ricchi fregi in oro ai tasselli. Tagli marmorizzati. Piatti interni foderati con bellissima carta coeva a motivi floreali. Qualche lieve strofinatura e piccola mancanza di pelle ai margini bassi del dorso. Alle prime carte bianche note degli inizi del novecento manoscritte autografe di noto critico d’arte italiano che indicano il luogo di acquisto dei volumi e la data ed in più una lunga nota che analizza la cornice dell’opera “Il fregio a nota 3 è firmato a metà delle due candeliere I F, le belle iniziali ricordano il fare di quelle di Holbein che appunto, nel 1528 aveva ripreso a lavorare attivamente in Basilea per conto di librai.”. Esemplare in buone condizioni di conservazione. Bella marca tipografica ad ogni frontespizio con “Donna (probabilmente rappresentazione dell’Occasione) con i piedi alati, posta su un globo che tiene nella mano destra un rasoio. Una delle più rare ed importanti edizioni dell’opera di Cicerone edita dal celeberrimo stampatore svizzero, Andream Cratandrum. Alcune parti di questi lavori di Cicerone erano già state pubblicate da Aldo Manunzio nel 1511 ma questa edizione, è la prima edizione che si avvale degli interventi correttivi del famoso umanista Michael Bentinus,nato nel 1495 e morto poco prima della pubblicazione di questo volume, nel 1528 che fu tra gli amici più intimi di Hans Denk che fra l’latro morì proprio in casa sua. Bentinus, olandese di nascita, visse e lavorò per buona parte della sua vita a Basilea dove fu ben inserito nella cerchia erasmiano. Proprio la revisione di Bentinus rende questa edizione particolarmente ricercata ed apprezzata per la sua correttezza filologica. Rif. Bibl.: Graesse II, 156: «Le texte a été donné sur les editions Aldine antériores et quant aux Rhetorica sur celle d’Ascensius del 1511, mais Mich. Bentinus y a introduit plusieurs bonnes corrections, tirées de mss. L’ordre des puvrages a été altéré; il y a des variantes à le marge».

1.100 euro

2) ASTRONOMIA ASTRONOMY MAPPE CELESTI COSTELLAZIONI STELLE PIANETI URANO

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8971_2_clipped_rev_1Johann Elert Bode,

Anleitung zur Kenntniss des Gestirnten Himmels. Achte verbesserte Auflage. Mit einem Portrait und XV gefalteten Kupfertafeln und einer alldemeinen Himmelskarte.

Berlin, In der Fr. Nicolaoschen Buchandlung, 1806

In 4° piccolo; XVI, 668, (4), 40 pp. e 18 c. di tav. alcune più volte ripiegate (compresi ritratto di Bode realizzato da Garets e Bolt ed ul frontespizio inciso con bella vignetta al frontespizio). Legatura coeva in cartoncino rigido giallo al dorso ed azzurro al piatto anteriore. Antica nota privata che definisce l’esemplare come donato da “Eduard Ruppell” a noto personaggio livornese. Due antichi timbretti azzurri di proprietà privata al frontespizio di noto personaggio livornese. Alcune leggerissime fioriture a pagina I e per il resto, esemplare, ancora in barbe ed in ottime condizioni di conservazione. In parte a fogli chiusi. Bellissima riedizione, con le tavole aggiornate all’anno in corso dallo stesso autore, di questo classico studio del celebre astronomo tedesco, Johann Elert Bode (Amburgo, 19 gennaio 1747 – Berlino, 23 novembre 1826) celebre per la sua riformulazione e divulgazione della 8971_1_clipped_rev_1legge di Titius-Bode e per il suo contributo nella determinazione dell’orbita di Urano, per il quale, fra l’altro, suggerì anche il nome. Si deve a lui, anche, la scoperta della galassia di Bode. Fu in quest’opera che Bode scrisse che speculare sulla struttura dell’universo dal nostro minuscolo punto di vista cosmico è “als ob der Unendliche, beim Entwurfe des Ganzen, den Punkt, den wir bewohnen, zur Richtschnur oder zum Ebenmaaße hätte nehmen sollen”. La prima edizione di quest’opera, la sua più importante, venne edita nel 1772. In essa, per la prima volta, annunciò la legge di Bode, senza fare nessuna attribuzione a Johann Daniel Tietz. Bode nel 1786 ottenne la prestigiosa carica di direttore dell’osservatorio di Berlino. Grazie al potente telescopio di Berlino potè, qualche anno dopo, nel 1801, pubblicare un noto atlante celeste “Uranographia”. Quest’opera rappresenta l’apice di un filone astronomico, contenendo tavole che tenevano insieme l’accuratezza scientifica della posizione delle stelle e dei corpi celesti, all’interpretazione artistica delle costellazioni. L’opera è considerata l’apice della rappresentazione artistica delle costellazioni, pratica che ancdò poi a scemare, fino a scomparire completamente degli atlanti celesti. Esemplare in ottime condizioni di conservazione, completo, in legatura originale ed ancora in barbe. A good copy, complete. Rif. Bibl.: Houzeau – L. 9261: Mit Himmelskarten für die zwölf Monate, Umlaufbahnen der Planeten, einer Mondkarte etc.

250 euro

3) STORIOGRAFIA STORIA PRIME EDIZIONI SWISS ZURICH ZURIGO REGENSDORF PIEDIMONTE MATESE CASERTA

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8969_1_clipped_rev_1Julius August Remer,

Darstellung der historischen Welt durch alle Jahrhunderte.

Berlin und Stettin, bey Friedrich Nicolai, 1801

In 8° grande; (2), 366 pp. Legatura coeva in pieno cartoncino foderato con bella carta marmorizzata. Al dorso tassello con titolo e anno manoscritti in bella e chiara grafia coeva. Antica nota di possesso privato al recto della prima carta bianca “Giacomo Meyer di Zurigo” che identifica l’esemplare come appartenuto, probabilmente al noto imprenditore svizzero, originario di Regensdorf in provincia di Zurigo, Giovanni Giacomo Meyer che ebbe un notevole sviluppo del sistema industriale meridionale dove a Piedimonte Matese (Caserta) fu caposala dell’industria tessile qui creata dallo Svizzero, Giovanni Giacomo Egg. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione di quest’opera del celebre storico e professore universitario tedesco, Julius August Remer (1738 Braunschweig – 1803 Helmstedt). Remer studiò teologia a Helmstedt e Gottinga. Nel 1763 trovò lavoro come tutore pubblico, presso il Collegium Carolinum di Braunschweig. Nel 1774 Remer successe alla cattedra di Storia Universale già occupata da Justus Friedrich Wilhelm Zachariae. Massone convinto, nel 1787 si trasferì a Helmstedt quando l’Università gli assegnò la cattedra di professore ordinario di storia e statistica. Personaggio di grande erudizione fu molto apprezzato dai contemporanei, tanto che nel 1796, fu nominato consigliere di corte. Quella qui presentata, in prima edizione, è una delle sue opere più importanti. Altre sue opere di notevole importanza furono l’Handbuch der allgemeinen Geschichte del 1771,il Tabellarische Uebersicht der wichtigsten statistischen Veränderungen in den vornehmsten europäischen Staaten, 1786–1794, Geschichte der französischen Constitutionen, 1795, 2. Aufl. 1808 e Historische Basreliefs in Darstellungen ausgezeichnet merkwürdiger Scenen aus der Geschichte, Halle, 1803. Prima edizione in ottime condizioni di conservazione.

180 euro

4) OROLOGERIA OROLOGERIE OROLOGI A RIPETIZIONE PRIME EDIZIONI FIRST EDITION SVIZZERA SWISS

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8877_3_clipped_rev_1Crespe François,

Essai sur les montres à répétition, dans lequel on traite toutes les parties qui ont rapport à cet art, en forme de dialogue, à l’usage des horlogers.

Paschoud, Ginevra, 1804.

In 8°; (6), XII, 284 pp. Brossura d’attesa azzurra. Ultime 30 carte leggermente brunite. Pagine ancora in barbe. Prima edizione non comune in buone condizioni di conservazione. Le prime 22 pagine contengono un glossario dei termini tecnici dell’orologeria. Crespe François, celebre orologiaio del XIX secolo, nacque nel cuore della Svizzera nel 1768, in un periodo in cui l’arte dell’orologeria stava attraversando un’epoca d’oro. Sin dalla giovane età, François dimostrò un interesse innato per l’ingegneria e la meccanica, sviluppando una passione particolare per la precisione del tempo. Questo amore per la precisione avrebbe plasmato la sua vita e la sua carriera. All’inizio della sua carriera, François si formò sotto la guida di maestri orologiai rinomati nella regione, apprendendo le tecniche tradizionali dell’orologeria e affinando le sue abilità nel manipolare gli intricati ingranaggi e i delicati movimenti che definivano il mestiere. Con dedizione e impegno, si distinse presto per la sua abilità straordinaria e la sua conoscenza senza pari del campo. Nel corso degli anni, François si fece un nome nel mondo dell’orologeria per le sue creazioni innovative e la sua meticolosità nella costruzione di orologi di precisione. La sua ricerca incessante per la perfezione lo portò a sperimentare con nuove tecnologie e materiali, spingendolo a raggiungere nuovi limiti nel design e nella funzionalità degli orologi. Uno dei momenti più significativi della sua carriera arrivò nel 1804, quando François pubblicò il suo celebre lavoro “Essai sur les montres à répétition”8877_1_clipped_rev_1 (Saggio sulle ripetizioni degli orologi). Quest’opera rivoluzionaria delinea i principi e le tecniche necessarie per la creazione di orologi a ripetizione, che consentono all’utente di udire l’ora attraverso la ripetizione di suoni distinti. Il suo lavoro contribuì in modo significativo allo sviluppo dell’orologeria e alla diffusione della conoscenza tecnica nel campo. L’eredità di François nell’orologeria è profonda e duratura. Le sue creazioni sono ricercate da collezionisti di tutto il mondo per la loro bellezza intrinseca, la precisione senza pari e l’innovazione tecnica. Oltre alle sue realizzazioni nell’ambito dell’orologeria pratica, François ha anche lasciato un’impronta indelebile nel mondo accademico, influenzando generazioni di orologiai con i suoi scritti e le sue teorie. La vita di Crespe François è un esempio straordinario di dedizione, creatività e perseveranza. Attraverso il suo lavoro, ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’orologeria, dimostrando che la passione e l’impegno possono trasformare non solo una professione, ma anche il modo in cui percepiamo e misuriamo il tempo stesso. Anche se il tempo può scorrere inesorabile, l’eredità di François continua a vivere, eternamente incisa nei delicati meccanismi degli orologi che ha creato e ispirando coloro che continuano a perseguire l’eccellenza nell’arte dell’orologeria. Prima non comune edizione ancora in barbe. Rif. Bibl.: Tardy 116 “Edition originale”. Rif. Bibl.: Tardy 116 “Edition originale”.

600 euro

5) ESTETICA FILOSOFIA PRIME EDIZIONI ILLUMINISMO TEORIA DEI COLORI PHILOSOPHIE ESTHÉTIQUE PREMIÈRES ÉDITIONS THÉORIE DE LA COULEUR LUMIÈRES ILLUMINISM SIECLE DES LUMIERS SWISS SVIZZERA WINTERTHUR ZURICH

8879_1_clipped_rev_1Johann Georg Sulzer,

Tableau Des Beautes De La Nature,

Francfort sur Le Mein, Chez la Veuve Knoch & Esslinger, 1755

In 8°; (28), 188, (4 b.) pp. Bella legatura in piena pelle maculata con titolo e ricchissimi frego in oro al dorso. Tagli rossi. Filetti in oro ai tagli dei piatti. Piatti interni foderati con bella carta marmorizzata coeva. Qualche lieve difetto e mancanza di pelle e nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Vecchia firma ottocentesca di possesso alla prima carta bianca che identifica l’esemplare come appartenuto ad un noto critico d’arte italiano. Sempre di suo pugno una nota all’ultima carta bianca con indicazione del luogo, della data e del libraio dal quale il libro venne acquistato nel 1898. Traduzione ad opera Jacques Emmanuel Roques.Prima rarissima edizione francese di quest’importante opera del celebre filosofo svizzero, Johann Georg Sulzer (Winterthur, 16 ottobre 1720 – Berlino, 27 febbraio 1779). Johann Georg Sulzer, filosofo, scrittore e enciclopedista svizzero, nacque il 16 agosto 1720 a Winterthur, nel Canton Zurigo. Fu uno dei pensatori più influenti del suo tempo, contribuendo significativamente alla filosofia, alla letteratura e all’educazione del XVIII secolo. Nato in una famiglia di commercianti, Sulzer ricevette una solida formazione classica e letteraria. Studiò filosofia, matematica e teologia all’Università di Lipsia, dove entrò in contatto con le idee illuministe che avrebbero fortemente influenzato il suo pensiero. Dopo gli studi, tornò in Svizzera e intraprese una carriera nell’insegnamento, diventando professore di filosofia presso l’Accademia di Berlino. La fama di Sulzer come filosofo cominciò a crescere grazie alle sue opere letterarie e filosofiche. Nel 1741 pubblicò la sua opera più celebre, “Allgemeine Theorie der schönen Künste” (Teoria generale delle belle arti), in cui esplorò le questioni estetiche e critiche legate all’arte e alla letteratura. Quest’opera, influenzata dagli ideali dell’Illuminismo, ebbe un impatto duraturo sulle teorie estetiche dell’epoca. Oltre alla sua attività filosofica, Sulzer lavorò anche come redattore e editore. 8879_2_clipped_rev_1Nel 1747 fondò la “Allgemeine Theorie der Schönen Künste” (Teoria generale delle belle arti), una rivista che trattava di questioni letterarie, artistiche e culturali. La rivista divenne una delle pubblicazioni più importanti del suo genere e contribuì alla diffusione delle idee illuministe in tutta Europa. La produzione filosofica di Sulzer si distinse per la sua chiarezza e completezza. Egli cercava di rendere la filosofia accessibile a un pubblico più ampio, evitando il linguaggio oscuro e astratto tipico di molti filosofi del suo tempo. Le sue opere erano caratterizzate da un approccio razionale e pragmatico ai problemi filosofici, spesso basato sull’osservazione empirica e sull’analisi dei fenomeni naturali. Una delle sue contribuzioni più importanti alla filosofia fu il suo lavoro sull’estetica. Sulzer sostenne che l’arte e la bellezza sono fondamentali per la vita umana e che l’apprezzamento delle belle arti può portare alla crescita spirituale e morale dell’individuo. Egli sviluppò una teoria estetica basata sull’idea che l’arte debba mirare alla perfezione formale e alla comunicazione di emozioni e idee universali. Oltre alla sua produzione filosofica, Sulzer si dedicò anche all’insegnamento e alla pedagogia. Fu un sostenitore dell’istruzione pubblica e della formazione dei giovani, sostenendo che l’istruzione fosse essenziale per il progresso e il benessere della società. Nel 1759 pubblicò “Grundsätze der Erziehung und des Unterrichts” (Principi dell’educazione e dell’insegnamento), un trattato sull’educazione dei bambini e dei giovani che ebbe un’influenza duratura sulle pratiche educative dell’epoca. Nel corso della sua vita, Sulzer continuò a scrivere e a insegnare, diventando una figura rispettata e ammirata in tutta Europa. Morì il 2 marzo 1779 a Winterthur, lasciando un’eredità duratura nel campo della filosofia, della letteratura e dell’educazione. Le sue opere continuarono ad esercitare un’influenza significativa sui pensatori successivi e contribuirono alla diffusione dei principi dell’Illuminismo in tutto il continente europeo. Prima edizione in buone-ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: FRBNF31420569.

450 euro

6) ALPI RETICHE Rätischen Alpen ALPES FIRST EDITION PRIME EDIZIONI STORIA LOCALE MONTAGNA MOUNTAIN SWISS SVIZZERA

8882_1_clipped_rev_1Tscharner Peter Conradin von,

Wanderungen durch die Rhätischen Alpen. Ein Beytrag zur Charkteristik dieses Theiles des Schweizerischen Hochlandes und seiner Bewohner.

Zürich, Bey Orell, Füssli und Compagnie, 1829

In 8°; (4), 231, (1) pp. una grande c. di tav. più volte ripiegata posta alla fine del volume. Brossura editoriale, qualce lieve segno del tempo. Esemplare leggermente ed uniformemente brunito a causa della qualità della carta utilizzata e nel complesso, in buone condizioni di conservazione. Peter Conradin von Tscharner (1786-1841)fu un ufficiale di guerra delle “Troppen” dei Grigioni in Piemonte e in Francia e tenente colonnello dello stato maggiore federale. Come ambasciatore a Torino, fu uno dei principali sostenitori della nuova strada del San Bernardino nel 1825. Dall’aprile 1839 fu redattore del moderato “Churer Wochenblatt”. Scrisse racconti, poesie e composizioni di canzoni, nonché un manuale di gestione aziendale pubblicato nel 1836. Fu uno dei i coautori dell’opera regionale ‘Der Kanton Gra’, pubblicata nel 1838. L’opera uscita in due volumi, il secondo vide la luce nel 1831, rappresenta la descrizione del territorio delle alpi retiche fornendo un’interessante descrizione delle stesse.8882_2_clipped_rev_1

100 euro

7) ZURICH ZURIGO SWISS SVIZZERA TEATRO OPERE TEATRALI PRIME EDIZIONI RARITA’ BIBLIOGRAFICHE

8949_2_clipped_rev_1Anonimo (H. J. Burke i.e. Heinrich Keller),

Franzeska und Paolo, Trauerspiel in fünf Aufzügen,

Zürich, bay Drell, Füßli und Compagnie. 1808.

In 8° piccolo; VIII, 208 pp. e una c. di tav. in antiporta incisa da Al. Lips protetta da velina. Legatura coeva in cartoncino molle foderato con carta marmorizzata coeva, strofinature. All’interno in ottime condizioni di conservazione. Prima rarissima edizione di quest’opera teatrale del noto letterato, poeta e scultore svizzero, Heinrich Keller (1771 Zurigo – 1832 Roma), la sua scultura si avvicina al movimento classicista tedesco, tanto che Keller è 8949_1_clipped_rev_1considerato, oggi, come l’erede di Alexander Trippel. Dopo aver seguito gli studi di diritto aBerna, Keller conobbe il noto scultore Joseph Maria Christen e si appassionò a tal punto allascultura, da seguirlo a Stans prima e a Lucerna poi, per apprendere da lui i segreti della scultura. Nel 1794 decise di scendere in Italia per approfondire l’arte scultorea italiana. Soggiornò prima a Firenze e poi a Roma dove, si appassionò alla scultura antica ed alle rovine dell’antica Roma venedo in contatto con alcuni dei più celebri archeologi dell’epoca come Georg Zoëga e Karl Ludwig Fernow. Qui a Roma iniziò a frequentare diversi artisti fra i quali sono da ricordare Angelica Kauffmann e Friederike Brun. Innamoratosi di Roma e dell’Italia non tornò più in Svizzera se non in due occasioni nel 1805 3 nel 1822. Tornò in Svizzera solo due volte (1805 e 1822). Kellernon fu famoso solo per la sua arte scultorea ma in particolare, alla sua epoca, era molto conosciuto come giornalista, poeta, e autore teatrale. Fu noto, anche, come commerciante di marmi. Di religione protestante di nascita, si convertì al cattolicesimo, dopo aver sposato una donna di Roma. A Roma fu molto apprezzato tanto da esser membro della Pontificia Accademia romana di Archeologia, della Società danese di Archeologia e da occupare la carica di Segretario e interprete della Propaganda Fiide. Raro ed in buone-ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: Library Hub Discover ID: 147236975.

250 euro

8) ECONOMY ECONOMIA FRANCE SPAIN PORTUGAL REGNO DI SARDEGNA ITALIA AMERICA CUBA MARTINICA GUADALUPA INDIA ENGLAND SWISS SWITZERLAND IRELAND

8883_1_clipped_rev_1Anonimo,

Adressbuch Der Kaufleute und Fabrikanten Von Ganz Deutschland So Wie Der Haupt-, Handels- und Fabrikorte Des Übrigen Europas und Der Andem Welttheile. In Vier Theilen.

Nurnberg, Contor der Handlungszeitung, 1828

In 8° grande; (4), 308 pp. Brossura editoriale con cornici in stile impero ai piatti e titolo impresso al piatto anteriore. Esemplare in barbe ed in ottime condizioni di conservazione. Rubrica di commercianti e produttori di tutta la Germania, nonché delle principali località commerciali e produttive nel resto d’Europa e in altre parti del mondo. In quattro parti. In questa parte vengono presentate le attività commerciali presenti in Francia, Spagna, Portogallo, Regno di Sardegna, Italia, America, Sud-America, Cuba, Martinica, Guadalupa, India, Cina, Inghilterra, Irlanda, Svizzera. Alla fine del volume presente una legenda per città.8883_2_clipped_rev_1

150 euro

9) ADRESSBUCHER ZURICH INDIRIZZARIO ZURIGO CENSIMENTI STATISTICA

Holzhalb Jakob,

Verzeichnis wdq21sdawq21dszc staatsbürgerschaft von zürich im märz 1836. Versaft von Jakob Holzhalb Secretar der Stadtpolizen. Unito a: Verzeichnis der Wiedergelassenen in der Stadt Zurich auf das Jahr 1836, Versaft von Jakob Holzhalb Secretar der Stadtpolizen.

Zurich, Gedrucht den Friedrich Schulthes, S. data (ma 1836).

In 8; VIII, 280 pp. e 148 pp. Legatura coeva in cartoncino rigido con piatti foderati con carta marmorizzata. Tagli gialli. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Due opere in un volume. Prima edizione di questa importante fonte per la storia demografica di Zurigo che contiene i nomi e gli impieghi dei cittadini della città elvetica al 1842. Jakob Holzhalb, il compilatore dell’opera era il segretario della polizia cittadina. Non comune.

80 euro

10) ZURIGO ZURICH PRIGIONI PRISONS SVIZZERA SWISS GUIDE STORICHE STORIA LOCALE

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8934_1_clipped_rev_1(Nüscheler, David),

Der Wellenberg. Erinnerungen betreffend den in den Jahren 1837 und 1838 demolirten uralten Wellenberg-Thurm.

Zürich, Im verlage von Hermann Trachsler, 1838

In 4° piccolo; 14, (2) pp. e 5 c. belle acqueforti. Brossura editoriale gialla con titolo impresso in nero, entro cornice, al paitto anteriore. Cornice al recto del piatto anteriore con una piccolo fregio con clessidra, al centro della cornice. Esiste almeno un esemplate con 6 tavole (ETH-Bibliothek Zürich, Rar 1347) ma l’opera è, in genere, accompagnata da 5 tavole. La sesta tavola non è mai stata aggiunta, come ben visibile dalla legatura originale, in questo esemplare che risulta genuino nella brossura e nel cordone che lo lega. Prima ed unica edizione di questa interessante storia della celebre torre-prigione di Zurigo, parte della prigione della Limmat, la Wellenberg che venne demolita nel corso dell’espansione della città. Le acquetinte mostrano, infatti, vedute esterne e spazi carcerari all’interno della stessa. Non comune a reperirsi completo delle cinque tavole e della brossura originale. Rif. Bibl.: Holzmann//Bohatta VI,8308; Barth 18695; Appenzeller 17-21 und 264.

150 euro

11) SWISS BAGNI TERMALI ACQUE TERMALI TERME BADEN AARGAU MINERALOGIA ARGOVIE ARGOVIA SVIZZERA

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8962_2_clipped_rev_1Kottmann Johann Carl,

Ueber die warmen Quellen zu Baden im Aargau. Oder die Trink – und Badkuren daselbst.

Aarau, Johann Jakob Christen, 1826.

In 8°; XIV, 269, (3) pp. Brossura editoriale rosa con titolo entro cornice al piatto anteriore. Cornice anche al piatto posteriore con al centro un’anfora. Al dorso autore, titolo e fregi in nero . Una piccola mancanza all’angolo basso del piatto anteriore e per il resto, esemplare, in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione di quest’opera dedicata alle acque termali di Baden nell’Aargau, uno dei cantoni di lingua francese della Svizzera che comprende la parte bassa del corso del fiume Aar, dal quale, appunto, prende il nome. Il cantone Argovia è detto in tedesco Aargau, in francese Argovie, in romancio Argovia ed in svizzero tedesco Aargau. Le acque termali di Baden sono celebri sin dall’epoca romana, qaundo i romani, nel 17 d.C. fondarono “Aquae Helveticae” un centro che doveva servire all’accampamento romano di Vindonissa. L’opera qui presentata illustra la storia delle terme, la qualità delle sue acque termali, le cure nelle quali vengono impiegate. Prima edizione, in buone-ottime condizioni di conservazione.

100 euro

12) SWISS SVIZZERA PRIME EDIZIONI ZURIGO ZURICH SATIRA

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8961_1_clipped_rev_1Hess David,

Scherz und Ernst in Erzählungen von David Hess.,

Zürich, Orell Füssli u. Compagnie, 1816.

In 8°; (6), 323, (1) pp. Brossura coeva azzurra con pecetta con titolo a stampa al dorso. All’interno del8961_3_clipped_rev_1 piatto anteriore bell’ex-libris nobiliare ottocentesco illustrato che con la firma al margine alto del frontespizio, identifica l’esemplare come appartenuto a nota famiglia di origini svizzere. Vignetta al frontespizio. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione di quest’opera del noto scrittore svizzero, David Hess (Zurigo 1770 – ivi 1843) che fu membro del Gran Consiglio di Zurigo tra il 1815 ed il 1830. I suoi scritti più celebri furono Scherz und Ernst in Erzählungen (1816), Die Badenfahrt (1818), Die Rose von Jericho (1819), Salomo Landolt (1820), Landvogt vom Greifensee (pubbl. 1920). Hess fu testimone del massacro delle guardie svizzere da parte delle truppe rivoluzionarie francesi, che lo resero un convinto oppositore della Rivoluzione francese tanto che varie sue vignette satiriche, divennero dei classici della critica napoleonica. Nel divertente “Badenfahrt” del 1818 Hess descrisse la città di Baden e i suoi stabilimenti balneari e ne disegnò egli stesso le illustrazioni. Rif. Bibl.: Goedeke VI, 498, 5 u. XII, 92, 13.

60 euro

13) PRIME EDIZIONI PEGAGIA PEDAGOGY Pädagogik BERGEN WIEN

IMG_3459_clipped_rev_1Strass Friedrich,

Überblick der Weltgeschichte zur Erläuterung der bildlichen Darstellung derselben. Herausgegeben von Friedrich Strass, Director der Schule zu Kloster Bergen.

Wien, In Commistion bey Anton Doll, 1804.

In 8°; 47, (1) pp. Senza brossura ma non slegato. Una macchia d’inchiostro al margine basso del frontespizio. Prima rara edizione di questo scritto di Friedrich Strass (nato il 10 marzo 1766 a Grüneberg nel Neumarkt, morto il 17 marzo 1845 a Berlino). Strass studiò teologia all’Università di Halle. Compiuti gli studi, fece un lungo viaggio verso l’Italia al seguito di un conte italiano, viaggio che lo portò a passare nella Germania meridionale ed in Svizzera per poi tornare in Germania nel 1791 quando divenne professore del corpo dei cadetti. Nel 1803, da giovane studioso, ricevette l’importante incarico di direttore della pedagogia nel monastero di Bergen vicino a Magdeburgo. Ricoprì questo incarico fino al 1806. Fu direttore dell’Accademia Ritterakademie di Leignitz. Nel 1820 gli venne affidato il compito di fondare un nuovo liceo protestante a Erfurt. Fra i suoi allievi si contano numerosi celebri personaggi come i generali V. Diebitsch, v. Sendlitz, v. Kinsky, v. Sotto, v. Hüser, v. Selasinski e gli alti consiglieri governativi segreti J. Schulze e Seiffart, nonché il direttore senior degli studi di Darmstadt Dr. Dilthen.

50 euro

14) BIOGRAFIE PRIME EDIZIONI BIOGRAPHY SWISS SVIZZERA ZURIGO ZURICH OSTETRICIA OBSTETRICS MEDICINE ECONOMY

8959_3_clipped_rev_18959_2_clipped_rev_1
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8959_1_clipped_rev_1Wirz August Heinrich,

Leben Herrn Hans Caspar Hirzels,

Zürich, Orell Füssli und Comapgnie, 1818.

In 4°; XLIII, (1), 222, (2 b.) pp. e una c. di tav. con ritratto di Hirzels disegnato da H. Lips. Lunga nota manoscritta coeva di due pagine alla prima carta in bella grafia. Legatura in peina cartoncino marmorizzato con titolo ed autore in oro su fascetta rossa al dorso. Qualche strofinatura. All’interno in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione di questa importante biografia di Hans Caspar Hirzel (il Secondo) (1751-1817) che fu uno dei medici più famosi ed influenti della Zurigo del XIX° secolo oltre che valente ostetrico. L’opera ripercorre l’attività di Hirzel nella Hülfsgesellschaft zurighese, nonché la fondazione e l’attività della Hülfsgesellschaft. Herzel fu anche un valente scrittore di economia rurale. In particolare, partendo dalla conoscenza di un abile agricoltore svizzero, decise di metter per iscritto le esperienze di quest’ultimo, pubblicando il volume conosciuto come The Rustic Socrates. Opera che ebbe notevole successo e venne poi tradotta in diverse lingue europee. Caspar fu uno dei principali fondatori della Società Elvetica nel 1726 insieme a Isaak Iselin e Salomon Gessner. Herzel fu uno dei principali traduttori in tedesco delle opere di Tissot. Rif. Bibl.: Barth13976.

40 euro

15) ECONOMIA ECONOMY COMMERCIO HANDEL WIRTSCHAFT PRIME EDIZIONI

8996_2_clipped_rev_1Anonimo,

HandBuch der Wechsel Kunde , oder Inbegriff der Lehre von Wechseln und des Wechselhandels , für junge Kaufleute und Geschäftsmänner moglichst faßlich entwarfen. Erster Band, welcher di Lehere von Wechseln und das Wechlerecht enthalt. Secondo frintespizio: Die Lehre von Wechseln und das Wechselrecht

Stuttgart, bey Johann Friedrich Steinkopf, 1802

In 8° grande; (2). XXIV, 308, 16 pp. Brossura coeva muta. Alcune piccole mancanze alla brossura ma per il resto esemplare in barbe ed in buone condizioni di conservazione. Prima rarissima edizione di questo manuale di interesse economico commerciale. Qui il sole volume primo, l’unico pubblicato. Rif. Bibl.: KVK PPN 176742786.

65 euro

16) FIRENZE FLORENCE GUIDE TRAVEL UFFIZI STORIA DELL’ARTE ARTE MUSEI MUSEOLOGIA BASILEA SVIZZERA SWISS BASLE

8958_1_clipped_rev_1

8958_2_clipped_rev_1Anonimo,

La Galerie de Florence,

A Basle, S. stampatore, 1800

In 4°; (66) cc. nn. Legatura coeva in cartoncino maculato con legatura a vista al dorso. Opera stampata su carta forte a Basilea. In ottime condizioni di conservazione. Esistono varie tirature di quest’opera con data 1800. Esiste un’edizione con data 1798 ma in ogni caso, tutti gli esemplari di questa guida anonima alla Galleria degli Uffizi di Firenze sono molto rari. L’opera fu stampata sull’onda della moda del Grand Tour. Questo esemplare si presenta, fra l’altro in buone-ottime condizioni di conservazione. Non esistono esemplari censiti in ICCU con questo numero di pagine.8958_3_clipped_rev_1

140 euro

17) SWISS SVIZZERA BADEN ZURIGO ZURICH SATIRA SWISS BAGNI TERMALI ACQUE TERMALI TERME BADEN MINERALOGIA GUIDE VIAGGI

Hess David,

Die Badenfahrt von David Hess. (complete and in the original binding)

Zürich, Orell Füssli u. Compagnie, 1818.

In 8°(2), X, (2), 585, (3) pp. e 16 c. di tav. fuori testo compresa una grande mappa più volte ripiegata di Baden; Con vignetta del titolo marcata, 15 tavole in rame e acquatinta (inclusa la pianta del Baden segnata). Nel 11 vignette in rame marcate da F. Hegi secondo le immagini di D. Hess. Esemplare nella rara legatura originale in cartoncino foderato da carta azzurra e con ai piatti cornici in nero. Exemplary in the rare original cardboard binding lined with blue paper and with black frames on the plates. Al piatto anteriore stemma di Orell Füssli. Al recto ghirlanda. Titolo, filetti e fregi al dorso. Qualche piccola mancanza al dorso, qualche lievissima strofinatura ai piatti. All’inteno qualche leggero foxing e fioritura e nel complesso, esemplare completo ed in buone condizioni di conservazione. Prima edizione di quest’opera del noto scrittore svizzero, David Hess (Zurigo 1770 – ivi 1843) che fu membro del Gran Consiglio di Zurigo tra il 1815 ed il 1830. I suoi scritti più celebri furono Scherz und Ernst in Erzählungen (1816), Die Badenfahrt (1818), Die Rose von Jericho (1819), Salomo Landolt (1820), Landvogt vom Greifensee (pubbl. 1920). Hess fu testimone del massacro delle guardie svizzere da parte delle truppe rivoluzionarie francesi, che lo resero un convinto oppositore della Rivoluzione francese tanto che varie sue vignette satiriche, divennero dei classici della critica napoleonica. In questo divertente scritto, “Badenfahrt” del 1818, Hess descrive la città di Baden, i suoi stabilimenti balneari, la caratteristica delle sue acque. Le belle illustrazioni furono disegnate dallo stesso David Hess. Rare in the original binding. Rif. Bibl.: Goedeke VI, 498, 10, 6; Lonchamp 1467; Appenzeller 688713; Wyss 320.

320 euro

18) ROBINSON PEDAGOGIA NAUFRAGHI PRIME EDIZIONI ROBINSONATE LIBRI PER RAGAZZI KINDERBUCHER POLAND POLONIA CHODOWIECKI

Campe Joachim Heinrich,

Robinson der Jüngere zur angenehmen und nützlichen Unterhaltung für Kinder,

Hamburg, Bohn, 1779.

In 4° (16), 288 pp. e una c. di tav. in antiporta realizzata dal celebre pittore ed incisore tedesco di origini polacche Daniel Niklaus Chodowiecki (Danzica, 16 ottobre 1726 – Berlino, 7 febbraio 1801). Legatura coeva in pieno cartoncino rigido con titolo impresso in oro al dorso su fascetta in pelle verde. Qualche lieve difetto e mancanza. Taglio rosso. All’interno in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione tedesca di questo celebre romanzo del famoso scrittore, pedagogo e linguista tedesco, Joachim Heinrich Campe (29 June 1746 – 22 October 1818). Nel 1720 fu pubblicata la prima traduzione tedesca del romanzo di Daniel Defoe “Robinson Crusoe”, pubblicato a Londra nel 1719. Il libro divenne rapidamente popolare nei paesi di lingua tedesca e i primi adattamenti tedeschi del materiale di Robinson apparvero solo pochi anni dopo. Il teologo, educatore e scrittore Joachim Heinrich Campe presentò nel 1779 (vol. 1) e nel 1780 (vol. 2) “Robinson il Giovane”, un adattamento per bambini con un’età di lettura compresa tra 6 e 10 anni. Campes Robinson, che continuò a essere pubblicato in nuove edizioni ed edizioni fino alla metà del XX secolo, è uno dei libri di maggior successo in lingua tedesca. Nell’opera di Campe, la trama del naufrago Robinson è inserita in una struttura in cui un padre racconta a una cerchia di ascoltatori il destino di Robinson. Il quadro contiene una serie di note morali e pedagogiche destinate a istruire i giovani lettori. Il romanzo sui naufraghi di Campe continuò ad essere ristampato in numerose edizioni fino alla metà del XX secolo, è quindi considerato uno dei romanzi in lingua tedesca di maggior successo di tutti i tempi. La sua versione fornisce una storia di fondo per la trama ben nota. Campe ha un padre che racconta le avventure del naufrago a un pubblico immediato, permettendogli così di dare ai suoi giovani lettori una moltitudine di spunti morali ed educativi. L’opera si inserisce e rappresenta una delle più elevate “robinsonate” e cioè, di quelle opere che presero ispirazione dal celeberrimo romanzo di Defoe. Raro ed in buone-ottime condizioni di conservazione. Very rare.

680 euro

19) PERUGIA CANZONI STORIA LOCALE MUSICA DEMONI INFERNO BELFAGOR DEMONIO ASTAROTTE ASMODEO

IMG_3349_clipped_rev_1 (2)Passeri Angelo,

Il pianto delli diavoli nell’inferno per la morte delle Repubbliche Canzone di Angelo Passeri Maestro di Cappella E. P. A. Romano.

Perugia, 1799IMG_3350_clipped_rev_1

In 8°; 7, (1) pp. Senza brossura, a fogli non tagliati. Prima ed unica rarissima edizione di questa placchetta del noto Maestro di Cappella, pastore arcade con il nome di Leudonio Latimno e abate, Angelo Passeri che fu autore di diversi componimenti per musicali e poetici. Doppie fiamme dell’inferno in xilografia al frontespizio. Esemplare in ottime condizioni di conservazione e ancora a fogli non tagliati. Opera stampata a Perugia. L’autore fu maestro di cappella in diverse città marchigiane. L’opera è una canzone nella quale si vedono diversi demoni come Lucifero, Acheronte, Plutone, Belzebù, Asmodeo, Belfagor, Astarotte e creature infernali intonare un canto in gloria dei tempi favorevoli alle trame dei maligni. Opera curiosa e rarissima. Rif. Bibl.: Nessun esemplare censito in ICCU.

180 euro

20) SICILIA STORIA LOCALE PALERMO CONDANNE A MORTE MOTI RIVOLUZIONARI DECAPITAZIONI TORTURE IMPICCAGIONE

IMG_3348_clipped_rev_1Anonimo,

Nuova e distinta Relazione della sentenza, e condanna eseguita nella città di Palermo li 20. maggio del corrente anno 1795. Contro l’avvocato Blasi Palermitano e gl’altri suoi correi Per l’orribil congiura da loro tramata e felicemente scoperta. Con un Biglietto, ed in Sonetto dello stesso Blasi fatti prima di morire.

S. luogo (ma Palermo), S. stampatore, S. data (ma 1795)

In 4° piccolo; (4) pp. Senza brossura. In buone-ottime condizioni di conservazione. Rarissimo quaderno volante che ripercorre la storia della celebre congiura ordita da diversi personaggi palermitani fra i quali il celebre avvocato, giurista e patriota italiano palermitano, Francesco Paolo Di Blasi (Palermo, 1753 – Palermo, 20 maggio 1795). Francesco Paolo Di Blasi fu una figura di spicco nella storia siciliana del XVIII secolo. Avvocato e intellettuale, Di Blasi divenne noto per le sue idee illuministe e per il suo impegno nella lotta contro l’oppressione feudale e per l’indipendenza della Sicilia dal dominio borbonico. Di Blasi fu fortemente influenzato dalle idee della Rivoluzione Francese e dagli scritti di filosofi come Rousseau e Voltaire. Egli sognava una Sicilia libera, dove i diritti umani fossero rispettati e la giustizia sociale prevalesse. Nel 1795, Di Blasi organizzò un complotto rivoluzionario con l’obiettivo di rovesciare il regime borbonico e instaurare una repubblica indipendente. La cospirazione, tuttavia, fu scoperta prima che potesse prendere pienamente forma. Di Blasi e i suoi compagni furono traditi da uno degli stessi congiurati, che informò le autorità borboniche dei piani rivoluzionari. Il 12 maggio 1795, Di Blasi fu arrestato insieme a molti dei suoi seguaci. Durante il processo, Di Blasi difese con eloquenza le sue idee e il suo operato, ma la sorte dei rivoluzionari era già segnata. Il tribunale borbonico, desideroso di dare un esempio forte contro qualsiasi forma di ribellione, sostenne che il gruppo di rivoluzionari avesse come obbiettivo una sollevazione che mirava si a destituire il potere borbonico ma anche il saccheggio delle chiese e di tutti i preziosi in essi contenuti. Il tribunale condannò Di Blasi a morte. La sentenza fu eseguita il 24 maggio 1795 a Palermo con decapitazione pubblica non prima però di dover soffrire “la tortura con il lardo infocato sotto le piante dei piedi, per confessare ciò, che fino al punto della morte non volle mai dire riguardo alla detta Congiura, e ciò (ad convocandos complices) il medesimo prima di morire lasciò detto, che si avvisasse, a tutti in generale a rispettare il Padre, e la Madre mentre più d’ogn’altro le grandi disobbedienze fatte alla Madre lo portavano in questo stato; unitamente con lui furono impiccati altri tre, un Argentiere chiamato Giulio Tinaglia, un Chiavettiere chiamato Benedetto Villa, quale già aveva contraffatto le Chiavi del Castello di questa città …”. Questa sentenza pubblica doveva servire da monito per tutti coloro che avrebbero potuto nutrire sentimenti rivoluzionari. La morte di Francesco Paolo Di Blasi segnò un momento tragico nella storia siciliana, ma il suo sacrificio non fu vano. Le sue idee e il suo spirito di lotta continuarono a ispirare future generazioni di siciliani e italiani nella loro battaglia per la libertà e la giustizia. Di Blasi è ricordato come un martire dell’indipendenza siciliana e un precursore dei movimenti democratici che avrebbero preso forma nei decenni successivi. Rif. Bibl.: Nessun esemplare censito in ICCU.

180 euro

21) OMICIDI OMICIDIO DELITTI ARMA BIANCA ARCHIBUGIO CONDANNA A MORTE IMPICCAGIONE NAPOLI CAMPANIA AMORI TRAGICI LIVORNO AMORE VENDETTA

IMG_3347_clipped_rev_1Anonimo,

Fatto orribile per Amore accaduto or son pochi anni in Napoli.

S. luogo (ma Livorno?), Tipografia del Patriota, S. data (ma 1848 circa)

In 12°; 8 pp. Senza brossura. In ottime condizioni di conservazione. Rarissima placchettina che narra le vicende di un amore tragico tra un ricco e giovane signore ed una giovane povera che venne rapita e fatta chiudere in un convento (dove morì a breve) dal padre del ricco signore per punire il desiderio del figlio di sposare una donna di umili origini. Una volta venuto a conoscenza che la sua amata era stata rapita, il giovane signore prese quindi in mano un archibugio e si lanciò alla ricerca della giovinetta. Durante la sua ricerca uccise un frate predicatore guardiano del monastero che stava pregando in chiesa, poi uccise con un coltello un altro prete di una parrocchia vicino al monastero perché lo aveva riconosciuto come l’omicida del primo predicatore, toccò poi di venir uccisa alla serva della seconda vittima perché lo aveva visto e riconosciuto. L’omicida, in stato confusionale, venne poi arrestato dalla polizia di Napoli e portato alle carceri. Tosto condannato a morte venne impiccato il giorno dopo. “Il giorno appresso mentre il sole irradiava la cima del fumante Vesuvio, l’infelice Averardo, pagava il tributo all’amore colla morte infamante, e suo padre colla desolazione e col pianto scontava la superba ambizione”. Rarissimo. Rif. Bibl.: nessun esemplare censito in ICCU.

80 euro

22) STORIA LOCALE GRECIA STORIE TRAGICHE OMICIDI MATRIMONI TRISTI CASI DELITTOSI MISTERI

IMG_3346_clipped_rev_1Anonimo,

Relazioni Di funestissime disgrazie successe a tre Amanti, e due Sposi; i primi colla loro morte e quella d’una sorella; ferimento nella Gendarmeria ec., ed ai secondi morte accidentale alla Sposa, sepolta in un baule, disperazione dello Sposo e morte per dolore ed avvilimento.

Venezia, Antonio Martinelli e Antonio Peloso Editori, 1835

In 8° grande; (4) pp. L’opera racconta tre tragici casi. Il primo in Grecia a Nauplia dove un ufficiale di nome Aristide da Messembria si era fidanzato con una ragazza di Smirne. Partito per motivi di servizio, mentre era all’estro venne a sapere che la sua promessa sposa si era fidanzata con un altro. Tornato l’ufficiale incotra la ragazza con il futuro sposo ed uccide i due amanti, poi uccise la morte della sorella e poi andò a casa delle ragazze e vi portò morte. Chiamato dalle urla degli abitanti della casa, arrivarono i militari. L’ufficiale ne ferì tre e poi venne a sua volta ferito. Il secondo caso si svolse nel castello di Xaintines durante una festa di matrimonio che si teneva nel castello di questa città dove il signore locale sposava la bella signorina Clemenza de’ Crespy. La giovane viene al castello con la madre ed un grande forziere per tenere le sue ricchezze e gioielli del quale però, sembran essersi perse le chiavi. Finita la festa si aptrono le feste ed i giochi. A questo punto al giovane donna propone di giocare tutti a nascondino. Da quel momento la sposa scompare. Tutto il palazzo la cerca. Quando dopo un giorno o due tutte le speranze sono perse, il marito abandona il castello per la disperazione. Vi ritorna un mese dopo e casualemente si accorge che il forziere ha un’apertura per aprirolo dal di fuori. Aperto lo stesso si accroge che all’interno vi è il cadavera della giovane moglie con il vestito da sposa. Lo sposo, poi, morirà di crepacuore. Opera rarissima. Rif. Bibl.: Nessun esemplare censito in ICCU.

80 euro

23) STORIA LOCALE AMORI TRAGICI AMORE FAVOLE POPOLARI CULTURA POPOLARE BOLOGNA

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Bellissima Istoria di Gian Fiore e Filomena.

In Bologna, S. stamaptore, S. data (ma 1800 circa)

In 12°; 24 pp. Brossura moderna. Bella vignetta xilografica al frontespizio. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Bellissimo libello che ripercorre la tragica storia dell’amore di Gian Fiore e Filomena. Gian Fiore e Filomena vissero un amore tanto intenso quanto tragico, una storia che echeggia nei cuori della gente del sud Italia ma che divenne, poi, archetipo morale e culturale di tutt’Italia. Gian Fiore era un robusto giovane contadino, ammirato per la sua bellezza e onestà. Filomena, una fanciulla di incantevole bellezza e dolcezza, era la figlia adorata di un ricco e spietato proprietario terriero. Il loro incontro avvenne in una radiosa serata estiva, durante una festa paesana illuminata da lanterne e rallegrata da musiche e balli. I loro sguardi si incrociarono tra la folla, e subito nacque un amore travolgente e sincero. Tuttavia, il destino era già segnato dall’intransigenza del padre di Filomena, che non poteva accettare che sua figlia si legasse a un umile contadino. Il padre di Filomena, determinato a separare i due amanti, la promise in sposa a un ricco signore della zona, un matrimonio che avrebbe ulteriormente accresciuto il suo potere e la sua ricchezza. Filomena, afflitta, tentò invano di dissuadere il padre, ma si trovò presto prigioniera delle sue rigide decisioni. In un ultimo disperato tentativo di essere felici, Gian Fiore e Filomena pianificarono la fuga. Ma il loro sogno di libertà fu stroncato dalle guardie del padre di Filomena, che li catturarono dopo avergli sparato. Gian Fiore fu imprigionato e brutalmente punito, mentre Filomena fu rinchiusa nella sua stanza, sorvegliata giorno e notte. Il dolore della separazione fu insopportabile per Filomena, che, consumata dalla disperazione, si lasciò morire. Quando Gian Fiore apprese della morte della sua amata, fuggì dalla prigione per raggiungerla un’ultima volta. Trovando il corpo senza vita di Filomena, Gian Fiore, devastato dal dolore, si tolse la vita accanto a lei. La storia di Gian Fiore e Filomena rimane un’eterna testimonianza di un amore incondizionato e delle crudeli barriere imposte dalle convenzioni sociali, una leggenda che continua a commuovere e ispirare chiunque la ascolti. Raro. Rif. Bibl.: IT\ICCU\UBOE\000936.

130 euro

24) STORIA LOCALE ANCONA POLVERIERE POLVERE DA SPARO ESPLOSIONI ESPLOSIVI

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Relazione dell’orribile caso accaduto nella città di Ancona il dì 24. Maggio 1798 alle ore 7. Minuti 5.

In Ancona, presso Gli Eredi Bellelli, S. data (ma 1789)

In 4°; 4 pp. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Rarissima relazione, un solo esemplare censito in ICCU, che racconta la famosissima esplosione della Polveriera del baluardo di S. Pietro ad Ancona. L’incidente avvenne a causa di una distrazione del magazziniere che fece inavvertitamente detonare quattromila libbre di polvere da sparo. Nell’incidente morì il suddetto magazziniere e restarono ferite numerose persone. Tale fu la potenza dell’esplosione che andarono distrutte parti delle mura e terrapieni cittadini. ”La Porta della Città, detta Farina, si aprì ancora essa, benchè inchiavata, è fermata da grosso Chiavistello. Nell’interno di varj Appartamenti si viddero in disordine tutti i mobili, si schiantarono le serrature degli Armarj, e Burò, si squarciarono Tendine, e Portiere, e si ruppero persino i Ferri de’ Campanelli. E’ impossibile il descrivere l’effetto prodotto dalle grosse Pietre slanciate dalla volenza della Esplosione …”. La placchetta descrive per filo e per segno tutti gli effetti della terribile esplosione. Rif. Bibl.: IT\ICCU\LUAE\007416.

140 euro

25) PRAGA GUERRA DEI SETTE ANNI PRAHA LIVORNO MANTOVA MARIA TERESA D’AUSTRIA ASBURGO ASSEDIO DI PRAGA

IMG_3343_clipped_rev_1Costaguti Roberto,

Nel Solennizzarsi con Pompa Giuliva Il Trionfo illustre dell’Invitissime Armi Austriache, Per le riportate Vittorie, e per la Liberazione dell’Augusta Città di Praga, recitata nella chiesa Regio-Ducale di Santa Barbera il di XXIX. Giugno dell’Anno MDCCLVII. Dal Padre Roberto Rabieri Costaguti dell’Ordine de’ Servi.

In Mantova, Per l’Erede di Alberto Pazzoni Regio-Ducal Stampatore, S. data (ma 1757)

In 4°; 10, (2 b.) pp. Piccola nota manoscritta al margine alto del frontespizio con antica collocazione in collezione privata. Xilografia al frontespizio e testatina xilografica. Bell’orazione composta in occasione della liberazione di Praga avvenuta il 6 maggio del 1757 durante la Guerra dei Sette Anni. La liberazione di Praga nel 1757 durante la Guerra dei sette anni rappresenta un episodio cruciale in uno dei conflitti più vasti del XVIII secolo. La Guerra dei sette anni (1756-1763) coinvolse le principali potenze europee in una serie di battaglie per il controllo territoriale e l’influenza geopolitica. La città di Praga, capitale del Regno di Boemia, divenne un obiettivo strategico nel teatro europeo del conflitto. Nel maggio del 1757, le forze prussiane guidate da Federico II di Prussia, lanciarono un’offensiva contro l’Austria. Federico, famoso per le sue capacità militari e tattiche innovative, decise di attaccare Praga per ottenere un vantaggio decisivo contro gli austriaci. La battaglia di Praga ebbe luogo il 6 maggio 1757 nei pressi della città. Le truppe prussiane, nonostante l’inferiorità numerica rispetto agli austriaci, comandati dal principe Carlo Alessandro di Lorena, riuscirono a infliggere pesanti perdite al nemico grazie alla loro superiorità tattica. Tuttavia, nonostante la vittoria sul campo, le forze prussiane non riuscirono a completare l’assedio della città. Praga rimase sotto un blocco assediato dalle forze prussiane, ma l’occupazione non fu mai completata a causa delle difficoltà logistiche e della strenua resistenza austriaca. Durante l’assedio, entrambe le parti soffrirono pesantemente, con i prussiani che affrontavano problemi di rifornimenti e gli austriaci che si trovavano in una posizione difensiva disperata. La situazione cambiò con l’arrivo delle forze austriache di rinforzo guidate dal generale Leopold von Daun. La battaglia di Kolín, combattuta il 18 giugno 1757, vide le forze prussiane subire una sconfitta significativa per mano di Daun. Questa sconfitta costrinse Federico il Grande a ritirarsi da Praga, ponendo fine all’assedio e liberando la città dalla minaccia prussiana. La liberazione di Praga segnò un punto di svolta nella campagna del 1757. Sebbene la guerra continuasse per altri sei anni, l’evento dimostrò che le forze prussiane, nonostante il loro impressionante inizio, non erano invincibili. Inoltre, la resistenza austriaca e la capacità di mobilitare rinforzi rapidamente si rivelarono cruciali nel mantenere l’equilibrio delle forze in Europa. L’opera qui presentata fu scritta dal noto vescovo cattolico, umanista, oratore e rettore universitario italiano che fu il primo magnifico rettore dell’Università di Malta, Roberto Ranieri Costaguti (Livorno, 15 giugno 1732 – Sansepolcro, 16 novembre 1818) e venne stampata a Mantova dagli eredi di Pazzoni. Raro. Rif. Bibl.: IT\ICCU\LIAE\003766.

170 euro

26) LEGGENDE FAVOLE CULTURA POPOLARE RACCONTI POPOLARI LUCCA

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Bellissima istoria di Liombruno,

In Lucca, Per Salv. E Giand. Marescandoli e Compagni, S. data (ma 1740 circa)

In 12°; (24) pp. Senza legatura ma in buone-ottime condizioni di conservazione. Bella vignetta xilografica al frontespizio con immagine di Lionbruno che viene portato via da un’aquila. L’opera ripercorre la leggenda di Liombruno. La leggenda di Liombruno e dell’aquila è una delle storie più affascinanti del folklore italiano, una narrazione ricca di avventura, magia e insegnamenti morali. Liombruno era un giovane principe, noto per il suo coraggio e la sua saggezza, figlio di un re che governava un prospero regno. Un giorno, durante una delle sue passeggiate nei boschi, Liombruno salvò un’aquila intrappolata in una rete di cacciatori. In segno di gratitudine, l’aquila, che si rivelò essere una creatura magica, promise di aiutarlo in futuro. A partire da questa storia Liombruno ebbe numerose avventure nel corso delle quali il protagonista impara sempre nuovi insegnamenti e ne esce a volte, grazie all’aiuto della sua aquila magica. L’aquila, dopo aver adempiuto al suo debito di gratitudine, salutò Liombruno e tornò alla sua vita libera, ma rimase per sempre nel cuore del principe come simbolo di amicizia e lealtà. La storia di Liombruno e dell’aquila è tramandata di generazione in generazione, insegnando l’importanza del coraggio, della gratitudine e della cooperazione tra uomini e natura. Questo racconto incarna valori universali che continuano a ispirare e affascinare chiunque lo ascolti. Rara placchetta, nessun esemplare censito in ICCU.

150 euro

27) STREGONERIA MAGIA SPAGNA SPAIN BARCELLONA BARCELONA MIRACOLI STREGHE ASSASSINII OMICIDI RAPIMENTI LUCCA PARRICIDIO INCESTO LUCCA

8941_clipped_rev_1Anonimo, Flugenzio Bozzolino,

La Catalana Punita Ovvero nuovi eccessi di meraglia, Specchio a chi non osserva il quarto Comandamento di Dio. Crudelissimo, e miraviglioso caso, seguito nella Città di Barcellona, capo della Catalogna. Tradotto dallo Spagnuolo in Italiano dal P. Maestro Fulgenzo Bozzolini Romano, Osservante.

In Lucca, Presso Dom. Maresc., 1794

In 12°; (14,5×8,2 cm); (12) pp. Senza brossura. Una piccolissima mancanza di carta al margine interno basso della prima carta, ininfluente. Alcune note manoscritte coeve (al frontespizio le parole “incesto e parricidio”) e sottolineature nel testo. All’interno esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Bellissima scena xilografica al frontespizio con strega che brucia nelle fiamme sorretta da due demoni. Rarissima edizione di questa placchetta curiosa che narra una storia di magia, incesto, stregoneria, assassinii, parricidio, avvelenamenti, rapimenti e miracoli avvenuti a Barcellona. Rarissimo, nessun esemplare censito in ICCU in questa edizione edita da Marescandoli a Lucca nel 1794. Magnifica la tavola xilografica al frontespizio. Rare.

220 euro

28) LUCCA PLACCHETTA OMICIDI DEMONI SERPENTI PESCIA PISTOIA SERPENTI OMICIDI LUCCA

8942_clipped_rev_1Anonimo,

Crudelta’ non piu’ udita seguita tra Pescia e Pistoja di una Donna, che disdisse il Latte ad un suo Nipote; e lo promisse a un Serpente Infernale, dove, per permissione di Dio, fu sotterrata con Serpente in Sepoltura.

In Lucca, Per Domenico Marescandoli, 1793

In 12°; (14,5×8,2 cm); (12) pp. Senza brossura. Alcune note manoscritte coeve, anche al frontespizio e sottolineature nel testo. All’interno esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Rarissima edizione edita da Marescandoli a Lucca, di questa placchetta curiosa che narra una storia di magia, stregoneria, demoni, morti ecc. ecc. Rarissimo, nessun esemplare censito in ICCU in questa edizione edita da Marescandoli. Rarissimo. Rare.

180 euro

29) BANDITI BANDITISMO PUGLIA GARGANO STORIA LOCALE RARITA’ BIBLIOGRAFICHE FOGGIA MANFREDONIA MONTE SANT’ANGELO RACCONTI POPOLARI LEGGENDE LUCCA

IMG_3341_clipped_rev_1Donato Antonio de Martino,

Istoria della vita, e morte di Pietro Mancino Capo dei Banditi, composta in ottava rima da Donato Marino Napolitano,

In Lucca, Per Salvatore e Giandomenico Marescandoli, S. data (ma 1740 circa)

In 12°; 23, (1) pp. Senza brossura. Qualche strappetto senza perdita di carta e per il resto, nel complesso, esemplare in buone condizioni di conservazione. Rarissima placchetta che contiene la celebre ballata scritta dal cantastorie cieco, Donato Antonio de Martino in onore del famoso bandito pugliese, Pietro Mancino. Pietro Mancino nacque a Vico del Gargano (secondo altre fonti a Lucera), un piccolo paese nel cuore del promontorio garganico, intorno alla metà del Seicento. In un’epoca segnata da carestie, guerre e disordini sociali, il giovane Pietro fu presto attratto dalla vita del bandito, vista come un’alternativa alla miseria e all’oppressione. La sua infanzia fu segnata dalla povertà e dalle dure condizioni di vita. Già da giovane, Mancino si distinse per la sua audacia e il suo spirito ribelle. Non trovando altra via per sfuggire alla miseria, si unì a un gruppo di briganti che operava nelle foreste del Gargano. Celeberrime le loro scorribande nelle provincia di Foggia tra Manfredonia, Monte Sant’Angelo. Durante una delle sue fughe Mancino per sfuggire alla cattura si recò addirittura a Malta e sulla costa dalmata. Dopo questa fuga, ritornato nella penisola a Barletta organizzò una banda con una quindicina di banditi e assassinò un suo acerrimo nemico. Mancino fu una personalità dalle molte sfaccettature. Basti ricordare che durante la sua vita arrivò ad essere nominato colonnello della cavalleria sabauda. Infatti nel 1636, per favorire la caduta del governo spagnolo, gli fu affidato il compito di conquistare Manfredonia, Monte Sant’Angelo e Foggia, saccheggiandola delle sue grandi ricchezze conservate nella sua Dogana. Nel 1637 ottenne il gradi di Colonnello dei francesi e contemporaneamente, nello Stato Pontificio. In poco tempo, la sua fama crebbe grazie alle sue imprese audaci e alla sua abilità nel sottrarsi alle autorità. Mancino divenne presto un leader naturale per la sua banda, imponendosi per il coraggio e la capacità strategica. Le sue azioni non erano solo crimini, ma spesso atti di sfida contro i potenti dell’epoca, i baroni e i signori feudali, che opprimevano la popolazione con tasse esorbitanti e leggi ingiuste. Pietro Mancino veniva quindi visto dal popolo come un eroe romantico, un Robin Hood che si batteva contro l’ingiustizia anche se forse, come figura, potrebbe essere avvicinata ad un corsaro, seppur di terra ferma, come Drake. Le leggende raccontano che fosse particolarmente abile nell’evitare le trappole tese dalle truppe spagnole e dai mercenari assoldati dai nobili locali per catturarlo. Grazie alla sua conoscenza del territorio e all’appoggio della gente del luogo, riuscì a rimanere latitante per molti anni. La sua fine è avvolta nel mistero. Alcuni dicono che fu tradito da un compagno di banda, altri che fu catturato e giustiziato pubblicamente per dare un esempio. Tuttavia, la figura di Pietro Mancino è rimasta viva nella memoria popolare, simbolo di resistenza e di lotta contro le ingiustizie, incarnando lo spirito ribelle del Gargano del Seicento.

160 euro

30) LETTERATURA POPOLARE LUCCA LEGGENDE GIUDA ISCARIOTA ROMA

IMG_3339_clipped_rev_1Nibegno Roclami o Roclani,

Nascita, Vita, e morte disperata di Giuda Iscariotte, poeticamente descritta Dal Signor Nibegno Roclani Romano.

In Lucca, Per Salvat. e Giand. Marescand. e Comp., S. data (ma 1740 circa)

In 12°; (12) pp. Senza brossura. Rarissima placchetta stampata a Lucca da Marescandoli di questa storia poetica della vita di Giuda Iscariota e del suo tradimento scritta dal romano, Nibegno Roclami. L’opera, di chiara ispirazione popolare, ripercorre le vicende della vita di Giuda dalla nascita alla fine della sua vita. Esistono riedizoni di questo libello stampate nell’ottocento. Giuda Iscariota è una figura centrale nel Nuovo Testamento, noto per il suo tradimento di Gesù Cristo. Era uno dei dodici apostoli scelti da Gesù e svolgeva il ruolo di tesoriere del gruppo. La sua storia è intrecciata con quella della Passione di Cristo e il suo nome è diventato sinonimo di tradimento. Secondo i Vangeli, Giuda, spinto da motivi non del tutto chiari, decise di tradire Gesù. Alcuni suggeriscono che fosse motivato da avidità, poiché ricevette trenta monete d’argento dai capi sacerdoti per rivelare il luogo in cui Gesù si trovava. Altri interpretano il suo gesto come un atto spinto da disillusione o da una diversa comprensione della missione messianica di Gesù. La notte del tradimento, Giuda guidò una folla armata al Giardino di Getsemani, dove Gesù pregava con i suoi discepoli. Per identificare Gesù ai soldati, Giuda lo baciò, un atto che da allora è conosciuto come il “bacio di Giuda”. Questo gesto permise ai soldati di arrestare Gesù, portandolo poi al processo e alla crocifissione. Dopo il tradimento, Giuda fu sopraffatto dal rimorso. Secondo il Vangelo di Matteo, tentò di restituire le monete d’argento ai capi sacerdoti, ma essi rifiutarono. Disperato, Giuda si suicidò impiccandosi. Altre versioni, come quella riportata negli Atti degli Apostoli, narrano che Giuda morì in circostanze diverse, cadendo e spaccandosi il ventre. La figura di Giuda Iscariota rimane una delle più controverse e discusse della tradizione cristiana, rappresentando il tema universale del tradimento e delle sue conseguenze. Opera in buone condizoni di conservazione.

100 euro

31) LEGGENDE POPOLARI MIRACOLI STORIE LEGGENDARIE LUCCA CASTIGLIA

IMG_3342_clipped_rev_1Anonimo,

Vita, patimenti, e innocenza della Regina UliVa figlia di Giuliano Imperatore, e moglie del Re di Castiglia, Per esempio delle Persone divote e timorate di Dio.

In Lucca, Per Salv. E Giand. Marescandoli, S. data (ma 1740 circa)

In 12°, (24) pp. Senza legatura ma in buone-ottime condizioni di conservazione. Bella xilografia al frontespizio con l’immagine della Regina Uliva figlia di Giuliano Imperatore e moglie del Re di Castiglia. Rarissima placchetta stampata a Lucca da Marescandoli che narra la leggenda della Regina Uliva. La Regina Ulica, una figura semi-leggendaria, è spesso ricordata per la sua vita tormentata e la sua sofferta ricerca di giustizia. Secondo la tradizione, Ulica era figlia dell’Imperatore Giuliano, noto come Giuliano l’Apostata, un sovrano romano famoso per aver tentato di restaurare il paganesimo in un’epoca ormai cristianizzata. Cresciuta in una corte imperiale, Ulica ricevette un’educazione raffinata e venne promessa in sposa a un potente re cristiano di Castiglia, in un’alleanza strategica tra l’Impero Romano e il regno iberico. La sua vita prese una piega tragica dopo il matrimonio. Nonostante il prestigio e il potere, la sua posizione come moglie del re di Castiglia fu segnata da intrighi politici e rivalità di corte. Alcune versioni della storia raccontano che Ulica fu vittima di calunnie e accuse infondate, alimentate da coloro che desideravano vederla cadere in disgrazia. Tra i suoi detrattori, vi furono anche membri della famiglia reale e nobili gelosi della sua influenza sul re. Le accuse culminarono in un processo pubblico, durante il quale Ulica dovette difendere la propria innocenza. Nonostante le testimonianze contro di lei fossero basate su menzogne e manipolazioni, la regina fu sottoposta a dure pene e torture. La sua sofferenza fisica e psicologica fu intensa, ma Ulica mantenne la sua dignità e continuò a proclamare la sua innocenza. Secondo la leggenda, le sue preghiere e la sua fede nella giustizia divina furono premiate con un miracolo. Durante una delle udienze, un segno divino apparve, rivelando la verità e smascherando i suoi accusatori. La sua innocenza fu finalmente riconosciuta, e Ulica venne riabilitata agli occhi del popolo e della corte. Tuttavia, le sofferenze subite lasciarono un’impronta indelebile sulla sua vita. Dopo essere stata scagionata, Ulica dedicò il resto dei suoi giorni alla carità e alla promozione della giustizia. È ricordata come un simbolo di resilienza e di fede incrollabile, una donna che, nonostante le ingiustizie subite, riuscì a mantenere la sua integrità e a lasciare un segno duraturo nella storia e nella leggenda del suo tempo. Rif. Bibl.: ICCU IT\ICCU\RL1E\001357, un solo esemplare censito.

140 euro

32) LEGGENDE POPOLARI MIRACOLI DECAPITAZIONI CONDANNE A MORTE LUCCA STAMPATORI

IMG_3336_clipped_rev_1Anonimo,

Nuovo, e bellissimo racconto d’un Caso Miracoloso, Occorso ad un Cavliere nella Germania. Che avendo fatto pregare Iddio per uno, che andava alla morte, fu da quell’Anima liberato da certi, che lo volevano ammazzare. Posta in ottava rima a Consolazione de’ Devoti dell’Anime del Purgatorio.

In Luc., per Salv. E Giandom. Marescand. e Comp., S. data (ma 1740 circa)

In 12; (24) pp. Senza legatura ma in buone-ottime condizioni di conservazione. Rarissima placchetta, nessun esemplare censito in ICCU, di questa placchetta stampata a Lucca da Marescandoli, di gusto popolare che narra una vicenda miracolosa avvenuta in Germania durante una decapitazione. Rarissimo.

140 euro

33) STORIA LOCALE NAPOLI UXORICIDIO DECAPITAZIONI DECAPITAZIONE CONDANNE A MORTE LUCCA STAMPATORI

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Anonimo,

Istoria di Marzia Brasile Napolitana, Dove s’intende com fece ammazzare il suo Marito, e lei fu fatta morire dalla Giustizia.

In Lucca, per i Maresc., S. data (ma 1740 circa)

In 12°; (12) pp. Senza brossura, in buone condizioni di conservazione. Rara placchetta popolare stampata a Lucca da Marescandoli che narra le vicende della donna napoletana Marzia Brasile che assassinò il marito e finì per essere giustizia per decapitazione. Molto raro, nessun esemplare censito in ICCU.

140 euro

34) LEGGENDE POPOLARI RACCONTI POPOLARI RARITA’ BIBLIOGRAFICA MIRACOLI LUCCA STAMPATORI

IMG_3337_clipped_rev_1Anonimo,

Operetta Nuova Dove s’intende la pessima vita di un Castellano di Stato, che temeva poco Sua Divina Maestà, e mai pensava all’Eternità; e per pietà, che aveva delle Persone bisognose, esso fondò uno spedale per dette, quale fu il mezzo, che lo fece salvare. Composta da Paolo Magherini Fiorentino.

In Lucca, Per Filippo Maria Benedini, S. data (ma 1740 circa).

In 12°; (12) pp. Senza brossura, in buone condizioni di conservazione. Rara placchetta popolare stampata a Lucca da Filippo Maria Benedini che narra le vicende miracolose e curiose di un peccatore impenitente che si salvò grazie al suo buon cuore. Produzione che tramanda le leggende popolari. Molto raro, nessun esemplare censito in ICCU.

110 euro

35) PUBBLICITA’ BOLOGNA MARMETTE MODA ARREDAMENTO INTERNI

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8966_1_clipped_rev_1Marchello,

Impresa Marchello & C. Bologna, Album dei pavimenti, di marmette in mosaico alla Veneziana

Bologna, F. Casanova e F.o, S. data (ma 1890-1910 circa)

In 4°; (18) pp. Brossura originale con titolo in argento in caratteri liberty al piatto anteriore. 18 pagine di campionario in cromolitografia di marmette per pavimenti venduti dalla ditta Marchello di Bologna. Molto raro come tutti i campinari pubblicitari di questo periodo. Esemplare in ottime condizioni di conservazione completo, anche, del cordone blu originale che teneva insieme i fogli volanti pubblictari, alla brossura originale.

150 euro

35 bis) GONZAGA ARRADEMANTI MODA FASHION CAMPIONARIO CAMPIONARI LIBERTY MONTESSORI STORIA DELLA PEDAGOGIA MONTESSORIANA

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Ditta Bassoli Ernesto & Figli,

Ditta Bassoli Ernesto & Figli – Gonzaga. Campionario Liberty di arredamenti e cornici in legno,

S. luogo (ma Gonzaga), S. editore, S. data (ma 1900 circa)

In oblungo; 26 c. di tav. con fotografie applicate alle carte entro cornice in oro e la scritta “Ditta Bassoli Ernesto & Figli”. Rarissimo campionario della celebre ditta di Gonzaga Bossoli & Figli che sarebbe poi diventata a metà degli anni 20′ la “Società Anonima per il Materiale Montessori“, ancora oggi esistente e nel pieno della sua attività industriale ancora oggi, prima ditta al mondo a disegnare i prodotti ideati da Maria Montessori con la quale collaborò a lungo. Ancora oggi la ditta erede della Bassoli, produce materiali montessoriani. La ditta Ernesto Bassoli e Figli venne scelta da Maria Montessori per occuparsi della produzione dei suoi primi arredamenti ispirati alla sua teoria pedagogica. A questa ditta, dagli anni sessanta, nella produzione di materiale montessoriano, si impegnò la ditta Cesare Baroni e Giuseppe Marangon. Rarissimo, lagato con uno spago. In ottime condizioni di conservazione.

160 euro

36) OMICIDI ARMI DA TAGLIO COLTELLI VENEZIA GHETTO FATTI DELITTUOSI

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Consiglio dei XL,

Bando e Sentenza dell’Eceell. Consiglio di XL. Al Criminal Pietro Bertoli di Mattio detto Zocchet, e Montana , O Montagna si Castel-Novo, nel Friuli, solito praticare in questa Città, e far il Facchino in Ghetto.

S. luogo (ma Venezia), Stampato per li Figliuoli del qu. Z. Antonio Pinelli, S. data (ma 1775)

In 4°; 4 pp. foglio volante. Sentenza che descrive l’uccisione con un coltello del facchino Domenico Rizzo nel Ghetto di Venezia da parte di un altro facchino, tale Pietro Bertoli. Lo scritto descrive per filo e per segno gli avvenimenti e le ferite che portarono Rizzo detto Zappapian, alla morte. Esemplare in buone condizioni di conservazione.

80 euro

37) BOLOGNA RISORGIMENTO PRIME EDIZIONI BORGO SAMPIETRO POESIA

8951_clipped_rev_1Galletti Giuseppe,

Una zuffa in Bologna fra i borghigiani del borgo Sampietro ed i napoletani, canti due.

Firenze, a spese dell’autore, 1846

In 4°; 36 pp. Brossura muta verde. Piccolo timbretto di collezione privata con le iniziali A. T. al frontespizio. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima ed unica edizione di questo canta del celebre patriota e politico italiano, Giuseppe Galletti (Bologna, 11 agosto 1798 – Bologna, 26 luglio 1873). Galletti prese parte ai moti carbonari emiliani del 1831, facendo parte dell’Assemblea delle Provincie Unite Italiane. Nel 1844 venne arrestato per la sua attività politica e nel 1845 venne condannato all’ergastolo ma fu, ben presto amnistiato, divenendo, poi, ministro di Polizia nello Stato Pontificio, durante i tumulti del 1848. Nel 1849 fu Presidente dell’Assemblea costituente che, inaugurata il 5 febbraio, il 9 dello stesso mese approvò il Decreto fondamentale che istituiva la Repubblica Romana. Prima ed unica edizione.

20 euro

38) CAMPIONARIO PUBBLICTARIO CARTA DA PARATI DECO’ ARTE MODA REGGIO EMILIA

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8968_1_clipped_rev_1Anonimo,

Campionario di bellissime carte da parati appartenuto alla Ditta Benvenuti e Manzini, Imbiancatori-Verniciatori e Decoratori di Reggio-Emilia,

S. luogo, S. stnmpatore, (1934)

In oblungo (35×23 cm); 194 fogli-campione di carte multicolore con motivi vari dal Decò al modernismo. Al piatto anteriore la scritta “N. 1 1934-1935” ed in oro le iniziali intrecciate D e V. Rarissimo campionario. Esemplare in ottime condizioni di conservazione.

250 euro

39) LINGUISTICA GLOTTOLOGIA SANSCRITO PRIME EDIZIONI FERRARA MODENA BOLOGNA INDIA AUTOGRAFO

IMG_3334_clipped_rev_1Pullé Francesco Lorenzo,

Un progenitore indiano del Bertoldo, Memoria dedicata a Bologna per l’Ottavo Centenario del suo studio.

Venezia, Berlino, Antonelli Tipogr., Gebruder Unger, 1888

In folio piccolo; XXXII, 35, (1) pp. Legatura editoriale in pieno cartoncino rigido con titolo impresso in nero al piatto anteriore. Dedica autografa di Pullé al margine alto del piatto anteriore. Testo in italiano ed in sanscrito. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Prima ed unica edizione molto rara. Il testo in lingua originale è tratto da un manoscritto di Rag’acekhara dell’Antarakathasamgraha conservato, all’epoca della stampa di quest’opera, nella Biblioteca Reale di Berlino, opera che si inserisce all’interno alla favolistica indiana. L’autore è uno scrittore che Max Muller definì come un autore di un periodo storico, considerato il “Rinascimento” della letteratura sanscrita. L’opera è un dottissimo studio che confronta il testo sanscrito alla storia di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno, opera celebre glottologo, patriota e politico italiano, Francesco Lorenzo Pullè, Conte di San Florian (Modena, 17 maggio 1850 – Erbusco, 22 agosto 1934) che fu uno dei più illustri linguisti del suo tempo. La sua passione per le lingue antiche e la filologia orientale lo portarono a diventare una figura di riferimento nel campo degli studi indologici. Dopo aver completato i suoi studi all’Università di Bologna, Pullè si dedicò con fervore allo studio del sanscrito, una delle lingue classiche più complesse e affascinanti. La sua carriera accademica si sviluppò tra IMG_3335_clipped_rev_1le prestigiose istituzioni italiane ed europee, dove ebbe l’opportunità di collaborare con altri eminenti orientalisti dell’epoca. Pullè è noto per aver tradotto e interpretato numerosi testi sanscriti, contribuendo significativamente alla loro comprensione e diffusione in Occidente. Le sue opere, caratterizzate da un’approfondita analisi linguistica e filologica, spaziano dai testi sacri come i Veda e le Upanishad, fino ai grandi poemi epici come il Mahabharata e il Ramayana. La sua traduzione del Rigveda, in particolare, è considerata una pietra miliare negli studi indologici italiani. Oltre alla traduzione, Pullè si impegnò nella divulgazione del sanscrito attraverso conferenze, lezioni e pubblicazioni accademiche. La sua dedizione e il suo rigore metodologico gli valsero numerosi riconoscimenti. Nell’opera qui presentata, la storia di Bertoldo è utilizzata per ricercare gli archetipi antropologici della stessa attraverso la dimostrazione che già nel testo sanscrito qui presentato, si potevano trovare molti punti in comune con l’opera di Gliulio Cesare Croce. Rarissimo.

230 euro

40) ORCHIDEE BOTANICA BOTANY LIBERTY FIRST EDITION ORCHIDEES orchideeën ORCHIDEEN ORCHIDS BOTANICA

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IMG_3352_clipped_rev_1Lambert Henry,

Les orchidées et les plantes de serre etudes par Henry Lambert. 20 planches.

Paris, A. Calavas, S. data (ma 1890 circa).

In folio (54×36 cm); (4) pp. e 20 c. di tav. a colori in cromolitografia. Legatura editoriale in mezza tela verde con piatti foderati con carta editoriale. Al piatto anteriore titolo, autore e decorazione floreale liberty rappresentante un’orchidea in verde, ideata da Lambert. Qualche lieve traccia di sporco ai piatti. Minimi segnetti del tempo al margine basso delle tavole, senza perdita di carta e nel complesso, esemplare in buone condizioni di conservazione. Magnifiche le 20 tavole a colori stampate in cromolitografia che riproducono diversi tipi di rare orchidee. Rarissima suite completa delle orchidee del celebre pittore, acquarellista ed artista francese, Henry (o Henri-Lucien) Lambert (1836-1909), nato a Sèvres, famoso per le sue illustrazioni botaniche e per il suo lavoro nella pittura su porcellana. Lambert è noto per le sue eccezionali rappresentazioni botaniche. Particolarmente apprezzate sono, oggi, le sue orchidee. La sua opera ha avuto un impatto significativo sul campo dell’illustrazione botanica del XIX secolo, contribuendo alla diffusione della conoscenza scientifica e all’apprezzamento estetico di queste affascinanti piante. Il periodo in cui Lambert Henry lavorò fu caratterizzato da una crescente passione per l’orticultura e la botanica, sostenuta dall’espansione delle esplorazioni botaniche in tutto il mondo. Le orchidee, con la loro straordinaria varietà di forme e colori, divennero oggetto di grande interesse sia per i botanici che per i collezionisti. Lambert Henry, grazie alla suaIMG_3353_clipped_rev_1 straordinaria abilità artistica, divenne uno dei principali illustratori di queste piante. Le illustrazioni di Lambert Henry si distinguono per la loro precisione scientifica unita a un’eccezionale qualità artistica. Utilizzava tecniche di acquerello e incisione per creare immagini che non solo erano accurate dal punto di vista botanico, ma anche esteticamente piacevoli. Le sue tavole mostravano una meticolosa attenzione ai dettagli, dalle delicate venature dei petali ai complessi apparati riproduttivi delle piante. Oltre alle sue collaborazioni con botanici di fama, Henry produsse diverse serie di opere dedicate alle rappresentazioni botaniche ma celebre, fra i collezionisti d’orchidee è quest’opera autonoma dedicata alle orchidee. Questi lavori, spesso raccolti in volumi di lusso, erano destinati a collezionisti e appassionati di orticultura anche per il notevoli costi delle cromolitografie che contenevano. La sua abilità nel catturare la bellezza esotica delle orchidee contribuì a elevare la percezione pubblica di queste piante, trasformandole in simboli di eleganza e raffinatezza, anche per l’aspetto simbolico che queste potevano rappresentare nell’estetica Liberty. L’eredità di Lambert Henry nel campo dell’illustrazione botanica è ancora oggi riconosciuta e celebrata. Le sue opere sono conservate in numerose collezioni pubbliche e private, e continuano a essere utilizzate come riferimento per studiosi e appassionati di botanica. La sua capacità di combinare precisione scientifica e bellezza artistica lo ha reso un pioniere nel suo campo, e le sue illustrazioni rimangono tra le più belle rappresentazioni di orchidee mai realizzate. Opera assai rara da reperirsi completa di tutte le tavole, delle quattro pagine di testo e della legatura editoriale. Very rare.

700 euro

41) CLASSICI DELLA LETTERATURA PRIME EDIZIONI TREVISO FIDENZA INCISORI CELEBRI BORGO SAN DONNINO PARMA VOLGARIZZAMENTI CLASSICI GRECI GRECIA ANTICA

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IMG_3421_clipped_rev_1Leoni Michele, Omero, Lasinio Carlo,

Iliade d’Omero volgarizzata da Michele Leoni Volume Primo – Secondo – Terzo – Quarto

Torino, Tipografia Chirio e Mina, 1823 – 1824

In 4°; 4 parti in un volume: (12), 1 – 78, (2), 79 – 206 pp. e 12 c. di tav. (X numerate in numeri romani e ritratti di Omero e Leoni); (4), 193, (1) pp. e XI – XVII c. di tav.; (4), 230 pp. e XVIII-XXVI c. di tav., (4), 196, (2 b.) pp. e XXVII – XXXIV c. di tav.. per un totale di 36 c. di tav. fuori testo disegnate da Gozzini ed incise del celeberrimo museologo ed incisore di Treviso, Carlo Lasinio. Legature coeve in mezza-pelle chiara con autore, titolo, numero del volume e ricchi fregi in oro e a secco ai dorsi. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva verde. Qualche leggero foxing in alcune pagine, ininfluente ma nel complesso esemplare in ottime condizioni di conservazione stampato su carta forte di ottima qualità. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione ed in bella legatura coeva. Prima rara edizione, ancora più rara a reperirsi completa edin queste condizioni di conservazione, del volgarizzamento dell’Iliade del celebre intellettuale, scrittore e traduttore italiano, Michele Leoni (Borgo San Donnino, 5 marzo 1776 – 27 agosto 1858). Questa prima edizione che venne stampata su carta forte e di grande qualità, si avvale delle bellissime tavole classiche incise dal grande incisore originario di Treviso, Carlo Lasinio (Treviso, 10 febbraio 1759 – Pisa, 29 marzo 1838). Michele Leoni nacque nel 1776 a Borgo San Donnino, oggi Fidenza, presso Parma. Rinomato letterato italiano del XIX secolo, è famoso soprattutto per il suo eccezionale volgarizzamento dell’Iliade di Omero. Figlio di una famiglia di intellettuali, Leoni crebbe immerso nell’ambiente culturale della Firenze dell’epoca, che alimentò la sua passione per la letteratura classica e per le lingue antiche. Fin dalla giovinezza, Leoni dimostrò un interesse straordinario per i testi epici dell’antichità, in particolare per l’Iliade, capolavoro attribuito al mitico poeta greco Omero. Tuttavia, Leoni si rese conto che molte persone non avevanIMG_3423_clipped_rev_1o accesso a queste opere a causa della barriera linguistica rappresentata dal greco antico. Deciso a rendere l’epica omerica accessibile a un pubblico più vasto, intraprese l’arduo compito di tradurre l’Iliade in italiano volgare. Il progetto di Leoni non era solo una questione di trasferire parole da una lingua all’altra, ma piuttosto di catturare l’essenza e il fervore dell’originale, adattandolo al contesto linguistico e culturale italiano. Ciò richiedeva una profonda comprensione dell’Iliade e delle sottigliezze linguistiche dell’italiano, nonché un talento straordinario nel maneggiare la poesia epica. Il risultato del lavoro titanico di Leoni fu una traduzione magistrale dell’Iliade, che manteneva l’intensità emotiva e la grandezza dell’originale, mentre rendeva il testo accessibile anche a coloro che non conoscevano il greco. La sua versione dell’Iliade divenne rapidamente un punto di riferimento per studiosi e appassionati di letteratura, contribuendo alla diffusione e alla comprensione dell’epica omerica in Italia. Oltre al suo lavoro come traduttore, Leoni si distinse anche come critico letterario e studioso di storia dell’antichità. Le sue opere e i suoi saggi erano ampiamente rispettati per la loro profondità di analisi e la loro erudizione. Leoni non si limitava a tradurre testi classici, ma li esaminava anche sotto una luce critica, offrendo nuove prospettive e interpretazioni che arricchivano il dibattito accademico del suo tempo. La sua reputazione di intellettuale di spicco gli valse numerosi riconoscimenti e onorificenze durante la sua vita. Fu membro di prestigiose accademie e istituzioni culturali italiane, e il suo contributo alla diffusione della cultura classica gli valse l’ammirazione di molti dei suoi contemporanei. Michele Leoni trascorse gran parte della sua vita dedicandosi alla sua passione per la letteratura e la cultura classica, lasciando un’impronta indelebile nel panorama intellettuale italiano del XIX secolo. La sua traduzione dell’Iliade e i suoi contributi alla critica letteraria e agli studi classici continuano a essere studiati e apprezzati ancora oggi, testimoniando il suo ruolo fondamentale nel portare l’eredità dell’antica Grecia alla modernità italiana. Prima edizione, rara, in buone-ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: IT\ICCU\TSAE\009459.

180 euro

42) AGRICOLTURA PRIME EDIZIONI ENOLOGIA AGRONOMIA

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Nuovi Elementi d’Agricoltura Volume Primo – Secondo – Terzo – Quarto

Milano, Per Giovanni Silvestri, 1815

In 8° grande; 4 tomi: VIII, 304 pp., 352 pp., 318 pp., 342 pp. e 1 c. di “Annuncio tipografico”. Belle ed eleganti legature coeve in pieno cartoncino foderato marmorizzato con autore, titolo, numero di volumi e fregi in oro su pecette in pelle arancioni e verdi ai dorsi. Antico e bell’ex-libris nobiliare a stampa applicato all’interno di ogni piatto anteriore. Esemplari in ottime condizioni di conservazione. Il nostro esemplare, come altri usciti per primi dall’editore, non presenta il ritratto di Filippo Re (qui appunto mai aggiunto) che venne inserito nell’opera dopo le prime copie uscite. Nel primo volume dedica a Duca Francesco IV d’Este. Prima edizione, non comune, di questa celebre opera del grande economista, botanico e agronomo reggiano, Filippo Re (Reggio Emilia, 20 luglio 1763 – Reggio Emilia, 26 marzo 1817). Re, dopo gli studi condotti a Ravenna, ebbe la cattedra di Agraria dell’Università di Bologna: Qui istituì un orto agrario, per il quale ricevette nel 1806 da Napoleone l’Ordine della Corona di Ferro. Le opere di Re furono le opere di agronomia più lette nel corso della prima metà dell’ottocento. Nell’opera qui presentata, Re ricostruisce nei minimi particolari i segreti della coltivazione partendo dagli aspetti geologici dei terreni per passare ai vari tipi di pianta, l’allevamento di bovini ed ovini, ma anche piscicoltura ed avicoltura, gli aspetti economici legati alla coltivazione ed al tipo di contratto dei lavoratori. Un capitolo di quasi 100 pagine è dedicato alla coltivazione del vino ed alla produzione del vino con nozioni sul come conservare i vini. Nel capitolo dedicato ai vini si parla anche dell’aceto balsamico di Modena. Scrivono Gabriella Bonini e Rossano Pazzagli nella voce dedicata a Filippo Re nel Dizionario Biografico degli Italiani edito da Treccani (Volume 86, 2016): “Oltre ai cultori delle scienze agrarie, Re ha suscitato l’interesse degli studiosi di storia economica e della letteratura. Alberto Caracciolo (1973, p. 600) gli ha dedicato considerazioni significative nell’ampio affresco sulla storia economica italiana dal primo Settecento all’Unità, mentre Roberto Finzi (1992, pp. 398 s.), affrontando il tema della mezzadria, ha ricordato l’attenzione dello studioso reggiano per la questione dei rapporti agrari e, soprattutto nei Nuovi elementi di agricoltura, per il giudizio negativo del ruolo dei braccianti giornalieri, contestuale a una valutazione positiva del rapporto mezzadrile. Ezio Raimondi (in Narrazione intorno a Filippo Re, 2006, pp. 25-35) ha visto in Re un grande sperimentatore, il continuatore, nella sfera agronomica, di Galileo Galilei, riconoscendogli un ruolo di primo piano nella storia della cultura italiana nel momento di passaggio dall’Ancien Régime all’età napoleonica e alla restaurazione. Diverso è il giudizio di Antonio Saltini, per il quale Re non fu tanto un modernizzatore del sapere agronomico, quanto il propugnatore di una dottrina agronomica che nessun progresso segnava rispetto a quella degli autori latini di agricoltura. Per Saltini, Re è il protagonista che vanta il titolo di precursore del ‘risorgimento agronomico’, ma è anche lo studioso che dell’agronomia italiana incarna la pluridecennale arretratezza (Saltini, in Narrazione intorno a Filippo Re, 2006, pp. 59-70)”. Prima edizione in ottime condizioni di conservazione ed in bella legatura coeva. Rif. Bibl.: Niccoli 75; Paleari Henssler, 620.

180 euro

43) GIARDINAGGIO AGRICOLTURA ENOLOGIA VINICOLTURA ALLEVAMENTO PRIME EDIZIONI APICOLTURA BELLANO COMO LARIO VIGEVANO

BIMG_3410_clipped_rev_1albiani Antonio,

Il vero tesoro delle campagne, ossia I segreti più preziosi dell’agricoltura: manuale pratico del proprietario, del fattore, del contadino, dell’allevatore del bestiame, del giardiniere, del bigattiere, del fabbricatore di vino. L’arte di far guarire gli animali e le piante d’ogni spcie e di moltiplicarli compilato sulle traccie di Ciro Pollini, Cantoni, Cappi, Selmi, …

Milano, Tipografia Dante Alighieri di Enrico Politti, 1873

In 4°; 1118, (2) pp. Legatura coeva in mezza-pelle chiara con titolo, autore e ricchissimi fregi in oro al dorso. Piatti foderati in carta marmorizzata coeva. Prima edizione di quest’interessante opera di agricoltura e allevamento che contiene anche un trattato di enologia dove si parla del vino Champagne. Oltre all’allevamento è presente anche unIMG_3411_clipped_rev_1 trattato di apicoltura, uno di giardinaggio e uno sulla produzione del lino. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. L’autore dell’opera è il celebre scrittore, letterato e giornalista italiano, Antonio Balbiani (Bellano, 8 ottobre 1838 – 1889). Nato a Bellano, Antonio rimase sempre moltolegato alla sua terra. Balbiani conseguì a Milano il diploma di maestro che gli permisero, per un periodo, di guadagnarsi da vivere con l’insegnamento. Colto dagli eventi storici entrò nelle file dei garibaldini fra i quali si fece notare per il suo ardore patriottico. Dovette ben presto abbandonare i campi di battaglia per le sue precarie condizioni di salute. Ritornato a Milano, rimase qui poco tempo perché troppo forte era richiamo della sua terra natia. Rimasto vedevo e con una figlia, si diede anima e corpo al giornalismo a Como. Infine a Vigevano diresse il giornale “Il Libero Operaio, Lavoro e Libertà” Si stabilì a Tremezzo dove fondò, anche, un giornale “Il Nuovo Lario” che divenne una delle fonti principali d’informazione sugli avvenimenti del territorio. Prima edizione in buone-ottime condizioni di conservazione.

100 euro

44) GUIDE D’ITALIA GRAND TOUR D’ITALIE ARTARIA VIAGGI VIAGGIATORI CARTE GEOGRAFICHE CSARTOGRAFIE

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IMG_3417_clipped_rev_1Artaria,

Nouveau guide du voyageur en Italie. IV Edition.

Milan, Chez Ferdinand Artaria et Fils Editeurs, 1836

XXXII, 514, (6) pp. e 23 c. di tav. fuori testo, tutte più volte ripiegate a parte quella con lalegenda dei “Signes de Convention”. Bella ed elegante legatura coeva in piena pergamena rigida con titolo in oro su fascia in pelle rossa al dorso, Allo stesso dorso eleganti filetti e fregi in oro. Tagli spruzzati in azzurro. Uno strappo alla prima cartina dell’Italia senza perdita di testo e chiuso, al recto della tavola con carta antica e per il resto, esemplare in ottime condizioni di conservazione dalla carta pulita e frusciante. Antico timbretto di proprietàprivata di nota famiglia al frontespizio. Quarta edizione della più famosa guida del viaggiatore in Italia dell’ottocento che ebbe enorme successo e numerose riedizioni durante tutto l’ottocento. Le carte contenute all’interno, più volte ripiegate: Carte générale de l’Italie en début d’ouvrage, Carte de Turin, Carte routière des différents passages des Alpes et du Piémont, Carte de Gènes, Carte de Milan, Voyage de Milan et Venise à Bologne, Carte de Bologne, Voyage de Milan et Venise à Trieste, Carte de Vérone, Carte de Venise, Carte de Trieste, Voyage de Vienne à Trieste, Voyage de Bologne à Ancone et de Bologne à Florence et à Rome, Carte de Florence, Voyage de Florence à Livourne et à L’Isle d’Elbe, Carte de Rome, Voyage de Rome à Naples, Carte de Naples, Environs de Naples (planche simple), Voyage de Naples à Reggio de Calabre et à Messine, Carte générale de la Sicile, Carte de Palerme. L’opera rappresentò una necessaria dotazione per tutti coloro che si apprestavano al Grand Tour d’Italie. Esemplare completo ed in bella legatura coeva.IMG_3419_clipped_rev_1

250 euro

45) GUIDE D’ITALIA GRAND TOUR D’ITALIE ARTARIA VIAGGI VIAGGIATORI CARTE GEOGRAFICHE CSARTOGRAFIE

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IMG_3413_clipped_rev_1Artaria,

Nouveau guide du voyageur en Italie. IV Edition.

Milan, Chez Ferdinand Artaria et Fils Editeurs, 1836

XXXII, 514, (6) pp. e 24 c. di tav. fuori testo (presente una carta in più rispetto alle classiche 23 carte di questa edizione), IMG_3412_clipped_rev_1tutte più volte ripiegate a parte quella con la legenda dei “Signes de Convention”. Due tavole staccate dal testo con pecette antiche al recto a chiudere strappi, senza perdita di carta a parte una piccolissima mancanza al margine esterno di una carta che tocca la cornice. Legatura coeva in piena pelle rigida. Qualche strofinatura ed una piccola mancanza di pelle al margine superiore del dorso. Fermaglio metallico antico che tiene chiuso il volume. Nel complesso, a parte i difetti sopra descritti, buon esemplare. Quarta edizione della più famosa guida del viaggiatore in Italia dell’ottocento che ebbe enorme successo e numerose riedizioni durante tutto l’ottocento. Le carte contenute all’interno, più volte ripiegate: Carte générale de l’Italie en début d’ouvrage, Carte de Turin, Carte routière des différents passages des Alpes et du Piémont, Carte de Gènes, Carte de Milan, Voyage de Milan et Venise à Bologne, Carte de Bologne, Voyage de Milan et Venise à Trieste, Carte de Vérone, Carte de Venise, Carte de Trieste, Voyage de Vienne à Trieste, Voyage de Bologne à Ancone et de Bologne à Florence et à Rome, Carte de Florence, Voyage de Florence à Livourne et à L’Isle d’Elbe, Carte de Rome, Voyage de Rome à Naples, Carte de Naples, Environs de Naples (planche simple), Voyage de Naples à Reggio de Calabre et à Messine, Carte générale de la Sicile, Carte de Palerme. L’opera rappresentò una necessaria dotazione per tutti coloro che si apprestavano al Grand Tour d’Italie. Esemplare completo e con una carta in più rispetto alle canoniche 23 carte.

150 euro

46) FOTOGRAFIA PHOTOGRAPHY NEW YORK LIMITED TIRATURA LIMITATA PRIME EDIZIONI MODENA

IMG_3439_clipped_rev_1

IMG_3441_clipped_rev_1

IMG_3438_clipped_rev_1(A cura di Francesca Sorrenti), Giorgio De Mitri, Davide Sorrenti ed altri,

Tomo In Memory of Davide Sorrenti Photoart AA., Sartoria Arbe 1996-97 (2 volumi)

Modena, Sartoria Comunicazione, Arbe Industrie Grafiche, 1996

In secondo grande (34,5x 24 cm); due tomi in una custodia: 112 pp. e 288 pp. Legatura a cofanetto rigido foderato con garza bianca. Tagli del cofanetto in tela rossa. Gli stessi volumi si presentano in rilegati in piena garza bianca. L’opera contiene più di 200 fotografie. L’opera venne realizzata in tiratura limitata di 1300 esemplari in memoria del noto e promettente fotografo italiano, che visse quasi tutta la sua vita artistica in America, Davide Sorrenti. Uno dei volumi contiene fotografie di celeberrimi fotografi suoi contemporanei fra i quali David Lachapelle, Tommaso Lagrange; Amy Arbus; Bruce Weber, Terry Richardson, Peter Lindbergh, Justine Parsons, ecc. L’altro volume contiene fotografie di Davide Sorrenti. Davide Sorrenti è stato un fotografo americano nato il 29 ottobre 1976 a Napoli. Davide crebbe in una famiglia profondamente coinvolta nel mondo della moda e della fotografia, suo padre e’ Francesco Sorrenti e sua madre ladesigner Francesca Sorrenti). Fin dalla giovane età, Davide ha dimostrato un talento precoce per l’arte visiva, sperimentando con la fotografia e sviluppando uno stile unico e audace. Negli anni ’90, Davide Sorrenti divenne una figura prominente nella scena della fotografia di moda, nota per il suo approccio provocatorio e sfrontato alla rappresentazione della gioventù e della bellezza. La sua visione artistica era audace e controversa, spingendo i confini della fotografia di moda tradizionale e sfidando le convenzioni estetiche del tempo. Durante la sua breve ma intensa carriera, Sorrenti realizzò numerose mostre che suscitaronoscalpore e attirarono l’attenzione per il suo talento artistico. Le IMG_3442_clipped_rev_1sue immagini, spesso caratterizzate da una forte sensualità e un’atmosfera grunge, catturavano l’essenza della culturagiovanile degli anni ’90, incarnando un mix di ribellione e vulnerabilità. Tra le mostre più significative di Davide Sorrenti si posso citare ad esempio: “Faces in the Crowd” (1995): Una mostra che presentava una serie di ritratti intensi e provocatori di giovani modelli e artisti della scena underground di New York. Questa mostra contribuì a consolidare la reputazione di Sorrenti come uno dei fotografi più innovativi della sua generazione. “Suburbia” (1996): Una raccolta di fotografie che esploravano la vita nei sobborghi americani, evidenziando la noia, la ribellione e la bellezza grezza dei giovani. Questa mostra offriva uno sguardo intimo e crudo sulla realtà delle periferie urbane, incarnando lo stile distintivo di Sorrenti. Nonostante il suo talento straordinario, la carriera di Davide Sorrenti fu tragicamente interrotta dalla sua prematura scomparsa il 4 febbraio 1997, all’età di soli 20 anni, a causa di complicazioni legate alla malattia di cui soffriva, la talassemia. Nonostante la sua breve vita, l’eredità artistica di Davide Sorrenti continua a influenzare e ispirare fotografi e artisti di tutto il mondo, rimanendo un’icona della creatività e della ribellione giovanile degli anni ’90. Molto raro ed in buone-ottime condizioni di conservazione, prima edizione.

400 euro

47) PRIME EDIZIONI POESIA VISIVA GRUPPO 63 REGGIO EMILIA BAZZANO MULINO DI BAZZANO PARMA REPUBBLICA DEI POETI

IMG_3444_clipped_rev_1

IMG_3445_clipped_rev_1Costa Corrado,

Baruchello! Facciamo, una buona volta, il catalogo delle vocali. Poesia a colori di Corrado Costa per Gianfranco Baruchello (1977).

Ravenna, Exit Edizioni, 1979)

In 4° piccolo; (14) pp. Brossura editoriale illustrata. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Prima ed unica edizione di questa importante opera del noto poeta parmense, Corrado Costa (Mulino di Bazzano, in provincia di Parma, 9 agosto 1929 – Reggio Emilia, 9 febbraio 1991) fra i massimi esponenti del Gruppo 63. Costa, fu insieme ad Adriano Spatola e Giorgio Celli, il fondatore della rivista “Malebolge”. Quest’opera venne stampata in 300 copie. Opera molto rara. Scrisse Adriano Spatola: “Notizia curiosa: il poemetto di Costa sulle vocali è stato recentemente tradotto in svedese e pubblicato nell’antologia OEI, scrittura non assertiva! dedicata alla nuova poesia italiana a cura di Gustav Sjöberg (Stockholm 2015), in cui compare anche il libro di Gianfranco Baruchello Come ho dipinto certi miei quadri (Edizioni Geiger, 1975). Alla redazione di questa antologia sono felice di aver dato un piccolo contributo anch’io. La traduzione in svedese dei versi di Costa è riportata al termine del documento, insieme con le biografie e le foto dei due autori di questo libro”. Ottimo esemplare. Raro.

420 euro

48) AGIOGRAFIE PRIME EDIZIONI BIOGRAFIE DONNE SANTE BENEDETTINE ORDINE DI SAN BENEDETTO BEATE

Cigala Placido,

Memorie illustri di alcune sante e venerabili serve di Dio dell’Ordine monastico del patriarca s. Benedetto, raccolte … per le monache dello stesso Istituto Benedettino da N.N.

In Bologna, Per Il Longhi, 1719

In 4°; (8), 196, 120, (2 b.) pp. Legatura coeva in piena cartoncino semi-floscio foderato con carta marmorizzata coeva, strofinature. Dorso foderato e rinforzato con carta marmorizzata coeva. Antica nota di possesso privata alla prima carta bianca. All’interno esemplare un po’ lento ma in buone condizioni di conservazione. Prima ed unica rara edizione, tre soli esemplari in ICCU, di questa importante opera che contiene diverse agiografie di sante e venerabili benedettine. Fa le biografie: Santa Scolastica, Beata Bianca, Santa Ithe, Santa Bathilde, Santa Hadeloge, Santa Angadresima, Santa Giuliana, Santa Lurgarden, Santa Anastasia, Santa Felice, Santa Digna, Santa Aurora, Santa Colomba, Santa Eleonora, Santa Gertrude, Santa Mettilde, Santa Fara detta Burgondofora, Santa Raingarde,Beata Ilde, Anna Le Barbier, D. Maria di Beavvilliers, D. Margheritta di Arbouze, D. Lovisa dell’Ospital, Madre Laurenza di Budos, D. Maria di Lorena. Lo scritto è attribuito al monaco cassinese Palcido Cigala già autore di una Vita della gloriosa Santa Geltruda monaca benedettina Abbadessa del Monistero di Rodarde. Rif. Bibl.: IT\ICCU\PARE\042153.

290 euro

49) PRIME EDIZIONI LETTERATURA ITALIANA SATIRA CLASSICI DELLA LETTERATURA GENOVA

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8965_2_clipped_rev_1Villaggio Paolo,

Fantozzi,

Milano, Rizzoli, Agosto 1971

In 8°; 189, (3) pp. Legatura editoriale in cartoncino rigido con autore e titolo impressi al piatto ed al dorso e sopraccoperta editoriale illustrata con immagine di Paolo Villaggio su un Pattino. Un disegno accennato a matita gialla nel margine bianco di una carta e per il resto in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione non comune e ancor meno comune in queste buone-ottime condizioni di conservazione di uno dei romanzi italiani più divertenti, profondi e di successo del novecento, romanzo che diede avvio alla celeberrima saga cinematografica di Fantozzi. L’opera uscita in 1.550 copie nell’agosto del 1971 ebbe subito enorme successo. Al contrario della profondità del romanzo, l’aspetto esilarante dello stesso, portarono al suo acquisto come libro di lettura estiva, facendo sì che il già non enorme di copie stampate, diventassero, velocemente, assai rare ed ancor più rare in buone condizioni di conservazione. Nel panorama della cultura italiana, poche figure hanno lasciato un’impronta così indelebile e affascinante come quella di Paolo Villaggio. Attore, scrittore e comico poliedrico, Villaggio ha conquistato il cuore di intere generazioni con i suoi personaggi indimenticabili e la sua capacità unica di far ridere e riflettere allo stesso tempo. Tra le molteplici opere che hanno contribuito a consolidare la sua fama, spicca in modo particolare il romanzo “Fantozzi”, pubblicato per Rizzoli nell’agosto del 1971. Quest’opera segna non solo un punto di svolta nella carriera di Villaggio, ma anche un momento fondamentale studiò legge ma dopo un breve periodo dedicato alla professione di giornalista, abbracciò poi, completamente la carriera artistica. La sua vena comica, emersa già in giovane età, nel corso degli anni ha dato vita a una serie di personaggi iconici che hanno trovato un posto speciale nei cuori del pubblico italiano. Il più celebre di questi personaggi è senza dubbio il ragionier Ugo Fantozzi, protagonista del romanzo omonimo. Fantozzi è una sorta di antieroe moderno, un impiegato grigio e sfortunato che naviga tra le insidie della burocrazia e le difficoltà della vita quotidiana con un mix di ingenuità, sfortuna e dignità malconcia. Il suo mondo è popolato da colleghi stravaganti, mogli esigenti, superiori sadici e situazioni paradossali, il tutto narrato con un umorismo irresistibile e una pungente satira sociale. Il romanzo “Fantozzi” venne accolto con entusiasmo dalla critica e dal pubblico, diventando un vero e proprio fenomeno culturale. La sua pubblicazione segna il passaggio di Villaggio dalla dimensione puramente visiva e teatrale a quella letteraria, dimostrando la sua versatilità e profondità artistica. Ciò che rende “Fantozzi” un’opera così straordinaria è la capacità di Villaggio di catturare l’essenza della condizione umana attraverso il filtro dell’assurdo e del comico. Dietro le gag e le situazioni esilaranti si nasconde una critica acuta della società contemporanea, della sua ipocrisia e della sua ossessione per il successo e l’apparenza. Ma oltre alla sua dimensione satirica, “Fantozzi” è anche un ritratto tenero e commovente dell’umanità nelle sue fragilità e contraddizioni. Fantozzi stesso, con la sua eterna lotta contro le avversità e il suo cuore grande, diventa un simbolo di resilienza e dignità in un mondo spietato e alienante. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione.

400 euro

49 bis) MODERNISMO FUTURISMO POESIA RACCONTI DI VIAGGIO MEMORIE AFRICA XILOGRAFIA LIVORNO PIEVE DI CENTO FAENZA

IMG_3505_clipped_rev_1Fabbri Giuseppe, Servolini Giuseppe,

Rapsodie Africane,

Milano, Ettore Bartolozzi Editore, 1933

In 8°; 212, (7) pp. Brossura editoriale animata rossa con vignetta animata. Ritratto dipinto di Giuseppe Fabbri applicato alla terza carta. Qualche minimo segno del tempo alla brossura e per il resto, esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Rarissima prima edizione di questa celebre raccolta di componimenti a tema africano in stile modernista. Numeorse vignette nel testo in stile africano rielaboratra dal celebre incisore, critico d’arte, storico dell’arte, bibliotecario e traduttore italiano, Luigi Servolini (Livorno, 10 marzo 1906 – Livorno, 21 settembre 1981) che fu uno dei più grandi maestri dell’incisione italiana, promotore del Museo della Xilografia a Carpi, città natale del maestro Ugo da Carpi (Carpi 1480 ca – Roma 1532) e che fondò con Carlo Carrà l’Associazione degli Incisori d’Italia. I componimenti sono intercalati da ricordi di viaggio. Nella dedicatoria al generale Graziani si legge“Questi canti li ho raccolti dalla viva voce degli arabi e dei negri, dal Cairo ad Alessandria d’Egitto, da Sollùm a Porto Bardia, da Tobruk a Giarabùb. Aggregato a reparti di nostre truppe coloniali, più squadrista che giornalista, ho partecipato a lunghe ricognizioni sahariane, con le autoblindo, sui carri armati, sui camion [.].”. Cammarota, in Futurismo, 190.5 scrive “con imprecisioni e senza paginazione: non ha potuto consultare un esemplare”. Bittoto nel suo Fabbri e la FelicitàIMG_3506_clipped_rev_1 definisce quest’opera come un’interessante raccolta di poesie a tema africano, che«rivelano sicuramente un taglio modernista». Giuseppe Fabbri fu celebre giornalista, pittore e ceramista italiano, Giuseppe Fabbri (Pieve di Cento, 23 luglio 1901 – Roma, dopo il 1991). Personaggio dai poliedrici interessi ed abilità e vasta cultura, operò nel campo del teatro, della pittura e fu apprezzatissimo per la sua attività da ceramista di orientamento futurista. Fabbri fu anche redattore capo de “I Giovani” e direttore del giornale futurista “L’Antenna”. A Faenza portò avanti la sua idea di una produzione ceramica futurista con l’aiuto, inizialmente da Dal Monte e Giacomo Balla. Il suo progetto fu presentato nel 1928. Prima edizione non comune. Rif. Bibl.: Cammarota, in Futurismo, 190.5.

280 euro

50) TEATRO OPERA BELLINI CATANIA SONNAMBULA CHIASSO SPARTITI

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8967_1_clipped_rev_1Bellini Vincenzo, Romani Felice,

La Sonnambula Melodramma di Felice Romani Musica del M.o V. Bellini.

Chiasso, Dalla Stamperia di Musica L’Euterpe Ticinese, S. data (ma 1835 circa)

(2), 4, 3, (1), 5, (1), 5, (1), 7, (1), 5, (1), (4 manoscritte con Aria e Coro “O Fosco Cielo o morte bruna), 4, 3, (1), 3, (1), 9, (1), 7, (1), 9, (1), 5, (1), 7, (1), 7, (1) pp. per un totale di 100 w stampa e 4 manoscritte. Legatura coeva in mezza pelle (mancanza al dorso ma opera ben legata), piatti foderati con carta marmorizzata coeva. Al piatto anteriore doppia applicazione di carta, la prima gialla con cornice in rosso e poi una seconda bianca con scritte “Bellini” e “Sonnambula” manoscritte in chiara grafia coeva il tutto entro doppia cornice a matita rossa e blu. Frontespizio colorato a matita in rosso e azzurro. Antica firma di appartenenza privata in matita azzurra al margine basso del piatto anteriore. Uno strappetto nel margine bianco inferiore di una pagina senza perdita di carta e restaurato anticamente con un filo. Edizione curata dalla celebre casa editrice musicale di Chiasso, L’Eutropia Ticinese, che venne fondata nel 1833. La storia della musica italiana è intrisa di geni creativi, ma poche collaborazioni hanno raggiunto l’apice dell’arte come quella tra il compositore Vincenzo Bellini e il librettista Felice Romani. Questo connubio tra genio musicale e virtuosismo letterario ha dato vita a opere immortali che ancora oggi incantano gli appassionati di opera in tutto il mondo. Nato a Catania nel 1801, Bellini ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della musica con le sue melodie liriche e coinvolgenti. La sua capacità di trasmettere emozioni attraverso la musica è stata amplificata dalla collaborazione con Romani, un librettista rinomato 8967_2_clipped_rev_1per la sua abilità nel tessere storie avvincenti. Il punto culminante della loro partnership è stato indubbiamente l’opera “Norma”, considerata uno dei capolavori assoluti del repertorio operistico. Con la sua trama intricata e le arie indimenticabili, “Norma” è un esempio straordinario di come la musica e le parole possano fondersi in un’esperienza emotiva straordinaria per il pubblico. Ma “Norma” è solo uno dei tanti successi di questa coppia creativa. Opere come “La Sonnambula” e “I Puritani” hanno ulteriormente consolidato la loro reputazione come una delle coppie più dinamiche e prolifiche dell’epoca. Attraverso le loro opere, Bellini e Romani hanno saputo esplorare le profondità dell’animo umano, dando vita a personaggi indimenticabili e a melodie che continuano a risuonare nei secoli. Tuttavia, nonostante il loro successo sul palcoscenico, la relazione tra Bellini e Romani non è stata priva di tensioni creative. Conflitti artistici e divergenze creative hanno caratterizzato la loro collaborazione, ma è proprio da queste sfide che sono nate alcune delle loro opere più potenti e toccanti. Raro.

200 euro

51) BIOGRAFIE PRIME EDIZIONI MUSICA VIOLINO VIOLINISTI COMPOSITORI GENOVA

8937_clipped_rev_1Polko Elisa,

Nicolò Paganini di Elisa Polko dal tedesco per Lodovico Ravasini, Pubblicaro per cura del barone Achille Paganini e del Traduttore,

Milano, Tip. Dei Fratelli Treves, 1876

In 8°; (2 b.), 98, (2) pp. Brossura editoriale con titolo entro cornice al piatto anteriore. Antica firma di appartenenza privata al margine alto del frontespizio. Prima rara edizione italiana, di questa celeberrima biografia del grande violinista, violista, chitarrista e compositore italiano, Niccolò Paganini (Genova, 27 ottobre 1782 – Nizza, 27 maggio 1840), scritta dalla celeberrima novellista tedesca, Polko Elise (1823-1899) che ebbe rapporti diretti con Paganini. L’opera è considerata una delle più attendibili ed acute fonti biografiche su Paganini. Prima edizione, qualche leggera fioritura dovuta alla qualità della carta e nel complesso, esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione.

120 euro

52) TEATRO BALLETTI PRIME EDIZIONI LIVORNO DANZE TEATRALI MUSICA BALLERINI

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Venturi Carlo,

Il ritorno di Pietro il Grande in Mosca, Ballo Eroico-Pantomimico8956_2_clipped_rev_1, diviso in cinque atti, diretto e posto in scena dal Sig. Francesco Venturi, da rappresentarsi nell’I. E R, Teatro Carlo Lodovico Posto in San Marco, l’estate 1822.

Livorno, Presso Pietro Meucci in Piazza d’Arme, S. data (ma 1822)

In 4° piccolo; 15, (1) pp. Brossura gialla. Qualche strappetto alla brossura senza perdita di carta e nel complesso, in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima ed unica edizione di questo ballo diretto da Carlo Venturi che si tenne al celebre teatro San Marco in Piazza d’Arme di Livorno. L’opera, oltre a riportare i nomi di tutti i ballerini che presero parte alla rappresentazione. Il libello descrive, per filo e per segno i cinque atti del balletto. Molto raro. Rif. Bibl.: ICCU IT\ICCU\MUS\0026034.

90 euro

53) TEATRO MODENA OPERA MELODRAMMA LIBRETTI D’OPERA PRIME EDIZIONI

Ugolini Francesco Alfonso,

Pipelè ossia il Portinajo di Parigi Melodramma Giocoso in tre atti da rappresentarsi in Modena nel Teatro dell’Illustrissima Comunità, La Primavera del 1857.

S. luogo (ma Modena, S. Stampatore, S. luogo (ma 1857).

In 8° piccolo; (2), 40, (2) pp. Brossura coeva marmorizzata su cartoncino semi-floscio. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Prima ed unica edizione di questo libretto d’opera per una rappresentazione di quest’opera a Modena che conserva i nomi di tutti i protagonisti che impersonarono i vari personaggi. Prima edizione. Raro.

45 euro

54) LIVORNO EGITTO CAIRO ALESSANDRIA D’EGITTO PRIME EDIZIONI BIOGRAFIE ARCHITETTURA RARITA’ BIBLIOGRAFICA

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8970_1_clipped_rev_1Ulacacci Niccola,

Pietro Avoscani, Cenni Biografici di Niccola Ulacacci,

S. luogo (ma Livorno), S. stampatore, S. data (ma 1870 circa)

In 4°; 43, (3) pp. e una c. di tav. fuori testo con ritratto fotografico coevo di Pietro Avoscani. Legatura in cartoncino rigido in percallina rosa con titolo, autore in oro, entro cornice in argento, al piatto anteriore. Un alone al margine alto del piatto anteriore. Un piccolo difetto al margine alto del dorso. Dedica autografa dell’autore a nota appartenente a famiglia importante livornese di origini svizzere, alla prima carta bianca. All’interno in ottime condizioni di conservazione. Prima rara edizione, tre soli esemplari censiti in ICCU, una seconda uscì nel 1871 (con la data esposta, ma in forma più modesta, senza ritratto fotografico e con 47 pp.) di questo scritto dedicato al noto archeologo ed architetto toscano, Pietro Avoscani (Livorno, 1816 – Alessandria d’Egitto, 1º marzo 1891). L’opera scritta dal noto professore di Lingua Greca e Belle Lettere, pittore, incisore e scrittore livornese, Niccola Ulacacci, è dedicata a Ismail Pascià Vice-Re d’Egitto. Il volumetto ripercorre la vita del celebre architetto livornese, costruttore del teatro del Cairo (demolito nel 1971), realizzato nel 1869, in soli sei mesi, costruito quasi completamente in legno che venne poi distrutto da un incendio nel 1971 e del Palazzo di Ra’s al-Tin ad Alessandria d’Egitto, 8970_3_clipped_rev_1Pietro Avosconi. A lui si deve anche la realizzazione del celebre teatro Zizina di Alessandria d’Egitto costruito nel 1862, ispirato al teatro lirico milanese de La Scala che abbellì la città egiziana fino al 1962 quando venne demolito. Nato a Livorno, Pietro fu costretto ad abbandonare l’Italia dopo aver aderito alla Giovine Italia ed essere stato scoperto. Si rifugiò ad Alessandria dove iniziò subito a collaborare con le autorità egiziane che ne apprezzarono fina da subito le qualità di decoratore, pittore e architetto. Col tempo Avesconi entro al servizio diretto del Viceré Mehmet Ali del quale divenne caro amico e ricevendo da questa importante personalità egiziana, piena fiducia. E’ lo stesso Vicerè che nel 1839 lo invia in un lungo viaggio diplomatico che lo conduce ad Atene, Costantinopoli, Odessa, Mosca, San Pietroburgo e Vienna, durante il quale Avoscani, perfeziona le sue conoscenze di storia dell’arte visitando palazzi e musei. Ritornato in Italia, gli viene affidato il progetto della realizzazione delle decorazioni di Palazzo Gabri, opera che lo tenne impegnato dal 1846 al 1848. Contemporaneamente all’attività artistica egiziana, Avoscani non smise mai di affiancare a questa, la sua attività di divulgazione delle idee mazzianiane nella sezione egiziana della Giovine Italia. Nel 1871 inaugura il Mercato Internazionale di Minet el-Bassal (detto la Borsa del Cotone). Prima edizione, rara completa del ritratto fotografico d’epoca. Rif. Bibl.: IT\ICCU\LIA\0239825.

100 euro

55) ALMANACCHI ALMANACCO PRIME EDIZIONI LIVORNO MEDICINA POPOLARE EBREI ISRAELITI LUNAZIONI VELENI AVVELENAMENTO

8909_clipped_rev_1Anonimo,

Almanacco Livornese per l’anno bisestile 1828, con confronto del calendario gregoriano e del lunario israelitico. Oltre le Lunazioni, le appartenenze dell’Anno, gli Eclissi ed alcune cognizioni riguardanti il Computo delle due Religioni comprende varie notizie di Commercio ed una raccolta di avvertimenti che interessa la pubblica salute, diretta all’Umanità. Dalla Facoltà Medica di Parigi.

Livorno, Presso Giovanni Zangretti, 1828

In 16°; 64 pp. Brossura editoriale con titolo impresso in nero al piatto anteriore entro ricca cornice. Esemplare stampato su carta forte. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Prima ed unica rarissima edizione di questo Almanacco livornese che contiene diverse notizie utili dedicate al territorio livornese. La seconda parte contiene diverse ricette mediche di primo soccorso, in particolare nei casi di avvelenamento ma non solo. Così si trovano descrizioni, divise per capitoli, su come intervenire nei casi di avvelenamento da morso di vipera, da morso di cane con la rabbia, avvelenamento da funghi, avvelenamento da oppio, avvelenamento con estratto di saturno ma anche cure di primo soccorso in caso di fratture o apoplessia. Assai raro.

90 euro

56) LIVORNO TOSCANA RISORGIMENTO MOTI RIVOLUZIONARI 48′ DIARI PRIME EDIZIONI MILITARIA

Martini Pietro,

Diario Livornese, ultimo periodo della Rivoluzione del 1849.

Livorno, Tip. Della Gazzetta Livornese, 1892

In 4°; 468 pp. Brossura editoriale verde con titolo impresso in nero al piatto anteriore entro cornice, Qualche lieve difetto al dorso e nel complesso esemplare in buone condizioni di conservazione, completo della brossura editoriale. Prima edizione di questo scritto dedicato ai moti risorgimentali livornesi del 48′ scritto dall’artigiano livornese, Pietro Martini che fu tra i protagonisti della resistenza livornese all’invasione austriaca. Di dichiarata fede Repubblicana, la sua descrizione degli avvenimenti di quei travagliati giorni, è considerata come una delle massime testimonianze di quei giorni. L’opera contiene anche l’elenco completo dei morti e dei feriti degli scontri. L’opera, ricavata dai diari dello stesso Martini, apparve una prima volta in forma assai parziale nel 1891 su un noto giornale livornese ma è solo con questa edizione integrale, con prefazione di Giuseppe Bondi che l’opera vide la luce integralmente. Non comune ed ancora meno comune completo della sua brossura editoriale. Prima edizione. Rif. Bibl.: IT\ICCU\LIA\0115986.

100 euro

57) PALEONTOLOGIA GEOLOGIA PALEONTOLOGY GEOLOGY PRIME EDIZIONI TERRAROSSA LICCIANA NARDI MASSA-CARRARA

8974_3_clipped_rev_1

8974_1_clipped_rev_1Cocchi Igino,

Monografia dei Pharyngodopilidae, nuova famiglia di pesci labroidi, Studi Paleontologici del Cav. Prof. Igino Cocchi.

Firenze, Coi Tipi di M. Cellini e C., 1864

In 4°; (2), 88, (2) pp. e VI c. di tav. Edizione di lusso in bella legatura in piena tela verde con titolo, autore fregio in oro al piatto anteriore. Ai piatti presenti anche due cornici elaborate a secco. Filetti al secco al dorso. Qualche minima fioritura dovuta alla qualità della carta e nel complesso, esemplare, in ottime condizioni di conservazione. Ogna tavola è protetta da una velina protettiva sulla quale sono esplicati i contenuti della tavola susseguente. Prima edizione di questa interessante opera di paleontologia scritta dal noto paleontologo e geologo italiano, Igino Cocchi (Terrarossa una frazione del comune di Licciana Nardi in provincia di Massa-Carrara, 27 ottobre 1827 – Livorno, 18 agosto 1913). Nel 1860 gli fu assegnata la cattedra di professore ordinario di geologia nell’Istituto di Studi Superiori di Firenze e il titolo di curatore della Collezione di Paleontologia del Museo di Storia Naturale. Proprio la collaborazione con il museo portò Cocchi a partecipare a numerose spedizioni paleontologiche, contribuendo alla scoperta e alla catalogazione di diversi reperti fossili di rilevanza. In particolare studiò i fossili di pesce cercando di dare una datazione ai reperti umani e confutando le tesi di Boucher de Perthes e di Lartet. Fu infatti lui il primo ad analizzare, nel 1863, i resti del cosiddetto uomo dell’Olmo, un reperto di ominide, forse il più antico Homo Sapiens italico, ritrovato in provincia di Arezzo. Nel 1868 fondò la sezione fiorentina del CAI. Nel 1867 fu il primo presidente del neo-costituito Comitato Geologico d’Italia. In questa veste si impegnò, in particolare, nello studio dell’isola d’Elba. La reputazione di Cocchi come paleontologo di talento continuò a crescere, e ben presto ricevette riconoscimenti e opportunità di collaborazione con altri studiosi italiani ed internazionali. Le sue pubblicazioni scientifiche fecero epoca nel campo della paleontologia, offrendo nuove prospettive e approfondimenti sui processi evolutivi e sulla storia della vita sulla Terra. Uno dei suoi contributi più significativi fu la sua ricerca pionieristica sui fossili del periodo 8974_2_clipped_rev_1Giurassico, che gli valse ammirazione e rispetto all’interno della comunità scientifica. Cocchi fu anche un fervente sostenitore della diffusione della conoscenza scientifica tra il pubblico, impegnandosi attivamente nella divulgazione attraverso conferenze e pubblicazioni accessibili. Nel corso della sua lunga e illustre carriera, Igino Cocchi ricevette numerosi riconoscimenti e onorificenze per i suoi contributi alla paleontologia. La sua eredità continua a vivere attraverso il suo lavoro e il suo impegno nel promuovere la comprensione della storia naturale del nostro pianeta. Al momento della sua morte nel 1913, Cocchi lasciò dietro di sé un’impronta duratura nel campo della paleontologia e un ricco patrimonio scientifico per le generazioni future. Lo studio qui presentato è dedicato ai fossili di Pharyngodopilidae, una nuova famiglia di pesci labroidi, un gruppo di pesci ossei caratterizzati da labbra carnose e dentatura sviluppata. Questi fossili offrono un’interessante finestra sulla diversificazione dei pesci labroidi nel corso dell’evoluzione. La scoperta di questa famiglia fossilizzata fornisce importanti informazioni sulla storia evolutiva dei labroidi e sulle loro relazioni filogenetiche con altri gruppi di pesci. L’analisi dei fossili di Pharyngodopilidae può rivelare dettagli sulla morfologia, la biomeccanica e l’ecologia di questi antichi pesci labroidi, contribuendo così alla comprensione dell’evoluzione dei pesci ossei in generale. La ricerca su questi fossili può anche fornire importante informazioni sui cambiamenti ambientali e climatici che hanno influenzato la diversificazione e l’estinzione delle specie di pesci labroidi nel corso del tempo geologico. Proprio dallo studio di questi fossili, Cocchi prese spunto per iniziare a studiare in modo scientifico la climatologia. Prima edizione in bella legatura coeva. Rif. Bibl.: IT\ICCU\PUV\0676270.

230 euro

58) ACQUA MINERALE ACQUE MINERALI MINERALOGIA PERRIERE MOUTIERS SAVOIA SAVOIE PRIME EDIZIONI BAGNI TERMALI

8870_1_clipped_rev_1

8870_2_clipped_rev_1Socquet Joseph-Marie,

Essai analitique, médical et topographique, sur les eaux minérales, gazeuses-acidules et thermo-sulfureuses, de La Perrière, près Moutiers, en Savoie.

Paris, Lyon, Chambéry, Turin, Huzard, Barret, Bourgoin, Picot,1824

In 8°; (2 b.), (8), 301, (3), 9, 2, (1 b.) pp. e una grande c. di tav. più volte ripiegata. Dedica de “La de la Societé des bains de Perriere al Marchese Giovanni Antonio Raggi, Ministro delle finanze di Sua Maestà il Carlo Alberto di Savoia. Bellissima legatura coeva in piena pelle maculata con titolo e anno in oro su fascetta in oro al dorso realizzata da Felice Albinolo legatore di libri di S. A. S. il Principe di Carignano come da bel timbro alla prima carta bianca che presenta un cartiglio con la descrizione dei suoi lavori sotto allo stemma araldico del Principe di Carignano. Ricche cornici in oro al dorso. Piatti interni in bella carta marmorizzata. Felice Albinolo, oltre ad abile legatore fu anche “fabbricante di pelli e carte marmorate e marocchinate con Privilegio di S. S. R. M. “. Tagli spruzzati. Esemplare in ottime condizioni di conservazione ed in bella legatura coeva artigianale. Prima edizione di questo celebre scritto mineralogico dedicato alle qualità minerali e mediche delle acque di Perriere in Savoia, opera del celebre medico e professore di chimica industriale di Lione, Joseph-Marie Socquet (1771 – 1839) che fu dal 1803 membro dell’Accademia delle Scienze di Torino. Nel cuore delle Alpi francesi, tra paesaggi mozzafiato e un’aria fresca e pura, si trova la pittoresca città di Moûtiers, rinomata non solo per la sua bellezza naturale, ma anche per le sue preziose risorse idriche. Le acque minerali di Moûtiers rappresentano un vero tesoro per la regione, con una storia ricca di tradizione e una qualità che le rende apprezzate in tutto il mondo. La storia delle acque minerali di Moûtiers affonda le radici nei tempi antichi, quando i popoli locali hanno scoperto le proprietà curative e rivitalizzanti delle sorgenti naturali presenti nella zona. Sin dall’epoca romana, queste acque hanno attratto visitatori in cerca di salute e benessere, contribuendo alla reputazione di Moûtiers come luogo di guarigione e rigenerazione. Uno dei fattori che rende uniche le acque minerali di Moûtiers è la loro composizione unica. Queste preziose risorse sono ricche di minerali essenziali per il corpo umano, tra cui calcio, magnesio e potassio. Grazie a questa composizione equilibrata, le acque di Moûtiers offrono numerosi benefici per la salute, aiutando a rafforzare le ossa, migliorare la digestione e favorire il benessere generale. Ma non è solo la composizione minerale che rende le acque di Moûtiers così speciali. La purezza delle sorgenti è un elemento fondamentale della loro qualità. Situate in ambienti incontaminati e protette da un rigoroso controllo di qualità, queste acque sono note per la loro freschezza e pulizia, garantendo un gusto naturale e delizioso che conquista i palati di chiunque le assaggi. La reputazione delle acque minerali di Moûtiers8870_3_clipped_rev_1 si è diffusa ben oltre i confini della Francia, con molti appassionati di acqua minerale che cercano specificamente questo marchio per le sue eccezionali proprietà e il suo gusto distintivo. Gli estimatori apprezzano non solo il sapore delle acque di Moûtiers, ma anche il loro impatto positivo sulla salute e sul benessere. Oltre ad essere consumate come bevanda, le acque minerali di Moûtiers sono spesso impiegate anche in trattamenti termali e cure mediche, sfruttando le loro proprietà curative per alleviare una varietà di disturbi fisici e promuovere il rilassamento e il benessere psicologico. In conclusione, le acque minerali di Moûtiers rappresentano un connubio straordinario tra storia, purezza e qualità. Con una composizione minerale equilibrata e una freschezza ineguagliabile, queste sorgenti sono un vero gioiello della natura, offrendo benefici per la salute e il benessere che continuano a conquistare il cuore e il palato di chiunque abbia il privilegio di assaggiarle. Moûtiers rimane così non solo un luogo di bellezza naturale, ma anche una fonte di vitalità e rigenerazione per coloro che cercano la perfezione nelle acque minerali. Prima edizione in ottime condizioni in legatura artigianale coeva firmata dall’artigiano che l’ha realizzata.

290 euro

59) MATEMATICA GEOMETRIA GEOMETRY MATHEMATICS MATHEMATIQUES CATALAN Mihăilescu

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IMG_3497_clipped_rev_1Catalan Eugene Charles,

Traité élémentaire de géométrie descriptive par Eugène Catalan … Premiere Partie du point, dela droite et du plan, Seconde Partie, Des Srfaces courbes.

Paris, Victor Dalmont Editeur, 1857

In 4° piccolo; due tomi: (4), 96 pp. e 11 c. di tav. ripiegati, (6 l’ultima carta erroneamente numerata VIII), 132 pp. e 17 c. di tav. ripiegati. Legatura coeva in mezza-pelle scura zigrinata con titolo, autore, numero dei volumi e filetti in oro ai dorsi. Piatti foderati in carta marmorizzata coeva. Tagli spruzzati in azzurro. Il primo volume presenta un alone verticale a metà di ogni pagina. Per il resto, nel complesso, esemplare in buone condizioni di conservazione. Prima rara di questo importante testo di geometria descrittiva, opera del celebre matematico belga, Eugène Charles Catalan (Bruges, 30maggio 1814 – Bruges, 14 febbraio 1894). L’autore studiò matematica all’École Polytechnique di Parigi dove si era trasferito proprio per questo scopo. Eugène Charles Catalan è stato uno dei più eminenti matematici del XIX secolo, noto per i suoi significativi contributi in vari campi della matematica. La sua erudizione e la sua mente analitica hanno lasciato un’impronta indelebile nel panorama matematico, influenzando generazioni di studiosi successivi. Tra i suoi contributi più significativi, spicca la così detta conggetura di Catalan, formulato nel 1844, poi risolta nel teorema di Mihăilescu e i IMG_3496_clipped_rev_1celebri “numeri di Catalan”. Catalan ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della teoria dei numeri, della geometria e dell’analisi matematica. La sua opera “Traité élémentaire des séries” (Elementary Treatise on Series), pubblicata nel 1844, ha fornito un approccio innovativo allo studio delle serie matematiche, influenzando la pratica matematica per molti anni a venire. Oltre ai suoi risultati accademici, Catalan è stato un prolifico autore di articoli e trattati, che hanno contribuito alla diffusione e alla comprensione delle sue scoperte matematiche. Ha collaborato con molti dei suoi contemporanei più eminenti, inclusi Augustin-Louis Cauchy e Joseph Liouville, contribuendo così alla vitalità e alla crescita della comunità matematica dell’epoca. La sua eredità è stata onorata nel tempo attraverso diverse modalità, tra cui la denominazione di numerosi concetti e strutture matematiche in suo onore. La congettura di Catalan, in particolare, rimane uno dei pilastri della teoria dei numeri e continua ad essere studiato e applicato in vari contesti matematici e scientifici. Eugène Charles Catalan è deceduto il 14 febbraio 1894 a Bruges, lasciando dietro di sé un’eredità duratura di intelligenza, creatività e dedizione alla scoperta matematica. Non comune. Rif. Bibl.: ICCU IT\ICCU\NAP\0659023; OCLC : (OcoLC)839045858. Rif. Bibl.: ICCU IT\ICCU\NAP\0659023; OCLC (OcoLC) 839045858.

150 euro

60) MATEMATICA MERCANTILE ARITMETICA PRIME EDIZIONI LIVORNO TOSCANA RARITA’ BIBLIOGRAFICA

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8933_3_clipped_rev_1

8933_1_clipped_rev_1Tognelli Pellegrino,

Istituzione aritmetica mercantile di Pellegrino Tognelli,

In Livorno, nella stamperia di Framcesco Natali, 1793

In 4° piccolo; (4), 120 pp. Alcuni errori nella numerazione. Legatura coeva in cartoncino d’attesa, piccola mancanza al margine basso del dorso. Le prime due carte sono uniformemente brunite a causa della qualità della carta. Nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima ed unica rara edizione, nessun esemplare censito in ICCU, di questo trattato di matematica mercantile del noto matematico livornese, Pellegrino Tognelli. Rara opera matematica. Nessun esemplare in ICCU.8933_4_clipped_rev_1

240 euro

61) POLVERIERE POLVERI DA SPARO PRIME EDIZIONI GUNPOWDER ESPLOSIVI CRITICA SOCIALE RARITA’ BIBLIOGRAFICA

Carlo Dikens (Dickens Charles),

La Polverira di Carlo Dikens, descrizione esatta di tutti i modi di fabbricazione della polvere, delle macchine, dei pericoli delle medesime e del modo con cui in Inghilterra sono costruiti i laboratori.

Milano, Tipografia Editrice di Luigi Arnaldi, 1852

In 12°; 32 pp. Brossura editoriale marrone con titolo, anno, stampatore ed anno, impressi in nero al piatto anteriore entro cornice in filetto nero. Due note di correzione a mano con piccole aggiunte alla prima pagina. Prima edizione rarissima, nessun esemplare censito in ICCU, di questo articolo dal titolo “Gunpowder”di Dickens apparso per la prima volta, Giovedi, 7 febbraio 1852, N° 98, sul giornale HouseHold World a Weekley Journal diretto da Charles Dickens. Come tipico della produzione di Dickens, lo scritto ricostruisce le condizioni di lavoro (all’interno è presente una notevole critica sociale) e la produzione di diversi titpi di polvere dei dipendenti della celeberrima “Polveriera” inglese Curtis’s and Harvey situata a Hounslow, oltre ai macchinari presenti nell’industria. Questa ditta di produzione di polveri da sparo era una delle più importanti produttrici di polveri da sparo dell’epoca. Sir William Curtis, nel 1820, fondò questa nuova compagnia insieme al noto banchiere Harvey per sfruttare una fabbrica di polvere da sparo già esistente ad Hounslow già attiva all’inizio del XVIII secolo. Visto il buon andamento degli affari, successivamente furono acquisite altre industrie, tra cui la Tonbridge Powder Mills nel 1859 e la Kames’s Gunpowder Co nel 1886. Questa celebre ditta inglese, dal 1894 iniziò a produrre per il Ministero della Guerra. Nel 1898 la produzione era localizzata a Hounslow, Bedfont, North Feltham, Tonbridge. In questo stesso anno venne costituita una nuova società a responsabilità limitata che rilevava le attività di alcune aziende e società che producevano polveri militari e esplosive nere e senza fumo, tra cui, appunto, Curtis’s e Harvey, John Hall and Son, Pigou, Wilks e Laurence, oltre la Gunpowder Co di Kames, Hay, Merricks and Co, Ballincollig Royal Gunpowder Mills Co, Midlothian Gunpowder Co, Kennall Gunpowder Co, East Cornwall Gunpowder Co. Rarissimo ed in ottime condizioni di conservazione.

250 euro

62) PRIME EDIZIONI ITALIANE LETTERATURA INGLESE XILOGRAFIE DICKENS DICKENSIANA

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8979_2_clipped_rev_1Carlo Dickens,

La vita di nostro Signore, traduzione dall’inglese di M. F. Priuli Bon, Xillografie di B. Bramante.

Firenze, Bemporad, 1934

In 4°; 100, (4) pp. Legatura editoriale con titolo impresso in bianco e nero al piatto anteriore dov’è 8979_3_clipped_rev_1presente anche una xilografia di Bramante. Prima edizione italiana di questo racconto di Charles Dickens. L’opera venne scritta dal grande scrittore inglese per i suoi figli tra il 1846 ed il 1849. VI è una ragione per la quale questo testo venne tradotto in italiano così tardi, infatti, Dickens lasciò una disposizione testamentaria che prevedeva che il testo non venisse stampato fino a quando tutti i suoi 10 figli fossero morti, quindi il 1933 quando morì il minore dei suoi figli. L’opera si così: “Cari figli miei, sono molto impaziente di farvi sapere qualcosa della storia di Gesù, perché tutti dovrebbero conoscerla. Non è mai esistito nessuno come Lui, così buono, così gentile, dolce di carattere e compassionevole con i malvagi, i malati o i miserabili. E stando ora in Cielo, dove speriamo di andare […], non potrete mai immaginare che luogo splendido sia il cielo senza sapere che è stato Lui a farlo”. L’opera fu stampata da Bemporad con una traduzione di Bon Priuli e con xilografie di Bramante. Piccoli difetti al dorso ma nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni diconservazione. Rif. Bibl.: IT\ICCU\UBO\0145071.

50 euro

63) ROMA LAZIO VIAGGI STORIA LOCALE ROMANA USI E COSTUMI ILUSTRATI LEGATURA PRIME EDIZIONI ITALIANE

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8980_1_clipped_rev_1_clipped_rev_1Wey Francis,

Roma descrizione e ricordi.

Milano, Fratelli Treves Editore, 1879.

In folio; VII, (1), 540 pp. e (68) carte di tav. fuori testo. Bellissima legatura editoriale in piena tela rossa con titolo, ricchissimi fregi, in oro e nero in rilievo al piatto ed al dorso. Al piatto posteriore cornice a secco. Piatti interni foderati con percallina bianca. Una piccola brunitura antica dovuta ad una goccia di qualche sostanza nel margine basso bianco di metà del volume, praticamente ininfluente (si veda fotografia per massima estensione), qualche leggerissimo foxing in poche pagine (dovuto alla qualità della carta utilizzato, tipico di tutti gli esemplari anche se il nostro esemplare si presenta con un foxing più leggero del solito). Qualche minima strofinatura alla legatura e nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione italiana di questa celeberrima opera dedicata a Roma scritta dal celebre viaggiatore e scrittore francese Francis Wey (1812 – 1882). Wey ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dei viaggi e dell’arte con il suo viaggio a Roma e nella conseguente compilazione del volume “Roma descrizione e ricordi” considerato, ancora oggi, uno dei migliori spaccati della vita romana del XIX° secolo. Nato nel 1812, Wey incarnava l’essenza dell’epoca romantica, caratterizzata dall’interesse per l’arte, la storia e l’esplorazione delle rovine antiche. Nel corso del suo viaggio a Roma, Wey non solo ha esplorato i siti iconici della città eterna, ma ha anche scelto di immergersi nella vita quotidiana e nell’anima pulsante di Roma. Il suo approccio alla scrittura non era quello di un semplice osservatore, ma di un partecipante attivo alla vita romana, che si intrecciava con gli abitanti locali, esplorava le strade strette e osservava la vita quotidiana nei vicoli e nelle piazze. Il suo lavoro, “Roma descrizione e ricordi”, pubblicato per la prima volta nel 1879 dai Fratelli Treves, non è solo un resoconto delle meraviglie architettoniche e artistiche di Roma, ma anche un’affascinante narrazione delle persone che popolavano la città in quel periodo. 8980_2_clipped_rev_1L’opera è arricchita da centinaia di vedute, anche a piena pagina che illustrano la città eterna incise da Enrico Regnault. Queste incisioni rappresentano l’unica opera incisoria realizzata da Regnault. Wey era affascinato dalla variegata umanità di Roma, dai contadini nelle campagne circostanti ai cardinali nei palazzi del Vaticano, e questo si riflette vividamente nelle pagine del suo libro. Attraverso le sue descrizioni dettagliate e ricche di immagini, Wey trasporta il lettore in un viaggio attraverso le strade tortuose di Roma, facendoci scoprire angoli nascosti e scorci suggestivi della città. Ogni monumento, ogni chiesa, ogni piazza prende vita sotto la sua penna, mentre egli condivide con il lettore non solo i fatti storici, ma anche le sue personali emozioni e riflessioni. Uno degli aspetti più affascinanti del lavoro di Wey è il suo interesse per le storie e le leggende che circondano i monumenti e i luoghi di Roma. Egli non si limitava a descrivere l’aspetto fisico degli edifici, ma raccontava anche le storie che li rendevano vivi, conferendo loro un’aura di mistero e fascino. Ma ciò che rende davvero speciale il lavoro di Francis Wey è il suo amore per Roma e il suo popolo. Nelle sue pagine, si percepisce un profondo rispetto e affetto per la città e per coloro che la abitano. Wey non era solo un turista di passaggio, ma un vero e proprio ammiratore della grandezza e della bellezza di Roma, che si impegnava a condividere con il mondo attraverso le sue parole. Opera non comune nella sua legatura originale ed in buone-ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: IT\ICCU\CFI\0551200; Pagliaini III, 815.

180 euro

64) ATEISMO LAICITA’ STATO CHIESA DIRITTO ASSOCIAZIONE NAZIONALE LIBERO PENSIERO AILP

8987_clipped_rev_1Associazione Internazionale del Libero Pensiero con sede a Bruxelles,

Congresso Internazionale di Roma XX-XXIII Settembre MCMIV, Resoconto Ufficiale,

Milano, Comitato Associazione Nazionale Italiana, S. data (ma 1904)

In 4°; 110, (2) pp. e 14 c. di tav. Brossura editoriale, qualche difetto al dorso. Prima edizione in buone condizioni di conservazione con titolo impresso in nero al piatto anteriore. Serie di interventi dedicati dl rapporto tra stato italiano e chiesa. Associazione Italiana del Libero Pensiero vide la sua nascita a Bruxelles nel 1880 con la fondazione dei suoi intenti e delle sue convenzioni ma è con questo congresso a Roma del 1904 che l’associazione e gli intellettuali atei a lei aderenti, iniziarono a porre le basi per una netta separazione fra stati nazionali e chiesa dando una svolta decisa alla laicità degli stati nazionali. Assai raro. Rif. Bibl.: IT\ICCU\LO1\0337951.

70 euro

65) PARTITO SOCIALISTA SOCIALISMI SOCIALISTI PRIME EDIZIONI POLITICA BRONTE PAVIA

8988_clipped_rev_1Faravelli Giuseppe,

Il Partito socialista verso la Costituente : discorso pronunciato nel Teatro di Broni il 1. giugno 1945,

Busto Arsizio, Industria d’arti grafiche Paolo Pellegatta, S. data (ma 1945)

In 12°; 31, (1) pp. Brossura editoriale in carta arancione con titolo e stella impressi in nero al piatto anteriore. Prima ed unica rara edizione, rarissima da reperirsi in queste ottime condizioni di conservazione, praticamente come nuova, di questo importante libello che raccoglie il discorso tenuto dal celebre politico, Giuseppe Faravelli (Broni, Pavia 1896 – Milano 1974) tra i fondatori del Partito Socialista Italiano. Giuseppe Faravelli, nato nel 1896 a Milano, fu una figura di spicco nella politica italiana del XX secolo. La sua vita politica iniziò in giovane età, quando si unì al movimento socialista milanese. Nel 1919, durante il biennio rosso, Faravelli partecipò attivamente alle agitazioni sociali e alle lotte per i diritti dei lavoratori, emergendo come un leader carismatico all’interno del movimento sindacale. Faravelli svolse un ruolo cruciale nella fondazione del Partito Socialista Italiano (PSI) nel 1921. In quel periodo, l’Italia era sconvolta dalla crisi economica e sociale, e il PSI si presentava come un faro di speranza per i lavoratori e gli oppressi. Faravelli contribuì alla definizione della linea politica del partito e alla sua organizzazione a livello nazionale, diventando una delle voci più autorevoli all’interno del movimento socialista. Durante gli anni del regime fascista, Faravelli continuò a opporsi con fermezza alla dittatura, mettendo a rischio la propria vita per difendere i principi della democrazia e della libertà. Nel 1926, fu arrestato e imprigionato per le sue attività antifasciste, ma questo non lo fermò nel suo impegno per la causa socialista. Dopo la caduta del regime fascista, Faravelli giocò un ruolo attivo nella ricostruzione politica e sociale dell’Italia. Nel dopoguerra, fu eletto alla Camera dei Deputati nel 1946, diventando una figura di spicco nel panorama politico nazionale. Faravelli si distinse per il suo impegno a favore delle riforme sociali e della difesa dei diritti dei lavoratori, promuovendo leggi a sostegno dell’istruzione pubblica, della tutela del lavoro e dell’assistenza sociale. Nel corso della sua carriera politica, Faravelli ricoprì numerosi incarichi di rilievo, tra cui quello di Ministro del Lavoro nel governo di Ferruccio Parri nel 1945 e di Sottosegretario agli Interni nel governo di Alcide De Gasperi nel 1951. Giuseppe Faravelli si spense a Milano nel 1974, lasciando dietro di sé un’eredità di impegno civile e politico che continua a ispirare le generazioni successive. La sua vita è stata caratterizzata da una ferma dedizione ai valori del socialismo e della democrazia, e il suo contributo alla nascita e alla crescita del Partito Socialista Italiano rimane un capitolo importante nella storia politica del Paese. Scrive Paola Caridi nella voce dedicata a Faravelli nel Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 44 (Treccani 1994): dopo esser espatriato per fuggire alle persecuzioni fasciste, “Nel maggio tornò in Italia, a Milano, prendendo subito parte attiva nel nuovo Partito socialista italiano di unità proletaria (PSIUP), fondato nel 1943. Il F. si distinse subito come elemento di spicco di quell’ala moderata e autonomista del partito riunita attorno a Critica sociale, la rivista che insieme con U. G. Mondolfo fece rinascere nel settembre 1945. Membro della direzione del PSIUP dal consiglio nazionale del partito del luglio 1945 sino al congresso di Firenze dell’aprile 1946, il F. mise in atto una opposizione sempre più intransigente alla sinistra interna, contrastando il patto d’unità d’azione, firmato da PCI e PSIUP nel 1943, in difesa dell’autonomia del partito socialista e del socialismo democratico. Nello scontro tra le frazioni socialiste, il F. si distinse come organizzatore della corrente degli “Amici di Critica sociale”, vicina per molti versi alle posizioni di Saragat. Il suo lavoro si orientò a limitare l’egemonia nelle federazioni locali della corrente guidata da Lelio Basso, fintanto che ciò fu possibile. Ma, alla fine del 1946, fu protagonista insieme con i giovani di “Iniziativa socialista” della scissione socialdemocratica di palazzo Barberini: nella frazione di “Critica sociale” rappresentò l’elemento più deciso a condurre sino in fondo il processo di rottura nel PSIUP che diede luogo alla nascita, l’11 genn. 1947, del Partito socialista dei lavoratori italiani (PSLI)”. Rifl Bibl.: IT\ICCU\LO1\0331721.

140 euro

66) FOURIER COMUNISMO SOCIALISMO UTOPIE SOCIALISM COMUNISM UTOPIE PRIME EDIZIONI FOURIER

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8952_3_clipped_rev_1

8952_1_clipped_rev_1Paget Amedee, Cartier Eugene,

Examen et défense du système de Fourier par Amédée Paget, docteur de médecine, et E. Cartier, édité par la Société pour la propagation et la réalisation de la théorie de Fourier.,

Paris, A La Librairie Societaire, 1844

In 8° (21,5 x 14 cm); VIII, 204, (2) pp. Legatura coeva in mezza-pelle con dorso a 4 nervi. Titolo, autore, e filetti in oro ai tasselli. Piatti foderati con percallina nera. Piatti interni foderati con bella carta marmorizzata. All’interno del piatto anteriore antica pecetta ottocentesca di libreria di Rio De Jeneiro. Alla prima carta bianca nota di proprietà ottocentesca “Y. A. Wanderley, 1866”. Antica firma di possesso privato all’occhietto e al frontespizio “Fran.co de Paula Goveia”. Timbro a secco alle prime due carte della società per la propaganda delle teorie di Fourier. Alcune pagine con leggere bruniture dovute alla qualità della carta e nel complesso, esemplare in buone condizioni di conservazione. Prima edizione di questo raro scritto del celebre teorico fourierista, Amédée Paget (1804-1841). In questo titolo, Paget risponde a diverse critiche volte alle teorie fourieriste dal teorico liberale svizzero Antoine-Elisée Cherbuliez (1797-1869). Quest’opera rimase a lungo incompiuta fino a quando, alcuni amici di Paget, decisero di completarla e pubblicarla postuma. L’opera venne curata da Eugène Cartier, che fu il primo archivista delle carte di Fourier e che decise di aggiungere a questo titolo, alcuni suoi scritti, non apparsi prima. Prima edizione assai rara.

200 euro

67) SOCIALISMO ANARCHISMO ANARCHIA PRIME EDIZIONI RARITA’ ANARCHY MARXISMO MARX ECONOMIA ECONOMY

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8908_1_clipped_rev_1Merlino Saverio Francesco,

Rivista Critica del Socialismo diretta da Saverio Merlino, 2° Volume (Luglio-Dicembre), Anno I. (1889)

Roma, Via del Foro Traiano n° 25, (1899)

In 4°; (2), 4, (2), VIII, 1056 pp. Legatura coeva in mezza-pelle rossa con titolo, anno e ricchissimi fregi in oro al dorso. Tagli leggermente marmorizzati in rosso. Piatti foderati con percallina rossa coeva a motivi a stelle in rilievo. Qualche leggero foxing e bruniture in alcune pagine dovute alla qualità della carta e nel complesso, esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione ed in bella legatura coeva. Prima rarissima edizione del secondo volume del primo anno di una delle più importanti riviste socialiste e anarchiche della fine dell’ottocento ideata e diretta dal celebre avvocato, pensatore e propagandista socialista ed anarchico, Francesco Saverio Merlino (Napoli, 15 settembre 1856 – Roma, 30 giugno 1930). Questa celeberrima rivista, uscì nel corso del 1899 per poi, finire, con l’anno la sua pubblicazione. Su di essa scrissero tutti i più importanti pensatori teorici del socialismo e del movimento anarchico italiano del finire del XIX° secolo. Di simpatie socialiste, Merlino, dopo essersi avvicinato al movimento anarchico a partire dalla metà degli anni 70′ del XIX° secolo, collaborando prima con un giornale anarchico ed in seguito, decidendo di difendere la Banda del Matese movimento insurrezionale organizzato da un gruppo di anarchici, tra cui il celebre Errico Malatesta del 8908_3_clipped_rev_1 (1)quale divenne amico. Intorno al 1890 viene arrestato in Francia mentre distribuisce violenti fogli volanti di ispirazione anarchica. Viene condannato a due anni di carcere ed espulso dalla Francia, riparando a Malta dove lo accompagna Paolo Schicchi. Proprio durante questo periodo e dopo un secondo arresto, questa volta a Napoli, per una vecchia pendenza giudiziaria e per aver cercato di manipolare in modo ancor più rivoluzionario la rivolta dei Fasci Siciliani, inizia a ripensare alle proprie posizioni politiche ipotizzando un nuovo tipo di socialismo di tendenza libertaria ed allontanandosi dal movimento anarchico entrando in polemica con Errico Malatesta (nonostante le discussioni i due rimarranno sempre in contatto) su problemi teorici e pratici come ad esempio, la regola dell’astensionismo nelle votazioni. I suoi collegamenti con il movimento anarchico sono dimostrati ancora nel 1898 quando insieme agli avvocati Pietro Gori ed Enrico Ferri assume le difese degli anarchici incolpati delle rivolte di gennaio contro l’aumento del pane (tra gli indagati vi è ancora Malatesta). Merlino è considerato come uno dei precursori della critica marxista tanto da essere apprezzato da Eduard Bernstein e Gorge Sorel ed essendo criticato da Antonio Labriola e Leonida Bissolati. Nel dopoguerra si riavvicina al movimento anarchico. LA rivista qui presentata è considerata una delle più importanti dell’epoca per le personalità che vi parteciparono e per il taglio politico ed economico che il direttore gli seppe dare. Assai rara mezza annata completa in ottime condizioni di conservazione.

400 euro

68) PRIME EDIZIONI GIORNALISMO COMUNISMO STORIA

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Dell’Amico Lando,

Il Mestiere del Comunista,

Roma, Editoriale Opere Nuove, 1955

In 8°; (4), 508, (4) pp. Brossura editoriale illustrata in rosso e nero. Prima non comune edizione, febbraio del 1955, di questo interessante scritto del noto giornalista, Lando dell’Amico. Esemplare in ottime condizioni di conservazione.

45 euro

69) SOCIALISMO CZAR NICHILISMO NICHILISTI ZAR PROPAGANDA SOCIALISTA MOVIMENTO OPERAIO PRIME EDIZIONI RARITA’ BIBLIOGRAFICA RUSSIA

8992_clipped_rev_1Ferri Enrico, Sabanoff B., Turati Filippo,

Opuscolo Czarifugo. 1) E. Ferri. – I Socialisti e lo Czar; B. Sabanoff. – Programma minimo dei socialisti russi. F. Turati. – Per gli impiccati russi, (Poesia).

Roma, Tipografia Operaia Romana, 1903

In 12°; 31, (1) pp. Brossura editoriale rosa. Titolo e fregi in liberty al piatto anteriore. Una piccola mancanza di carta a margine esterno del piatto anteriore, anticamente integrato. Un piccolo rinforzo al margine esterno bianco delle prime 5 carte e per il resto, nel complesso, in buone condizioni di conservazione. Rarissimo opuscolo che contiene alcuni scritti di ispirazione socialisti contro lo Czar di Russia. L’articolo di Ferri è datato l’Aquila, 10 settembre, occupa 13 pagine e parla della venuta in Italia dello Czar e dell’accoglienza dei socialisti. Quello di Sabanoff ripercorre la storia delle proteste: nichilismo (1825), emancipazione dei servi (1861), i fatti di Kiscineff arrivando ad elencare le 8 richieste socialiste. Questo occupa 6 pagine. La poesia di Turati, infine, datata Milano, aprile 1881, occupa 5 pagine, ed è preceduta da una pagina rievocante l’impiccagione di 5 nichlilisti, tra cui una donna, il 15 aprile 1881. Assai raro. Rif. Bibl.: IT\ICCU\LO1\0333897.

120 euro

70) VAL CAMONICA STORIA LOCALE PRIME EDIZIONI TIRATURA LIMITATA

8994_clipped_rev_1Fortunato Canevali,

Elenco degli edifici monumentali opere d’arte e ricordi storici esistenti nella Valle Camonica. Con 426 illustrazioni.

Milano, Alfieri & Lacroix, 1912

In 4°; (6), 458, (1) pp. Legatura editoriale in piena tela con titolo, autore, stampatore, luogo di stampa e anno di stampa impressi in nero a secco al piatto anteriore. Vignetta a stampa su pecetta applicata al piatto anteriore. Titolo al dorso. Una pecetta di rinforzo al recto di una pagina a chiudere un piccolo strappetto nel margine bianco. Esemplare tirato in soli 1000 esemplari numerati, il nostro è l’esemplare numero 48. Dedica autografa dell’autore alla prima carta bianca. Copia in buone condizioni di conservazione. Prima edizione di questa importante monografia dedicata alla cultura, ai monumenti, alla storia e all’arte della Valle Camonica.

100 euro

71) ESTETICA POETICA LETTERATURA TEDESCA FILOSOFIA TEDESCA PRIME EDIZIONI ITALIANE

8867_1_clipped_rev_1Lessing Gotthold Ephraim,

Del Laocoonte o sia dei limiti della pittura e della poesia discorso di G. E. Lessing recato dal tedesco in italiano dal Cavaliere C. G. Londino,

Milano, Per Antonio Fontana, 1823

In 8° (21,5×13,5 cm); VIII, 242 pp. Legatura coeva in mezza pelle con titolo e filetti in oro al dorso. Tagli foderati con carta marmorizzata. Vecchia nota di possesso privato al margine alto del frontespizio che identifica l’esemplare con e appartenuto ad un noto critico d’arte. Al recto del piatto anteriore presente una nota con il luogo, la data ed il libraio dal quale il volume venne acquistato nel 1911. Un leggerissimo alone al margine esterno bianco delle prime carte e nel complesso, esemplare in buone condizioni di conservazione. Lessing Gotthold Ephraim (1729-1781) è stato uno dei pensatori più influenti del suo tempo nell’ambito della letteratura, della filosofia e della critica d’arte. Tra le sue opere più celebri e significative figura “Laocoonte”, un trattato pubblicato nel 1766 che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della critica estetica. Laocoonte è una disquisizione sulla poesia e sulla pittura antica, incentrata sull’analisi del celebre gruppo scultoreo greco-romano raffigurante il sacerdote troiano Laocoonte e i suoi figli attaccati da serpenti marini. L’opera di Lessing è stata cruciale nel contesto della teoria dell’arte, in quanto ha introdotto concetti chiave che hanno contribuito a definire i criteri estetici e a delineare i confini tra le diverse forme d’arte. Uno dei concetti centrali trattati da Lessing in Laocoonte è la “specificità del mezzo”. Egli sostiene che ogni forma d’arte deve rispettare e sfruttare le caratteristiche specifiche del mezzo attraverso cui si esprime. Ad esempio, mentre la poesia ha a disposizione il tempo e la parola come mezzi espressivi, la pittura si avvale dello spazio e della figura visiva. Lessing mette in guardia contro il tentativo di mescolare e confondere i mezzi propri 8867_2_clipped_rev_1di diverse arti, sottolineando l’importanza di rispettare le peculiarità di ciascuna forma artistica. Inoltre, Lessing discute approfonditamente la natura della rappresentazione artistica, analizzando le differenze tra l’arte figurativa e la poesia descrittiva. Egli sostiene che la pittura ha il potere di catturare un singolo momento nello spazio, mentre la poesia è in grado di narrare una sequenza di eventi nel tempo. Questa distinzione è fondamentale per comprendere le potenzialità e i limiti di ciascun medium artistico. Il trattato di Lessing ha anche una dimensione filosofica più ampia, poiché affronta questioni legate alla natura umana e all’esperienza estetica. Egli esplora il concetto di “pathos”, ossia l’emozione suscitata dall’opera d’arte nell’osservatore o nello spettatore, e discute il modo in cui l’arte può suscitare una risposta emotiva attraverso la rappresentazione di azioni e personaggi. Un’altra tematica cruciale trattata in Laocoonte è la nozione di “imitazione naturale”. Lessing sostiene che l’arte deve imitare la natura non in modo pedissequo, bensì interpretandola e trasponendola attraverso il filtro dell’estro creativo dell’artista. Questo concetto ha avuto un impatto duraturo sulla teoria estetica, influenzando generazioni di critici d’arte e artisti. In conclusione, Lessing Gotthold Ephraim ha lasciato un’eredità duratura nel campo della critica d’arte con il suo trattato Laocoonte. Le sue riflessioni sulla specificità del mezzo, sulla rappresentazione artistica e sull’imitazione naturale hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo della teoria estetica e alla comprensione delle dinamiche che sottendono all’esperienza estetica. Il Laocoonte resta un testo fondamentale dell’estetica settecentesca che ebbe notevole influenza anche sulla poetica ottocentesca. Prima edizione italiana nella versione di Londino.

80 euro

72) STORIA LOCALE MELZO GORGONZOLA PRIME EIDIZIONI STORIA LOCALE

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8871_1_clipped_rev_1Muoni Damiano,

Melzo e Gorgonzola e loro dintorni studi storici con documenti e note di Domenico Muoni Cavaliere di più ordini, Membro di più istituti scientifici nazionali e stranieri, … Memoria letta nelle adunanze 18 gennaio, 22 marzo, 19 aprile, 17 maggio e 10 luglio 1866 dell’Accademia Fisio- Medio-Statistica di Milano.

Milano, Tipografia di Francesco Gareffi, 1866

In 4°; 244, (4) pp. Legatura coeva in mezza pelle con piatti foderati in percallina scura con motivi in rilievo vegetali con fogli e rami. Al dorso titolo, filetti e ricchissimi fregi in oro al dorso. Tagli spruzzati. In questo esemplare non è mai stato aggiunto il ritratto di Giovanni Galeazzo Serbelloni, solitamente posto in antiporta. Prima edizione in bella legatura coeva di questo scritto dedicato alla storia di Melzo e Gorgonzola. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: IT\ICCU\RAV\0218432.

90 euro

73) ROMANZI STORICI PRIME EDIZIONI RISORGIMENTO SCAPIGLIATURA PRIME EDIZIONI ILLUSTRATE

IMG_3491_clipped_rev_1IMG_3492_clipped_rev_1Rovani Giuseppe,

Cento Anni, Romanzo Ciclico di Giuseppe Rovani, Volume Primo – Secondo.

Milano, Stabilimento Redaellidei Fratelli Rechiedei, 1868

In 4°; due tomi: 653, (3) pp. e 670, (2) pp. Brossure editoriali illustrate piatto anteriore e posteriore, conservate entro belle legature novecentesche in mezza pelle verde con autore, titolo, filetti, numero dei volumi, luogo di stampa e anno impressi in oro al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva. Centinaia di illustrazioni di Gorra e Borgomaneiro. Prima edizione illustrata, la prima edizione assoluta uscì nel 1859, di questo romanzo del celeberrimo scrittore e giornalistamilanese, Giuseppe Rovani (Milano, 12 gennaio 1818 – Milano, 26 gennaio 1874) vicino agli ambienti della Scapigliatura. Giuseppe Rovani, nato il 12 gennaio 1818 a Milano, è stato un illustre scrittore, critico letterario e politico italiano del XIX secolo. La sua figura si distinse per la vastità degli interessi culturali e per il suo ruolo significativo nel panorama intellettuale italiano dell’epoca. Rovani proveniva da una famiglia benestante e ricevette un’educazione di alto livello. Studiò legge presso l’Università di Pavia, ma la sua vera passione era la letteratura e l’arte. La sua abilità critica e la sua fervida attività nel mondo letterario lo resero una figura di spicco nell’Italia dell’Ottocento. Tra le sue opere più celebrIMG_3493_clipped_rev_1i si distingue “Cento Anni”, pubblicato nel 1869. Questo lavoro rappresenta una sorta di romanzo-storia che attraversa un secolo di storia italiana, partendo dall’epoca napoleonica fino ai giorni dell’Unità d’Italia. In “Cento Anni”, Rovani offre una visione panoramica e critica del periodo storico che ha visto l’Italia lottare per l’indipendenza e l’unità nazionale. Attraverso una serie di episodi e personaggi, l’autore dipinge un quadro complesso e coinvolgente della società italiana del XIX secolo, evidenziando le tensioni politiche, sociali e culturali del tempo. La scrittura di Rovani è caratterizzata da una profonda erudizione e da una viva sensibilità sociale. La sua capacità di mescolare la narrazione storica con l’analisi critica degli eventi e dei personaggi lo rende un autore di grande rilievo nel panorama letterario italiano. Oltre alla sua attività di scrittore, Rovani si distinse anche come critico teatrale e politico. Fu impegnato uomo politico schierandosi a favore delle istanze liberali e democratiche. Giuseppe Rovani morì il 3 maggio 1876 a Milano, lasciando un’eredità culturale e letteraria di grande valore. La sua opera “Cento Anni” rimane un punto di riferimento fondamentale per chiunque voglia comprendere la complessità e l’importanza storica del Risorgimento italiano. Prima edizione illustrata in ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl: Mario Vinciguerra in Diz. Bompiani d. Opere, II, p. 201.IMG_3494_clipped_rev_1

70 euro

74) POESIE POESIA PRIME EDIZIONI MILANO STORIA MODA SOCIETA’

8875_1_clipped_rev_1Carcano Francesco,

Il bene, e il mal del secolo corrente. Frottole di Sincero Gelofilo accademico selenopolitano.

Bengodi (luogo di stampa immaginario), S. stampatore, 1788

In 8°; (8), 68 pp. Legatura ottocentesca in piena pelle chiara con titolo ed anno di edizione impressi in oro al dorso su fascetta in pelle chiara. Dorso a 5 nervi. Filetti in oro ai tasselli. Un leggerissimo difetto della pelle in corrispondenza delle cerniere. Piatti interiore foderati in bella carta marmorizzata. Frontespizio inciso entro cornice. Tagli rossi. Esemplare stampato su carta di ottima qualità. Prima edizione rara di questo scritto del celebre poeta, scrittore e mecenate milanese, Francesco Carcano (Milano, 3 febbraio 1735 – Milano, 1º marzo 1794) . Quella qui presentata è la prima edizione di questa rara raccolta di componimenti poetici a sfondo storico-satirico che illustrano le abitudini del tempo. Francesco Carcano (1735-1794) è stato un prolifico scrittore italiano del XVIII secolo, noto per la sua vasta produzione letteraria e la sua importante influenza sul panorama culturale dell’epoca. Nato a Milano nel 1735, Carcano trascorse la maggior parte della sua vita nella sua città natale, dove coltivò la sua passione per la scrittura e la ricerca. Fin da giovane, Carcano dimostrò un grande interesse per le lettere e la filosofia, dedicando gran parte del suo tempo alla lettura e allo studio delle opere dei più grandi pensatori del suo tempo. Questa passione lo portò ad approfondire la conoscenza delle lingue classiche e moderne, acquisendo una vasta cultura che si riflette nelle sue opere. La carriera letteraria di Carcano iniziò presto, con la pubblicazione delle sue prime opere a metà del XVIII secolo. La sua scrittura spaziava dai trattati filosofici alle opere poetiche, dai saggi storici ai romanzi, dimostrando una versatilità e una profondità di pensiero che lo resero un autore rispettato e ammirato. Uno dei suoi lavori più celebri è “Il Pensatore”, un trattato filosofico in cui Carcano esplora temi legati alla natura umana, alla società e alla politica, offrendo una visione critica e illuminante della realtà del suo tempo. Quest’opera gli valse grande fama e riconoscimento all’interno degli ambienti8875_2_clipped_rev_1 intellettuali dell’epoca, consolidando la sua reputazione di pensatore illuminato. Oltre alla sua attività di scrittore, Carcano si distinse anche come mecenate delle arti e promotore della cultura. Grazie alla sua vasta rete di contatti e alla sua influenza, contribuì alla diffusione di nuove idee e correnti culturali, sostenendo e incoraggiando giovani talenti e collaborando con altri intellettuali e artisti del suo tempo. Tuttavia, la vita di Carcano non fu priva di turbolenze. In un’epoca segnata da conflitti politici e rivoluzioni, Carcano si trovò spesso coinvolto in controversie e dispute ideologiche. La sua posizione critica nei confronti del potere costò a volte la sua sicurezza personale, e fu costretto a vivere in esilio per brevi periodi. Nonostante le avversità, Francesco Carcano continuò a scrivere e a promuovere le sue idee fino alla sua morte nel 1794. Il suo lascito letterario e intellettuale rimane ancora oggi una fonte di ispirazione per gli studiosi e un punto di riferimento per coloro che cercano di comprendere la complessità del suo tempo e le sfide universali dell’esistenza umana. La sua opera continua a essere studiata e apprezzata per la sua profondità di pensiero e la sua capacità di trasmettere idee universali attraverso la bellezza del linguaggio e la potenza dell’immaginazione. Fu membro dell’Accademia dei Trasformati. Rara prima edizione in ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: Melzi III, 70. Parenti, falsi luoghi, pag. 35.

100 euro

75) ASTROLOGIA ASTROLOGI GIAPPONE OCCULTISMO ESOTERISMO LINGUE ORIENTALI LINGUISTICA PRIME EDIZIONI

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8876_1_clipped_rev_1Severini Antelmo

Notizie di astrologia giapponese : raccolte da libri originali per opera di di Antelmo Severini.

Genève, Paris, London, H. George, Ernest Leroux, Trübner and co., 1874

In 4°; (6), 168, IV, (2) pp. e 4 c. di tav. più volte ripiegate. Brossura editoriale con titolo entro cornice al piatto anteriore. Esemplare ancora a fogli chiusi. Prima edizione di questa monografia dedicata all’astrologia giapponese scritta dal noto orientalista, docente di lingue dell’Estremo Oriente nell’Istituto di studi superiori di Firenze, traduttore anconetano, Antelmo Severini (nato ad Arcevia (AN) 1828, morto a Pausula in provincia di Macerata, 1909) . Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Le 4 tavole contengono: La Tetrasinossi divinatoria del Gran Maestro Koo-Boo, l’Arcolajo dei giorni di tutto l’anno, il Prospetto delle 24 Mansioni o Rosa dei Venti, Il Prospetto di esatta corrispondenza delle due Rose dei Venti (la giapponese e l’europea). Altre illustrazioni e ideogrammi giapponesi sono presenti nel testo con loro traduzione e spiegazione. Raro. Rif. Bibl.: IT\ICCU\UMC\0876098; Manca al Caillet e al Dorbon.

170 euro

76) LETTERATURA FRANCESE EDIZIONI RARE RARE EDITION

8881_1_clipped_rev_1Balzac Honoré de,

La peau de chagrin roman philosophique, Tome Premier – Second

Bruxelles, Louis Hauman, 1833

In 8° piccolo; due tomi: (4), 330 pp. e 246 pp. Brossura editoriale con titolo impresso in nero entro cornice in stile impero. Edizione fra le meno comuni, la prima edizione uscì nel 1831, di questo celebre romanzo del celeberrimo scrittore, drammaturgo, critico letterario, saggista, giornalista e stampatore francese, Honoré de Balzac, nato Honoré Balzac (Tours, 20 maggio 1799 – Parigi, 18 agosto 1850) che fu il maestro del romanzo realista. Honoré de Balzac, nato a Tours, Francia, nel 1799, è uno dei più influenti e prolifici scrittori della letteratura francese del XIX secolo. Balzac è noto soprattutto per la sua vasta opera monumentale, “La Comédie Humaine”, una serie di romanzi e racconti che offrono un ritratto completo della società francese del suo tempo. Balzac crebbe in una famiglia borghese e ricevette un’educazione classica. Dopo aver tentato senza successo diverse carriere, tra cui la legge e il commercio, si dedicò alla scrittura a tempo pieno. Il suo lavoro iniziò ad ottenere riconoscimenti negli anni ’30 del XIX secolo, ma fu con la pubblicazione di “La Peau de Chagrin” nel 1831 che Balzac ottenne la fama e l’attenzione che meritava. “La Peau de Chagrin” è un romanzo simbolista che esplora temi come l’avidità, il desiderio e la caducità della vita. La trama ruota attorno a un giovane squattrinato di nome Raphaël de Valentin, che si imbatte in una pelle di scimmia magica, la “peau de chagrin”, che esaudisce ogni desiderio del suo possessore. Tuttavia, ogni volta che un desiderio viene esaudito, la pelle si restringe, riducendo la vita del suo proprietario. Questa premessa mette in evidenza il tema del conflitto tra il desiderio e la morte, con il protagonista costretto a bilanciare il proprio benessere personale con la consapevolezza della sua propria mortalità. Il romanzo è anche un ritratto acuto della società parigina del tempo, con i suoi eccessi, la sua corruzione e la sua ossessione per il potere e il denaro. Balzac offre una critica tagliente della ricerca insaziabile di successo e piacere, mostrando come la sete di desiderio possa portare alla rovina morale e fisica. Uno degli elementi distintivi di “La Peau de Chagrin” è lo stile narrativo di Balzac, che combina un realismo dettagliato con elementi fantastici e simbolici. La sua prosa è ricca di descrizioni vivide e metafore suggestive, che catturano l’immaginazione del lettore e lo trasportano nel mondo surreale e oscuro del romanzo. Oltre alla sua rilevanza letteraria, “La Peau de Chagrin” ha avuto un impatto duraturo sulla cultura e la filosofia europea. Il concetto della pelle magica come metafora della vita e del desiderio è diventato un motivo ricorrente nella letteratura e nella critica letteraria successiva, influenzando autori come Marcel Proust e Jorge Luis Borges. In conclusione, “La Peau de Chagrin” rappresenta uno dei capolavori di Balzac e un’opera fondamentale nella storia della letteratura francese. Con la sua combinazione di realismo sociale e simbolismo poetico, il romanzo offre una profonda riflessione sulla natura umana e sulle conseguenze dei nostri desideri più profondi. Balzac continua ad essere celebrato come uno dei grandi maestri della letteratura mondiale, e il suo lavoro continua a ispirare e intrigare i lettori di oggi.

80 euro

77) LETTERATURA FRANCESE LEGATURE ROMANZI ROMANCE ROMANZISTICA

Balzac, Honore De,

La Cousine Bette. Tome I – II – III.

Bruxelles, Meline, Cans et Compagnie, 1847.

In 8° piccolo; tre tomi: (4), 247, (2) pp., (4), 251, (1) pp., (4), 291, (1) pp. Belle legature coeve in mezza-pelle con autore, titolo, numero del volume in oro e filetti a secco al dorso. Piatti foderati da bella carta marmorizzata coeva. Qualche strofinatura leggera ai dorsi e per il resto, nel complesso, esemplare in ottime condizioni di conservazione. Antico timbretto ex-libris di proprietà privata francese, alla prima carta bianca. Antica firma d’appartenenza privata di un’avvocato ottocentesco, Vignetta animata ai frontespizi. Edizione contemporanea alla prima edizione parigina, di quest’opera classica del grande scrittore, drammaturgo, critico letterario, saggista, giornalista, stampatore francese, Honoré de Balzac, nato Honoré Balzac (Tours, 20 maggio 1799 – Parigi, 18 agosto 1850) fra i maggiori romanzieri della sua epoca, considerato il principale maestro del romanzo realista del XIX secolo. L’opera magistrale di Honoré de Balzac, La Cousine Bette, si staglia come un capolavoro intriso di passione, vendetta e inganno nel cuore della Parigi del XIX secolo. Ambientato in un contesto sociale dove l’ambizione e la cupidigia dominano, il romanzo rivela le intricanti interconnessioni tra gli individui e la loro incessante lotta per il potere e il successo. Al centro della trama si erge la figura di Bette Fischer, una donna amareggiata e ingiustamente trascurata dalla sua famiglia. Determinata a vendicarsi di coloro che l’hanno tradita, Bette intreccia una tela di intrighi e manipolazioni per distruggere la vita di quelli che considera i suoi nemici. La sua sete di vendetta la porta ad allearsi con il seducente e manipolatore Valérie Marneffe, dando vita a un’oscura alleanza volta a sconvolgere le vite degli altri. Balzac dipinge un affresco della società parigina in cui il denaro e il potere governano ogni aspetto della vita. Attraverso personaggi complessi e sfaccettati, come il corrotto barone Hulot e la sua giovane e ambiziosa moglie Adeline, l’autore esplora le conseguenze devastanti delle passioni umane quando sfuggono al controllo. La Cousine Bette è un’opera che riflette l’oscillazione tra l’innocenza e la corruzione, la virtù e la depravazione. Attraverso il racconto dei destini intrecciati di Bette e dei suoi antagonisti, Balzac ci mostra come l’avidità e la lussuria possano corrompere persino le anime più nobili. La ricerca del potere e del piacere porta inevitabilmente alla rovina e alla tragedia. Tuttavia, in mezzo alla desolazione e alla disperazione, emergono anche sprazzi di speranza e redenzione. Personaggi come il giovane e idealista Crevel e la devota e sacrificante Hortense offrono una controtendenza alla corruzione dilagante, dimostrando che, nonostante le avversità, la virtù e l’amore possono ancora prevalere. In definitiva, La Cousine Bette è un’opera senza tempo che continua a catturare l’immaginazione dei lettori con la sua profonda analisi della natura umana e della società. Attraverso la sua narrazione avvincente e i suoi personaggi indimenticabili, Balzac ci offre uno sguardo acuto e penetrante sulla fragilità dell’animo umano e sulla complessità delle relazioni interpersonali. Non comune.

235 euro

78) LIBRI ILLUSTRATI PRIME EDIZIONI SCHIACCIANOCI BALLETTO LETTERATURA FRANCESE

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8950_1_clipped_rev_1Dumas Alexandre,

Histoire d’un casse-noisette, par Alexandre Dumas. Illustré par Bertall.

Paris, J. Hetzel, 1845

In 8°; due tomi in un volume: 131, (1) pp. e 122, (4) pp. Legatura in mezza-pelle rossa con titolo e ricchissimi fregi in oro al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata rossa. Strofinature ai piatti. Prima edizione illustrata da Bertall di questo racconto di Alexandre Dumas. L’opera è una rielaborazione della storia del celebre scrittore, compositore, pittore e giurista tedesco Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, nato Ernst Theodor Wilhelm Hoffmann, noto anche con lo pseudonimo di E. T. A. Hoffmann (Königsberg, 24 gennaio 1776 – Berlino, 25 giugno 1822). L’opera, proprio in questa forma rielaborata da Dumas e illustrata da Bertall, diventerà famosa sia nella traduzione francese che in quella inglese. Il balletto di Čajkovskij utilizza l’azione di questa versione, abbreviata per la sua prima apparizione inglese nel 1847, che includeva solo alcune delle memorabili e vivaci illustrazioni di Bertall. Rif. Bibl.: Carteret Vol 3, p 446.8950_4_clipped_rev_1

70 euro

79) PRIME EDIZIONI RACCONTI FANTASTICI LIBRI ILLUSTRATI VIAGGI POLARI POE ROMANZI D’APPENDICE

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8957_2_clipped_rev_1Verne Jules,

Novelle Fantastiche di Giulio Verne,8957_3_clipped_rev_1

Milano, Fratelli Treves Editori, 1874

In 4°; (4), 220 pp. Legatura coeva in mezza-pelle scura con dorso a 5 nervi. Autore, titolo, e filetti in oro ai tasselli. Piatti foderati di percallina nera. Alcune strofinature. Alcuni lievi segni del tempo e nel complesso, in buone condizioni di conservazione. Prima edizione italiana di questa serie di racconti di Jules Verne. Numerose illustrazione nel testo. L’opera contiene: Mastro Zaccaria ovvero l’orologiaio che aveva perduto l’anima; Un inverno tra i ghiacci o il capitano della giovane ardita; Un dramma in aria; Il dottor Oss; Edgardo Poe e le sue opere; Un episodio del terrore ovvero il conte di Chanteleine; I violatori del blocco.

60 euro

80) VERNE ROMANZI D’APPENDICE NAUTICA NAUFRAGI CANCHELLOR ROMANZISTICA

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8955_1_clipped_rev_1Verne Jules,

Il Chancellor, giornale del passeggiero J. R. Kazallon, Giulio Verne, illustrato con 50 incisioni. Unica traduzione autorizzata dall’autore.

Milano, Tipografia Editrice Lombarda, 1876

In 4° (19,2X12,5 cm); (4), 183, (1) pp. Legatura coeva in mezza-pelle scura con dorso a 5 nervi. Autore, titolo, e filetti in oro ai tasselli. Piatti foderati di percallina nera. Alcune strofinature. Alcuni lievi segni del tempo e nel complesso, in buone condizioni di conservazione. Prima edizione italiana di questo romanzo classico di Jules Verne che narra in forma diaristica l’ultimo viaggio della nave inglese Chancellor. L’opera venne stampata, in italiano, nello stesso anno della prima edizione francese. 1875. L’opera ebbe un grande successo tanto che già al 1876, la Tipografia Editrice Lombarda pubblicò tre edizioni. Questa è, probabilmente, la terza edizione. La prima edizione, porta la data 1875, la seconda 1876 e presenta 44 illustrazioni nel testo e la terza edizione, quattro tavole in più. Una piccola mancanza all’angolo alto del frontespizio. Qualche macchiolina ma nel complesso buon esemplare.8955_3_clipped_rev_1

25 euro

81) LEGATURA LEGATURE RELIURE PRIME EDIZIONI ALMANACCHI KEEPSAKE LETTERATURA FRANCESE STRENNE STRENNA

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IMG_3478_clipped_rev_1(Malo Charles),

Le Camelia Keepsake Francais Souvenirs de Litterature Contemporaine Orne de Dix Vignettes Anglaise

Paris, Louis Janet, n.d. [c.1840]

In 8°; (16), 247, (1) pp. e 8 c. di tav. Bellissima legatura artigianale coeva in piena pelle verde con titolo e ricchi fregi in oro al dorso. Bella cornice in oro e a secco ai piatti ed al piatto anteriore le iniziali arabescate dell’antico proprietario. Ai piatti interni, cornice in oro. Tagli dorati. Piatti interni foderati in carta percallina bianca. Prima ed unica edizione di questo almanacco francese.

80 euro

82) PRIME EDIZIONI ESPOLRAZIONI POLARI DIRIGIBILI POLO NORD

8899_clipped_rev_1Nobile Umberto,

La Tenda Rossa memorie di neve e di fuoco.

Verona, Arnoldo Mondadori Editore, 1969

In 4°; 447, (9) pp. Legatura editoriale in piena tela, sopraccoperta editoriale e custodia in cartoncino muto. Prima edizione in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione “Novembre 1969” non comune completa sia della sopraccoperta che della custodia in cartoncino. Umberto Nobile è stato un ingegnere e esploratore italiano, nato il 21 gennaio 1885 a Lauro, in Campania, e morto il 30 luglio 1978 a Roma. È noto soprattutto per il suo pionieristico lavoro nel campo dell’aeronautica e per la sua partecipazione a diverse spedizioni polari, in particolare per il suo coinvolgimento nella tragica impresa dell’aeronave Italia nel 1928. Dopo aver studiato ingegneria a Napoli e a Torino, Nobile si unì alla Regia Aeronautica italiana, dove contribuì allo sviluppo di dirigibili rigidi, diventando un esperto riconosciuto nel campo dell’aviazione. Nel 1926, guidò la costruzione del dirigibile semirigido Norge, che sarebbe diventato famoso per aver compiuto la prima traversata dell’Artico da Europa all’America del Nord. Tuttavia, è la sua impresa successiva che lo avrebbe reso famoso in tutto il mondo, ma anche oggetto di controversie e critiche. Nel 1928, Nobile guidò l’espansione dell’esplorazione artica con l’aeronave Italia, un dirigibile rigido, con l’obiettivo di raggiungere il Polo Nord. Durante la missione, l’Italia si schiantò sull’ice-pack artico, scatenando una massiccia operazione di soccorso internazionale e causando la morte di diversi membri dell’equipaggio. Dopo essere stato salvato, Nobile fu coinvolto in un acceso dibattito pubblico sulle circostanze e le responsabilità dell’incidente, che si protrasse per anni e segnò profondamente la sua reputazione e la sua carriera. Nonostante le critiche e le polemiche, Nobile continuò a lavorare nel campo dell’aeronautica e a pubblicare diversi libri sull’argomento. Tra le opere più significative di Nobile c’è “La Tenda Rossa”, un resoconto dettagliato della sua esperienza durante la spedizione dell’Italia e del suo successivo salvataggio. Pubblicato nel 1932, il libro offre un’intima e coinvolgente narrazione degli eventi che hanno portato al disastro dell’aeronave e alla lotta per la sopravvivenza dell’equipaggio sul ghiaccio artico. “La Tenda Rossa” non è solo un resoconto degli avvenimenti, ma anche una riflessione profonda sulla natura umana, sull’eroismo e sulla resilienza di fronte alle avversità. Nobile dipinge ritratti vividi dei suoi compagni di spedizione e descrive le dure condizioni in cui si sono trovati bloccati, lottando per sopravvivere con limitate risorse e senza alcuna garanzia di soccorso. Il titolo stesso, “La Tenda Rossa”, si riferisce alla tenda improvvisata che l’equipaggio ha eretto sul ghiaccio per proteggersi dal freddo estremo e dalle intemperie. Questo simbolo diventa un’icona di speranza e determinazione, rappresentando la resilienza umana di fronte alle avversità più grandi. Oltre al suo valore storico e narrativo, “La Tenda Rossa” offre anche un’importante prospettiva sulla figura di Nobile stesso e sul suo ruolo nell’incidente dell’Italia. Il libro è stato oggetto di controversie e discussioni, con alcune critiche rivolte all’autore per la sua rappresentazione dei fatti e per le sue scelte durante la spedizione. In conclusione, Umberto Nobile è stato un pioniere dell’aviazione e dell’esplorazione polare, la cui vita e carriera sono state segnate da trionfi e tragedie. “La Tenda Rossa” rimane un’opera fondamentale nella storia dell’esplorazione artica, offrendo un’emozionante testimonianza dei pericoli e delle sfide affrontate dagli esploratori polari e celebrando la forza dello spirito umano di fronte alle avversità.

50 euro

83) FUTURISMO PRIME EDIZIONI RARITA’ BIBLIOGRAFICHE

8900_clipped_rev_1Valeria Irma (Irma Valeria Gelmetti Zorzi),

Fidanzamento con l’Azzurro,

Milano, Istituto Editoriale Italiano, S. data (ma 1919)

In 16° (9,5×6,4 cm); 175, (5) pp. Bellissima legatura editoriale in piena pelle con titolo ed autore al piatto anteriore e la celebre figura ideata da Duilio Cambellotti, dell’uomo che sostiene le campane in rilievo. Piatti interni foderati con la celebre carta dell’Istituto Editoriale Italiano. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Errore di numerazione delle pagine, in quanto, come in tutti gli esemplari, la numerazione comincia dopo tre carte non numerate con pagina 11. Fascetta segnalibri in seta gialla. Prima edizione di questa raccolta di liriche della nota poetessa futurista Irma Valeria Gelmetti Zorzi. Si legge ne “Il dizionario del Futurismo” riguardo a questa raccolta di prose liriche che si tratta di un «…volumetto tascabile caratterizzato dall’uso di un esoterismo ancora più intenso [rispetto a Morbidezze in agguato]» (Il dizionario del futurismo. Ed. Ezio Godoli. Firenze: Vallecchi, 2001). Dal testo a pagina 1 e 29: ” … Il mondo è così grande, così grandemì, sai! Ci si può smarrire, per lo scherzo di due scarpette piccine piccine … ma io ti do in mano un filo azzurro a cui è legata una stellina d’argento: ecco il gioco per la tua infanzia: cammina. […] Come un fantasma cammino pel mondo. Lievissimi i piedi dell’ombra sulle chiazze di luna marmorizzata! Il mio castello lontano non è che un immenso palazzo squallido e solitario, in uno spiazzo enorme, isolato dalle tenebre circolari degli alberi giganti”. Prima edizione in ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: Claudia Salaris, Bibliografia del Futurismo, Roma, Biblioteca del Vascello, 1988: pag. 71; Cammarota, Futurismo, 477.2.

500 euro

84) POESIA PRIME EDIZIONI AUTOGRAFI VENEZIA ISTRIA CROAZIA DEDICA AUTOGRAFA

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Pusinich Guido,

Musa Rustica, Versioni poetiche dal Latino.8930_2_clipped_rev_1

Roma, Milano, Napoli, Società Editrice “Dante Alighieri” di Albrighi, Segati & C., 1919

In 4°; 218, (2) pp. Brossura editoriale con titolo in rosso al piatto anteriore. Antica firma d’appartenenza al margine alto del piatto anteriore che identifica l’esemplare come appartenuto ad un noto critico d’arte. Alla prima carta bianca dedica autografa dell’autore e altra nota del critico d’arte possessore del libro. Alcune piccole mancanze di carte al piatto anteriore. All’interno opera in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione con dedica autografa dell’autore di questa raccolta di componimenti del noto scrittore e poeta veneziano di nascita, Guido Pusinich (Venezia, 1885 – Asolo, 1969) celebre per esser stato uno dei primi scrittori di fantascienza con il romanzo pubblicato nel 1945, La fabbrica degli uomini alati. Pusinich era istriano d’origini e fu sempre legato alle terre dei suoi avi. Prima edizione non comune ed autografa.

45 euro

85) LIBRI PER RAGAZZI ILLUSTRATORI PRIME EDIZIONI RARITA’ BIBLIOGRAFICHE DEL NOVECENTO LETTERATURA ITALIANA FIABE FAVOLE

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IMG_3480_clipped_rev_1Sto (Tofano Sergio),

I cavoli a Merenda,

Milano, Casa Editrice Vitagliano, S. data (ma 1920 circa)

In 4°; 124, (4) pp. e 10 c. di tav. a colori fuori testo. Con vignette al tratto. Legatura editoriale in cartoncino rigido foderato con percallina con titolo, autore, casa editrice e vignetta animata a colori al piatto anteriore. Titolo e stemma della Vitagliano al dorso in rosso. Al piatto posteriore il prezzo in rosso all’angolo esterno rosso. Segno di una botta (potrebbe trattarsi anche di un proiettile) al piatto anteriore con uno strappetto senza perdita di carta che si può notare anche anche nel la prima metà del testo ma che non presenta mai perdite di carta ed abilmente restaurato con sottili rinforzi in carta di riso (visibile in quelle tavole con colori intensi),rende questo difetto praticamente ininfluente. La seconda tavola fuori testo è presente in copia a colori di alta qualità stampata su carta antica che la rende non troppo facilmente distinguibile dalle altre. Per il resto esemplare in buone condizioni di conservazione. Rarissima prima edizione della prima opera del grande attore, regista, fumettista, scrittore e drammaturgo italiano, Sergio Tòfano, noto anche con lopseudonimo di Sto (Roma, 20 agosto 1886 – Roma, 28 ottobre 1973) che fu l’inventore del Signor Bonaventura. Uno dei libri più rari del novecento. Sergio Tofano, nato il 19 settembre 1886 a Roma, è stato un celebre artista poliedrico italiano, conosciuto soprattutto come attore, illustratore, fumettista e scrittore. La sua carriera eclettica e prolifica ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura italiana del XX secolo. Tofano iniziò la sua formazione artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Ben presto, tuttavia, manifestò un interesse particolare per il teatro e l’illustrazione, che lo portò ad esplorare diverse forme artistiche. Nel 1907, debuttò come attore teatrale e, nel corso degli anni successivi, si affermò come uno dei volti più riconoscibili del teatro italiano, grazie al suo talento comico e alla sua versatilità. Parallelamente alla sua carriera teatrale, Tofano si distinse anche come illustratore e fumettista, collaborando con numerose riviste e pubblicazioni dell’epoca. Nel 1923, Tofano raggiunse un altro traguardo significativo della sua carriera con la creazione del personaggio “Signor Bonaventura”, un vecchio gentiluomo dall’aria burbera e sagace, che divenne immediatamente popolare tra il pubblico italiano. Il successo di Signor Bonaventura si estese ben oltre i confini nazionali, contribuendo a consolidare la fama di Tofano anche all’estero. Oltre al teatro e all’illustrazione, Tofano si dedicò anche alla scrittura. Intorno al 1920 (questa data è espressa sotto la firma di Sto nelle tavole), pubblicò il suo primo libro per bambini, “I cavoli a merenda”, edito da Vitagliano. Questa raccolta di storie divertenti e fantasiose conquistò immediatamente i lettori di tutte le età, contribuendo a stabilire Tofano come uno dei più importanti autori per ragazzi del suo tempo. Nel corso della sua vita, Tofano continuò a lavorare attivamente nel mondo dello spettacolo, collaborando con importanti registi e attori, e a dedicarsi alla sua passione per l’illustrazione e la scrittura. La sua morte avvenne il 1º novembre 1973 a Roma, ma il suo lascito artistico e culturale continua a vivere attraverso le sue opere, che continuano a essere amate e apprezzate da generazioni di spettatori e lettori. “I cavoli a merenda”, il primo libro per bambini di Sergio Tofano, edito da Vitagliano intorno al 1920, rappresenta un’opera intramontabile che incanta e diverte i giovani lettori da generazioni. Da molti è considerato il più incantevole libro per bambini scritto nel XX° secolo. Questa raccolta di storieIMG_3481_clipped_rev_1 giocose e fantasiose offre un affascinante viaggio nel mondo dell’immaginazione, popolato da personaggi stravaganti e situazioni esilaranti. Attraverso le pagine di “I cavoli a merenda”, Tofano trasporta i lettori in un universo ricco di avventure e sorprese, dove animali parlanti, oggetti magici e strani personaggi prendono vita con vivacità e creatività. Ogni storia è un piccolo capolavoro di fantasia e umorismo, arricchito dalle illustrazioni vivide e incantevoli dello stesso Tofano. Con uno stile semplice e incisivo, Tofano cattura l’attenzione dei giovani lettori fin dalle prime pagine, coinvolgendoli in avventure straordinarie e situazioni esilaranti. Le storie raccontate in “I cavoli a merenda” sono intrise di un’atmosfera ludica e giocosa, che stimola la fantasia e l’immaginazione dei bambini, mentre allo stesso tempo trasmette importanti valori e insegnamenti. “I cavoli a merenda” rappresenta quindi un’opera imprescindibile nella letteratura per ragazzi, capace di intrattenere e ispirare i giovani lettori di ogni epoca, confermando il talento eccezionale di Sergio Tofano come autore e illustratore di genio. All’interno dell’opera sono conservati diversi articoli apparsi nel corso del novecento su alcuni giornali e dedicati all’opera in questione. Rarissimo a reperirsi in qualsiasi condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: ICCU IT\ICCU\LO1\0548924; Gambetti – Vezzosi, p. 916.IMG_3483_clipped_rev_1

580 euro

85 bis) LIBRI PER RAGAZZI ILLUSTRATORI PRIME EDIZIONI RARITA’ BIBLIOGRAFICHE DEL NOVECENTO LETTERATURA ITALIANA FIABE FAVOLE

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IMG_3359_clipped_rev_1STO (Tofano Sergio),

Storie di Cantastorie, Seconda edizione,

Firenze, R. Bemporad & Figlio Editori, S. data (ma 1920 circa)

In 4° ; (24,5×19,5 cm); (2), 91, (3) pp. e 10 c. di tav. fuori testo a colori. Brossura editoriale illustrata da Sto. 10 bellissime tavole del grande illustratore italiano fuori testo. Numerosissime illustrazioni nel testo sempre per opera di Sto in verde a riprendere il colore della cornice che contiene il testo. Seconda edizione, rara più della prima di questa celebre opera di Sto. Qualche lieve difetto e segno di sporco alla brossura, qualche piccola fioritura in 6 carte nel margine esterno bianco e nel complesso esemplare in buone condizioni di conservazione. Sergio Tòfano, noto anche con lo pseudonimo di Sto (Roma, 20 agosto 1886 – Roma, 28 ottobre 1973) fu l’inventore del Signor Bonaventura uno dei personaggi più amati del fumetto italiano del novecento. Sto è stato un celebre artista poliedrico italiano, conosciuto soprattutto come attore, illustratore, fumettista e scrittore. La sua carriera eclettica e prolifica ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura italiana del XX secolo. Tofano iniziò la sua formazione artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Ben presto, tuttavia, manifestò un interesse particolare per il teatro e l’illustrazione, che lo portò ad esplorare diverse forme artistiche. Nel 1907, debuttò come attore teatrale e, nel corso degli anni successivi, si affermò come uno dei volti più riconoscibili del teatro IMG_3360_clipped_rev_1italiano, grazie al suo talento comico e alla sua versatilità. Parallelamente alla sua carriera teatrale, Tofano si distinse anche come illustratore e fumettista, collaborando con numerose riviste e pubblicazioni dell’epoca. Nel 1923, Tofano raggiunse un altro traguardo significativo della sua carriera con la creazione del personaggio “Signor Bonaventura”, un vecchio gentiluomo dall’aria burbera e sagace, che divenne immediatamente popolare tra il pubblico italiano. Il successo di Signor Bonaventura si estese ben oltre i confini nazionali, contribuendo a consolidare la fama di Tofano anche all’estero. Oltre al teatro e all’illustrazione, Tofano si dedicò anche alla scrittura. Intorno al 1920 (questa data è espressa sotto la firma di Sto nelle tavole), pubblicò il suo primo libro per bambini, “I cavoli a merenda”, edito da Vitagliano. Questa raccolta di storie divertenti e fantasiose conquistò immediatamente i lettori di tutte le età, contribuendo a stabilire Tofano come uno dei più importanti autori per ragazzi del suo tempo. Nel corso della sua vita, Tofano continuò a lavorare attivamente nel mondo dello spettacolo, collaborando con importanti registi e attori, e a dedicarsi alla sua passione per l’illustrazione e la scrittura. La sua morte avvenne il 1º novembre 1973 a Roma, ma il suo lascito artistico e culturale continua a vivere attraverso le sue opere, che continuano a essere amate e apprezzate da generazioni di spettatori e lettori.IMG_3361_clipped_rev_1

140 euro

86) LIBRI PER RAGAZZI PRIME EDIZIONI EDITORI LA PRORA RARITA’ BIBLIOGRAFICA ILLUSTRATI

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8953_3_clipped_rev_1

8953_2_clipped_rev_1Pizzi Bruna,

Viaggio fantastico di tre fratellini di gomma,

Milano, “La Prora”, 1946

In 4°; 79, (3) pp. e 4 c. di tav. fuori testo in rosso e nero. Dedica vecchia alla prima carta. Piatti interni foderati con bellissima carta editoriale a motivi azzurri e rossi con marca tipografica della casa editrice “La Prora”. Numerose illustrazioni nel testo, anche a piena pagina. Prima ed unica rara edizione, due soli esemplari censiti in ICCU, di questo libro per ragazzi. Alcuni lievi difetti alla copertina, alcune leggerissime fioriture in poche pagine e nel complesso in buone condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: IT\ICCU\UBO\3035049.

70 euro

87) PRIME EDIZIONI NAPOLEONICA COSTITUZIONE DIRITTO COSTITUZIONALE REPUBBLICA ITALIANA STORIA MILANO VELADINI STAMPATORI NAPOLEONE BONAPARTE

IMG_3485_clipped_rev_1Napoleone,

Costituzione della Repubblica Italiana, Adottata per acclamazione nei Comizj Nazionali in Lione, ANNO I., 26 Gennajo 1802.

(Milano), Presso Luigi Veladini, S. data (ma 1802)

In 8°; 20 pp. Brossura coeva in carta azzurra con il cordone originale. Esemplare in barbe. Primissima edizione, stampata a Milano da Veladini della primissima costituzione repubblicana d’Italia. Una seconda edizione, come riferitoci dallo stesso Veladini uscì, corretta di alcuni errori presente in questa prima edizione, il 19 Marzo del 1802 ed ha un numero di pagine differente 18, (2) pp. Nello stesso anno uscirono altre edizioni ma stampate in diverse parti d’Italia. Questa primissima edizione, la più rara, un solo esemplare censito in ICCU, si distingue dalle altre, oltre che per il numero di pagine e per gli stampatori, anche per una differenza nel colophon, quando l’editore è lo stesso Veladini. Qui infatti troviamo al colophone l’intestazione “Presso Luigi Veladini”, invece nell’edizione susseguente uscita nel bollettino delle leggi, al colophon, troviamo “Nella Tipografia di Luigi Veladini” che è poi l’intestazione presente nella raccolta delle leggi della Repubblica Italiana, questa edizione ha un numero di pagine differente, 32 pp. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Il 26 gennaio 1802 segna un momento cruciale nella storia politica italiana con la promulgazione della Prima Costituzione della Repubblica Italiana. La costituzione fu firmata da Napoleone Bonaparte, Francesco Melzi e Ferdinando Marescalchi. Quest’atto rivoluzionario, guidato da Napoleone Bonaparte durante il suo periodo di dominio in Italia, ha lasciato un’impronta indelebile sul panorama giuridico e politico del paese. La Prima Costituzione Italiana fu il risultato di un periodo di cambiamenti tumultuosi e instabilità politica che seguirono le guerre napoleoniche e la caduta della Repubblica di Venezia. Napoleone, desideroso di consolidare il suo controllo sullapenisola italiana, impose la creazione di una costituzione che riflettesse i principi dell’eguaglianza, della libertà e della centralizzazione del potere. La Costituzione del 1802 rappresentava un’importante rottura con il passato, poiché sostituiva il sistema feudale preesistente con un modello politico moderno e centralizzato. Tra i suoi principali elementi, la costituzione istituiva un sistema di governo centralizzato con un presidente nominato direttamente da Napoleone e un Consiglio di Stato composto da membri selezionati dall’imperatore stesso. Inoltre, la costituzione garantiva una serie di diritti fondamentali ai cittadini italiani, tra cui la libertà di pensiero, di stampa e di religione. Questi principi rappresentavano una svolta significativa nel contesto politico dell’epoca, poiché sancivano per la prima volta in Italia diritti e libertà fondamentali per tutti i cittadini. Tuttavia, va notato che la Prima Costituzione Italiana era caratterizzata da una serie di limitazioni e restrizioni, soprattutto per quanto riguarda la partecipazione politicae i diritti di rappresentanza. Il potere rimaneva saldamente concentrato nelle mani di Napoleone e delle élite politiche a lui fedeli, con scarsa considerazione per la partecipazione democratica e l’autonomia locale. Nonostante le sue limitazioni, la Costituzione del 1802 rappresentò comunque un passo importante verso laIMG_3486_clipped_rev_1 modernizzazione e l’unificazione politica dell’Italia. La sua promulgazione segnò l’inizio di un periodo di riforme e cambiamenti radicali che avrebbero plasmato il futuro del paese nel XIX secolo. Tuttavia, la durata della Prima Costituzione Italiana furelativamente breve e già nel 1805 fu modificate per essere, poi, completamente abbandonata, con la caduta di Napoleone ed il susseguente Congresso di Vienna nel 1815 che portò l’Italia a tornare sotto il controllo delle potenze europee ed il tramonto del sistema costituzionale italiano. Nonostante la sua breve esistenza, la Prima Costituzione della Repubblica Italiana rappresenta ancora oggi un importante capitolo nella storia politica del paese, evidenziando la lotta per l’indipendenza, la libertà e i diritti fondamentali che hanno plasmato il destino dell’Italia moderna. In conclusione, la promulgazione della Prima Costituzione Italiana il 26 gennaio 1802 segnò un momento fondamentale nella storia politica italiana, rappresentando un tentativo di modernizzazione e centralizzazione del potere sotto il dominio di Napoleone Bonaparte. Pur caratterizzata da limitazioni e restrizioni, questa costituzione gettò le basi per il futuro sviluppo del diritto e della politica italiana, influenzando profondamente il corso della storia del paese nel XIX e XX secolo. Esemplare ancora in barbe ed in brossura originale coeva, assai rara.

280 euro

88) MEDICINA GASTRONOMIA DIETETICA PRIME EDIZIONI GALLICANO LUCCA MODENA BEVANDE CIBI

IMG_3456_clipped_rev_1Vallisneri Antonio,

Dell’uso, e dell’abuso delle bevande, e bagnature calde, o fredde di Antonio Vallisneri, Pubblico Primario Professore di Medicina Teorica a Padova, e Medico di Camera di S. M. Cesarea Cattoliva Etc. All’Illustriss. Sig. Marchese Don Diego de Araciel.

In Modena, Pel Capponi Stampatore Vescovale, 1725

In 4°; 196, (2) pp. Legatura coeva in cartoncino d’attesa. Un piccolo ed insignificante forellino al margine alto bianco del frontespizio e per il resto esemplare in buone condizioni di conservazione. Prima edizione stampata sia in forma singola (ne sia riprova questa copia in legatura originale e le 11 copie uguali a questa, censite nelle biblioteche italiane) che fu allegata, anche, alla seconda edizione del “De potu vini calidi” (del quale in fine, in tutti gli esemplari, porta anche l’errata), di questo importante scritto dedicato alle bevande fredde e calde, al loro utilizzo medico ed alimentare, opera del grande medico, scienziato, naturalista e biologo nato a Trassilico (frazione di Gallicano, Lucca) nel 1661 e morto a Padova nel 1730, Antonio Vallisnieri. GrandeIMG_3455_clipped_rev_1 erudito e mente abile e curiosa, nella sua vita si occupò biologia, botanica, veterinaria, idrologia e nell’appena nato campo della geologia. “Autore di importanti studi intorno alla generazione degli insetti, degli animali in generale, dell’uomo e delle piante, nonché di opere di anatomia, pubblicò tra il 1696 ed il 1700 i Dialoghi sopra la curiosa origine di molti insetti, seguiti nel 1710 dalle Considerazioni ed esperienze intorno alla generazione de’ vermi ordinari del corpo umano e nel 1713 dalle Esperienze ed osservazioni intorno all’origine, sviluppi e costumi di vari insetti. È anche conosciuto per essere stato uno dei primi ricercatori in medicina ad aver proposto l’abbandono della teoria aristotelica in favore dell’approccio sperimentale basato sui principi scientifici sostenuti da Galileo Galilei”. L’opera è considerato anche un trattato di dietetica per le numerose indicazioni in questa materia. Rif. Bibl.: Westbury, 221; Gamba, 2482; IT\ICCU\SBLE\001721.

380 euro

89) ACCADEMIE ACCADEMICI PRIME EDIZIONI RARITA’ BIBLIOGRAFICA MURATORIANA MURATORI BIBLIOGRAFIE

8940_1_clipped_rev_1(Albrizzi Ermolao),

Memorie da continuarsi per la storia cronologica della letteraria universale Società Albriziana, eretta in Venezia alli 22. luglio 1724. sotto gli auspizj del sereniss. regnante doge Alvise Mocenigo: raccolte, ed estese da Almoro Albrizzi stampatore veneto, fondatore della medesima. Tomo primo.

L’anno 1728 di N.S. e quinto della società.

In 4° piccolo; XII, VIII, 36 pp. Brossura editoriale in cartoncino semi-floscio con dorso rinforzato da bella carta coeva. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Incisione calcogr. (Due medaglie) sul front. Probabilmente stampato a Venezia dallo stesso Almoro Albrizzi, curatore dell’opera, oppure dalla tipografia della Societa Albriziana. Presumibilmente, di quest’opera, venne stampato solamente questo primo volume. Una bella medaglia con tutte e due le facce della stessa, stampata a pagina 3 a piena pagina, con ritratto di Ludovico Antonio Muratori su una delle due facciate. Questa è anche la prima opera dove appare la riproduzione di questa celebre medaglia che la Società Albrizziana dedicò a Ludovico Antonio Muratori. Prima ed unica edizione di questo scritto che ripercorre lo statuto e la storia della società abrizziana e delle pubblicazioni dei personaggi legati all’Accademia Albirzziana fondata da Almoro Albrizzi nel 1724. Ermolao Albrizzi fu stampatore, editore di testi e autore. Figlio di Girolamo e fratello di Giovanni Battista, nel 1724 fondò l’Accademia Albrizziana per la quale curò diverse edizioni. Nato a Venezia il 21.03.1695 e morì a Forlì il 5.04.1764. Nelcuore del XVIII secolo, in un’epoca di fervente illuminismo e di rinascita culturale in Europa, sorse un’istituzione che avrebbe lasciato un’impronta indelebile nel panorama intellettuale del suo tempo: l’Accademia Albrizziana. Fondata nel 1724 da Ermolao Albrizzi, rinomato studioso e mecenate veneziano, questa accademia divenne un faro di conoscenza, dibattito e innovazione per gli intellettuali del periodo. Ermolao Albrizzi, uomo di grande cultura e visionario, concepì l’Accademia Albrizziana come un luogo in cui le menti più brillanti potessero incontrarsi, condividere idee e collaborare per promuovere il progresso in tutti i campi del sapere. La sede dell’accademia, situata nel cuore di Venezia, divenne un centro pulsante di attività intellettuale, attirando accademici, scienziati,artisti e letterati da ogni angolo d’Europa. Uno degli elementi distintivi dell’Accademia Albrizziana era la sua natura interdisciplinare. Qui, matematici discutevano con poeti, filosofi con architetti, creando un fertile terreno per lo scambio di idee e la nascita di nuove teorie. Questo approccio inclusivo favorì la diffusione di concetti innovativi e contribuì allo sviluppo di numerosi campi del sapere, dall’arte alla scienza, dalla filosofia alla politica. Tra i membri più8940_2_clipped_rev_1 illustri dell’Accademia Albrizziana figuravano luminari come Giovanni Battista Tiepolo, il celebre pittore veneto noto per le sue affrescate magnifiche, e il matematico e astronomo Giovanni Domenico Cassini, che portò avanti importanti ricerche nell’ambito dell’astronomia. La presenza di figure così eminenti conferì prestigio e autorevolezza all’accademia, attirando sempre più talenti desiderosi di contribuire al dibattito intellettuale del tempo. Ma l’influenza dell’Accademia Albrizziana non si limitava alla sola sfera culturale. Grazie al mecenatismo di Albrizzi e dei suoi seguaci, l’accademia sostenne finanziariamente numerose iniziative scientifiche e artistiche, finanziando esplorazioni geografiche, commissionando opere d’arte e sostenendo la pubblicazione di importanti trattati scientifici. Questo impegno contribuì notevolmente alla diffusione e alla condivisione del sapere, influenzando profondamente il pensiero e la cultura del tempo. Tuttavia, non tutto fu rose e fiori per l’Accademia Albrizziana. Come molte istituzioni intellettuali del suo tempo, l’accademia dovette affrontare le sfide politiche e sociali dell’epoca. Le tensioni politiche e le rivalità tra le diverse fazioni intellettuali spesso minavano l’unità e l’armonia dell’accademia, portando a dibattiti accesi e divisioni interne. Tuttavia, nonostante queste difficoltà, l’Accademia Albrizziana mantenne il suo ruolo di baluardo della conoscenza e della libertà di pensiero, resistendo alle pressioni esterne e continuando a promuovere l’ideale dell’illuminismo. Alla fine del XVIII secolo, con il declino della Serenissima Repubblica di Venezia e l’ascesa di nuove potenze politiche ed economiche in Europa, l’Accademia Albrizziana entrò in declino. Tuttavia, il suo legato sopravvisse nel lavoro e nell’influenza dei suoi membri, che diffusero le idee dell’illuminismo in tutto il continente e oltre. Oggi, l’Accademia Albrizziana rimane un simbolo della potenza e dell’importanza della collaborazione intellettuale e della ricerca della conoscenza. La sua storia ci ricorda che, nonostante le sfide e le avversità, il desiderio di apprendimento e di scoperta può illuminare anche i periodi più bui della storia umana. Molto raro. Rif. Bibl.: IT\ICCU\UBOE\098242.

160 euro

90) ELETTRONICA INGEGNERIA ELETTRONICA MATEMATICA CIBERNETICA

8936_clipped_rev_1Ferraris Galileo,

Lezioni di elettrotecnica dettate nel r. Museo industriale italiano in Torino, raccolte per cura della famiglia, Volume I (fondamenti scientifici dell’elettrotecnica).

Torino, Roux Frassati e C.e Editori, 1899

In 4°; IV, 432 pp. Legatura coeva in mezza-tela con titolo e autore impressi in oro al dorso. Filetti a secco al dorso. Piatti foderati con bella carta marmorizzata coeva. Seconda edizione, una prima edizione uscì l’anno precedente, del primo volume, unico pubblicato di quest’opera del celebre ingegnere italiano, considerato fra gli antesignani dell’elettronica contemporanea e scopritore del campo magnetico rotante e del motore elettrico in corrente alternata, Galileo Ferraris (Livorno Piemonte, 30 ottobre 1847 – Torino, 7 febbraio 1897). Galileo Ferraris è stato un pioniere nel campo dell’ingegneria e dell’elettrotecnica, riconosciuto per le sue contribuzioni fondamentali allo sviluppo della tecnologia elettrica nel XIX secolo. Nato il 31 ottobre 1847 a Livorno Ferraris, in Italia, è stato uno dei più importanti scienziati della sua epoca, la cui eredità continua a influenzare l’ingegneria e l’elettronica moderne. Fin da giovane, Ferraris mostrò un grande interesse per la scienza e la tecnologia. Dopo aver frequentato l’Università di Torino, dove si laureò in Ingegneria, iniziò la sua carriera come professore di fisica. Tuttavia, fu il suo lavoro nell’elettrotecnica a renderlo famoso. Una delle sue maggiori innovazioni fu la scoperta del principio del campo rotante, che dimostrò essere fondamentale per lo sviluppo dei motori elettrici a corrente alternata (AC). Questa scoperta, avvenuta nel 1885, aprì la strada alla creazione di sistemi di distribuzione elettrica più efficienti e alla diffusione dell’energia elettrica su vasta scala. Nel corso della sua carriera, Ferraris fece anche importanti contributi alla teoria dei circuiti elettrici, alla trasmissione senza fili e all’elettrodinamica. La sua ricerca e il suo lavoro influenzarono direttamente molti altri scienziati e ingegneri del suo tempo, compreso Nikola Tesla, che sviluppò ulteriormente i concetti di Ferraris per i motori e i sistemi di distribuzione elettrica. Oltre alla sua attività scientifica, Ferraris fu anche un educatore stimato, insegnando all’Università di Torino e influenzando generazioni di ingegneri e scienziati. La sua passione per la ricerca e la sua dedizione all’avanzamento della conoscenza lo resero un mentore prezioso per molti studenti. La sua influenza nel mondo dell’ingegneria e dell’elettrotecnica si estese ben oltre i confini nazionali, e le sue scoperte furono accolte con grande interesse e ammirazione in tutto il mondo. Nel corso della sua vita, ricevette numerosi riconoscimenti e onorificenze per i suoi contributi scientifici, tra cui la nomina a membro della Royal Society di Londra nel 1896. Galileo Ferraris rimane una figura di grande rilievo nella storia dell’ingegneria elettrica, il cui lavoro ha gettato le basi per molte delle tecnologie che utilizziamo ancora oggi. La sua mente geniale e il suo impegno per l’avanzamento della scienza lo rendono un esempio ispiratore per le future generazioni di scienziati e ingegneri. Anche dopo la sua morte, avvenuta il 7 febbraio 1897 a Torino, il suo lascito continua a vivere attraverso le sue scoperte e il suo impatto duraturo sul mondo moderno. Esemplare in ottime condizioni di conservazione.

70 euro

91) EPISTOLARIO PRIME EDIZIONI CINGOLI MARCHE RECANATI LEOPARDI LEOPARDIANA

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8938_1_clipped_rev_1Leopardi Giacomo,

Le tre lettere di Giacomo Leopardi intorno alla divisata fuga dalla casa paterna,

Torino, E. Loescher, 1880.

In 8° piccolo; 64, (4) pp., 1 c. di tav. in antiporta in numerazione. Brossura editoriale con titolo in rosso e nero al piatto anteriore, entro cornice in rosso e nero, protetta da velina. Prima ed unica rara edizione di quest’opera che raccoglie tre lettere di Leopardi nelle quali il grande poeta recanatese si dilunga sull’adente desiderio di uscire da Recanati per entrare nei circoli culturali italiani. L’opera presenta una lunga prefazione del noto biografo e filologo marchigiano, Giuseppe Piergili (Cingoli, 15 settembre 1843 – Roma, 30 ottobre 1935). Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione.

100 euro

92) LEGATURA RELIURE CREMA LODI LEGATURE ARTIGIANALI VITE UVA

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IMG_3475_clipped_rev_1Ravelli Gian-Basilio,

Omiletica dell’abate Gian-Basilio Ravelli professore di teologia dommatica e scienze annesse nel seminario vescovile di Crema.

Lodi, dalla tipografia Orcesi, 1828.

In 4°; XV, [1], 253, [5] pp. Bellissima legatura artigianale coeva in pieno marocchino verde con titolo e ricchissimi fregi in oro al dorso. Ai piatti magnifiche cornici in oro e a secco con grappoli d’uva e foglie di vite. Eleganti cornici in oro ai contro-IMG_3474_clipped_rev_1piatti. Filetti con foglie ai tagli dei piatti. Legatura in ottime condizioni di conservazione come anche l’opera al suo interno se non per una “censura” che ha fatto togliere le pagine d’introduzione poste dopo il frontespizio, da II a XV e delle pagine da 1 a 4 con la dedicatoria con la presenza, nel margine interno, di rimanenza dei fogli. Forse L’opera, quindi, dopo il frontespizio, presenta il capitolo primo. Forse questa era una copia di presentazione sulla quale è intervenuto l’autore o l’editore per alcuni cambiamenti o ripensamenti. Rarissima edizione di quest’opera di omiletica e cioè di quel ramo degli studi teologici cristiani che si occupa dell’arte e degli studi della predicazione. Opera stampata su carta di ottima qualità. Prima ed unica edizione, in bellissima legatura artigianale coeva. Rif. Bibl.: IT\ICCU\MILE\052790.

180 euro

93) LEGATURE RELIURE PRIME EDIZIONI MILANO STRENNA MILANESE STRENNE ILLUSTRATE

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8928_2_clipped_rev_1Anonimo,

Ricordo alle donne italiane, Strenna per 1860

Milano, presso Alessandro Ripamonti, Contrada del Matino N° 1139, S. data (ma 1860)

In 4°; (2 frontespizio animato stampato a due colori azzurro e seppia con immagini di donne e ufficiali risorgimentali), 156 pp. e 4 c. di tav. fuori testo. I ritratti, bruniti a causa della qualità della carta utilizzata, rappresentano Vittoria Farnese, Costanza Pallavicino, Violante di Cardona ed una fanciulla Albanese. Magnifica legatura romantica di formato inusuale con al piatto anteriore, grande veduta milanese animata. Qualche strofinatura ed un leggero difetto, con mancanza di carta, al margine superiore della cerniera. Tagli riccamente dorati. Antica nota di possesso alla prima carta che identifica l’esemplare come donato da un celebre critico d’arte italiano. Testo entro cornice. Prima edizione, rara, di questa strenna milanese dedicato a donne celebri, stampata in occasione dell’unificazione d’Italia.

180 euro

94) LORETO SANTA CASA MIRACOLI MARIANI MADONNA PIETRASANTA TOSCANA RARITA’ BIBLIOGRAFICA

8935_3_clipped_rev_1

8935_2_clipped_rev_1Serragli Silvio,

La S. Casa abbellita del Sig. Cap. Silvio Serragli da Pietra Santa di Toscana. Nuovamente ricorsa, et ampliata di molte cose gravi, e notabili, non prima osservate da altri, che n’hanno scritto. Per opera, e studio di divota Persona. Ad Honor della Verg. Lauretana. Nel Felice Reggimento dell’Eminentiss. Sig. Card. Antonio Barberino Protettore della Santa Casa. Sedente Alessandro VII. Pont. Ott. Mass.

In Loreto, Et in Macerata, pergl’Heredi d’Agostino Grisei, 16558935_1_clipped_rev_1

In 8° piccolo; (16), 144 pp. Legatura coeva in cartoncino d’attesa con titolo manoscritto da mano coeva al dorso (in parte sbiadita). Una piccola mancanza alla parte inferiore del dorso. Antica nota di possesso privata cancellata al margine basso del frontespizio. Un leggerissimo alone al margine basso delle prime 4 carte, invisibile ed ininfluente. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Frontespizio entro cornice xilografica. Vignetta xilografica con immagine della Santa casa di Loreto al frontespizio. Una piantina della Santa Casa di Loreto a piena pagina. Una piccola immagine xilografica della Madonna di Loreto al margine alto della penultima carta. Testatine e finalini xilografici. La più rara edizione, nessun esemplare censito in ICCU, di questa celebre storia e guida della Santa Casa di Loreto, in parte, aumentata rispetto alle edizioni precedenti, scritta dal toscano di Pietrasanta, Silvio Serragli. Questa è la più famosa opera sulla storia miracolosa della Santa Casa di Loreto che ne descrive il miracoloso viaggio ma anche la storia della basilica della Santa Casa di Loreto dove la Casa è conservata, ripercorrendo gli abbellimenti che ne hanno caratterizzato lo sviluppo, fino al 1655. Opera assai rara.8935_4_clipped_rev_1

350 euro

95) DUBROVNIK PESARO POESIA RAGUSA DALMAZIA CROAZIA PRIME EDIZIONI

IMG_3454_clipped_rev_1AA. VV.,

Poesie di Varj Autori in lode del M. Rev. Padre Maestro M.a Giacinto Milcovich di Ragusi dell’Ord. De’ Predicatori, Celebre oratore nella Catted. Di Pesaro, l’anno MDCCXXXIII.

(In Pesaro, Nella stamperia di Niccolò Gavelli, 1733

In 12°; (2), 51, (3) pp. Brossura. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Prima ed unica assai rara edizione di questa raccolta di componimenti poetici dedicati al noto oratore dalmata Padre Giacinto Maria Milcovich che fu Vescovo di Ragusa (l’odierna Dubrovnik). Appartenente all’ordine domenicano, Giacinto fu uomo celebre per le sue doti oratorie e la sua enorme cultura. L’opera raccoglie componimenti di vari autori fra i quali: il Conte Giulio Sacrati di Ferrara, il Conte Marcantonio Ginanni di Ravenna, il Signor Camillo Zampieri imolese, il Sig.r Avvoc. Giambattista Gambi ravennate, il dott. Ruggiero Calbi ravennate, il Signor Pietro Banditi ravennate, il signor avvocato Carlo Taroni ravennate, il signor Ignazio Rotondi di Bagnacavallo, il signor Filippo Bellardi ravennate, il signor Francesco Maria Brigi ferrarese, il Sig. Ab. Gianjacopo Arcidiacono Rubini pesarese, il conte Gianlodavico Carandini pesarese, del signor Giovanni Abbati pesarese, il signor Marino Belluzzi pesarese, il signor Conte Gianfrancesco Mamiani della Rovere pesarese, il signor Gavardini Carlo pesarese, il signor dottor Giambattista Mazzacorati di Pesaro, ecc. La maggior parte dei componimenti è di eminenti personaggi di Pesaro. Raro. Rif. Bibl.: IT\ICCU\URBE\043589.

110 euro

96) POETICA ESTETICA RETORICA PRIME EDIZIONI VENEZIA GRIFFO LETERATURA ITALIANA CLASSICI ORATORIA CRITICA LETTERARIA

IMG_3488_clipped_rev_1 (1)Sansovino Francesco,

L’Arte oratoria secondo i modi della lingua volgare, di Francesco Sansovino diuisa in tre libri. Ne quali si ragiona tutto quello ch’all’artificio appartiene, cosi del poeta come dell’oratore, con l’auttorita de i nostri scrittori.

In Vinegia, (per Giovanni dal Griffo, & fratelli), 1546

In 8°; (8), 78, (2) cc. Legatura novecentesca in piena pergamena rigida. Un piccolissimo ed abile restauro al margine interno bianco del piatto anteriore. Nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Tagli spruzzati. Al frontespizio marca tipografica di Griffo con Grifone solleva un peso incatenato ad una sfera alata e motto “Virtute duce comite fortuna”. Prima non comune edizione di questo importante testo di poetica ed estetica del celebre letterato romano, Francesco Sansovino (Roma, 1521 – Venezia, 28 settembre 1583) . Francesco era figlio del famoso scultore ed architetto romano, Jacopo. Francesco, lasciò Roma in giovane età, quando il padre fuggi da una Roma saccheggiata dai lanzichenecchi, nascondendosi a Venezia. Studò legge a Padova e Bologna. Ritornò a Roma, in seguito, per prestare servizio alla corte di Giulio II ma solo per breve tempo preferendo alla vita ed agli intrighi di corte, un’esistenza ritirata aIMG_3487_clipped_rev_1 Venezia. Qui si inserì perfettamente nel vivace ambienteculturale delle tipografie veneziane producendo, spesso su indicazione degli editori, traduzioni, testi di critica poetica, opere storiche ecc. ecc. Autore prolifico so conoscono di lui 97 opere tra edite ed inedite. Fu abilissimo critico ed alcuni suoi commenti a classici, come Ariosto, Dante, Petrarca, Macchiavelli o al Decamerone di Boccaccio, sono considerati, ancora oggi, come opere basilari per comprenderne l’evoluzione. Sansovino fu talmente attivo ed appassionato dell’ambiente tipografico che aprì, una sua tipografia. Scrive, infatti, Franco Ronco nella voce dedicata al Sansovino, nell’Enciclopedia Machiavelliana (Treccani, 2014) : “Dal 1560 aprì una propria bottega all’insegna della ‘luna crescente’ (Bonora 1994, p. 63) e seppe negli anni successivi adattarsi ai mutamenti del mercato editoriale veneziano, adeguandosi ai gusti di un pubblico sempre più interessato all’attualità (da ricordare è in tal senso il suo contributo alla fiorente letteratura turchesca, soprattutto IMG_3489_clipped_rev_1tra i primi anni Sessanta e la battaglia di Lepanto del 1571). S. proseguì il suo lavoro nella Serenissima fino alla morte, avvenuta il 28 settembre 1583 (Di Filippo Bareggi 1988, p. 184). Tra i filoni letterari più battuti da S., nel corso della sua lunga carriera veneziana, quello politico occupa un posto di tutto rispetto, se sipensa alla fortuna di un’opera come il Del governo dei regni et delle repubbliche, stampata nel 1561, e nella quale sono stati rintracciati echi di opere machiavelliane (Anglo 2005, p. 179). In quest’opera fu in particolare ripubblicato anonimo il Ritratto delle cose di Francia (Procacci 1965, p. 320) e furono utilizzate le Istorie fiorentine (Carta 2007, p. 295), mentre qualche anno più tardi, nel 1567, S. non esitò a inserire il Principe e i Discorsi tra le letture abituali dell’imperatore Carlo V nel suo Simolacro di Carlo quinto imperatore (Procacci 1965, p. 268). Tra le fonti dell’opera sui governi e sulle repubbliche incontriamo anche Francesco Guicciardini, Giovio, Alfonso de Ulloa, Gasparo Contarini, il volgarizzamento dell’Utopia di Tommaso Moro allestito da Ortensio Lando, Guillaume Postel, autori letti in una chiave di confronto e di comparazione tra differenti regimi politici (Carta 2007, p. 287). [..] “. Prima edizione in buone-ottime condizioni di conservazione. Bibl. Rif.: IT\ICCU\BVEE\007222; Graesse, VI, 267.

350 euro

97) FILOSOFIA MISTICISMO ESOTERISMO MOVIMENTI MISTICI PRIME EDIZIONI

IMG_3462_clipped_rev_1Evola Julius,

La Dottrina del Risveglio, Saggio sull’Ascesi Buddhista.

Bari, Gius. Laterza & Figli, 1943

In 8°; (4), 328, (4) pp. Brossura editoriale a colori. Esemplare in ottime condizioni di conservazione ed ancora a fogli chiusi. Prima edizione, assai rara da reperirsi in queste magnifiche condizioni di conservazione, di questo importante scritto del celebre e controverso, poeta, filosofo, scrittore e pittore romano, Julius Evola, pseudonimo di Giulio Cesare Andrea Evola (Roma, 19 maggio 1898 – Roma, 11 giugno 1974). Julius Evola, è stata una fra le figure più enigmatiche e controverse del pensiero del XX secolo. Evola ha suscitato un interesse duraturo e spesso polarizzato. La sua opera “La Dottrina del Risveglio” rappresenta uno dei suoi testi più significativi, offrendo un’analisi radicale della condizione umana e delle sue possibilità di elevazione spirituale. Evola, nato nel 1898 in Italia, visse in un’epoca di profondi cambiamenti sociali e politici. Testimone delle due guerre mondiali e della tumultuosa transizione verso la modernità, Evola sviluppò un disincanto nei confronti della società contemporanea, identificando nella tradizione e nella spiritualità un’alternativa alla decadenza del mondo moderno. In “La Dottrina del Risveglio”, Evola affronta una vasta gamma di temi, ma uno dei concetti centrali è la ricerca della trascendenza. Evola sostiene che l’uomo moderno sia immerso in una realtà materialistica e decadente, priva di significato autentico. L’opera invita i lettori a superare questa condizione di “sonno spirituale” attraverso un processo di risveglio interiore. Evola presenta una visione elitaria dell’esistenza, sostenendo che solo pochi individui dotati di una particolare predisposizione possono raggiungere il vero sé e sperimentare la realtà in modo autentico. Questa élite spirituale è chiamata ad abbracciare la disciplina, la conoscenza esoterica e la pratica ascetica per raggiungere il loro pieno potenziale. Nonostante il suo impatto duraturo, l’opera di Evola è stata oggetto di numerose critiche per la sua vicinanza al fascismo e per le sue teorie sulla razza. Questo ha portato, spesso, a cancellare il suo indubbio contributo alla filosofia del XX° secolo. La critica più comune ad Evola è quella di promuovere un’ideologia elitaria e reazionaria, che esclude gran parte dell’umanità e giustifica forme di autoritarismo e discriminazione. Nonostante le critiche, alcune sicuramente giuste, l’eredità di Evola è assai significativa. La sua filosofia ha influenzato diversi movimenti e pensatori, tra cui il tradizionalismo e l’esoterismo contemporaneo. Tuttavia, è importante sottolineare che l’accettazione delle sue idee è stata soggetta a controversie e dibattiti accesi. “La Dottrina del Risveglio” di Julius Evola rimane un’opera di notevole complessità e rilevanza. Se da un lato offre una visione radicale della spiritualità e della ricerca della verità interiore, dall’altro solleva interrogativi etici e politici cruciali. Affrontare il lavoro di Evola richiede una valutazione critica e un’esplorazione delle sue implicazioni storiche e ideologiche, invitando i lettori a considerare attentamente il suo messaggio alla luce dei valori contemporanei di tolleranza, uguaglianza e umanità. Rarissima prima edizione a fogli chiusi ed in ottime condizioni di conservazione.

170 euro

98) ANTROPOSOFIA PRIME EDIZIONI FILOSOFIA STAINERIANE TEOSOFIA MISTICISMO

IMG_3461_clipped_rev_1Steiner Rudolf,

Pensiero Umano e Pensiero Cosmico traduzione di Emmelina de Renzis

Bari, Gius. Laerza & Figli, 1931

In 8°; VII, (1), 96, (8) pp. Brossura editoriale a colori. Esemplare in ottime condizioni di conservazione ed ancora a fogli chiusi. Prima edizione italiana, assai rara da reperirsi in queste magnifiche condizioni di conservazione, di questo importante scritto del celebre esoterista e teosofo austriaco nato in Croazia, Rudolf Joseph Lorenz Steiner (Kraljevic, 27 febbraio 1861 – Dornach, 30 marzo 1925) fondatore dell’antroposofia. Rudolf Steiner è stato uno dei pensatori più influenti e poliedrici del XX secolo, noto per il suo lavoro pionieristico nel campo dell’antroposofia e per la sua vasta eredità che spazia dalla filosofia all’educazione, dall’arte alla medicina. Nato in Austria nel 1861, Steiner dimostrò sin da giovane un interesse eccezionale per la conoscenza e la spiritualità. Studiò matematica, scienze naturali e filosofia all’Università di Vienna, guadagnandosi una reputazione come brillante mente interdisciplinare. Tuttavia, è stata la sua esperienza nell’antroposofia che ha plasmato gran parte della sua vita e del suo lavoro. Nel 1900, Steiner pubblicò “La Scienza Occulta”, un testo che segnò l’inizio del suo percorso nell’indagine dei mondi spirituali e della coscienza umana. Fondò la Società Teosofica in Germania e divenne il caporedattore della rivista “Lucifer-Gnosis”. Tuttavia, le sue opinioni divergevano dalla teosofia ortodossa, portandolo a distanziarsi e a sviluppare la sua propria filosofia, l’antroposofia. Steiner sviluppò l’antroposofia come una via per l’auto-conoscenza e la comprensione dei mondi spirituali, basata su un approccio scientifico-spirituale. Questo sistema di pensiero incorpora elementi di filosofia, teosofia, scienza e mistica, proponendo una visione olistica dell’esistenza umana e del cosmo. Secondo Steiner, l’antroposofia può essere applicata a tutte le sfere della vita, dall’arte all’agricoltura, dalla medicina all’istruzione. Una delle sue più grandi opere è stata la fondazione della Scuola Waldorf nel 1919, un’istituzione educativa che integra principi antroposofici nell’insegnamento. Questo approccio pedagogico unico mira a sviluppare non solo l’intelletto, ma anche le capacità artistiche, sociali e spirituali degli studenti. Le scuole Waldorf sono ora diffuse in tutto il mondo e continuano a essere un modello innovativo nell’educazione alternativa. Ma l’eredità di Steiner non si limita all’istruzione. Ha anche lasciato un’impronta significativa nel campo dell’agricoltura biodinamica, un metodo agricolo che integra pratiche agricole tradizionali con la spiritualità e l’ecologia. Le sue idee sulla medicina antroposofica hanno influenzato anche il campo della salute e del benessere, promuovendo un approccio integrato che considera non solo il corpo fisico, ma anche la dimensione spirituale e psicologica del paziente. Steiner era anche un prolifico autore e conferenziere, lasciando dietro di sé un vasto corpus di scritti che spaziano dalla filosofia alla teologia, dalla pedagogia alla scienza. Le sue conferenze pubbliche hanno attirato migliaia di persone, attirando l’attenzione su temi quali la spiritualità umana, l’evoluzione cosmica e la società futura. La vita di Rudolf Steiner è stata un viaggio di esplorazione e scoperta, un’incessante ricerca della verità e della conoscenza. La sua eredità continua a influenzare molte aree della vita contemporanea, ispirando individui in cerca di una visione più ampia e profonda del mondo e dell’umanità. Rudolf Steiner rimane una figura venerata per la sua straordinaria mente poliedrica e il suo impegno nel promuovere una visione del mondo che abbraccia la spiritualità, la scienza e l’arte. Prima edizione rarissima in queste ottime condizioni di conservazione ed ancora a fogli chiusi.

50 euro

99) ANTROPOSOFIA PRIME EDIZIONI FILOSOFIA STAINERIANE TEOSOFIA MISTICISMO

IMG_3467_clipped_rev_1Steiner Rudolf,

La Genesi, i misteri della versione biblica della creazione.

Bari, Gius. Laerza & Figli, 1932

In 8°; 174, (2) pp. Brossura editoriale a colori. Esemplare in ottime condizioni di conservazione ed ancora a fogli chiusi. Prima edizione italiana, gennaio 1932, assai rara da reperirsi in queste magnifiche condizioni di conservazione, di questo importante scritto del celebre esoterista e teosofo austriaco nato in Croazia, Rudolf Joseph Lorenz Steiner (Kraljevic, 27 febbraio 1861 – Dornach, 30 marzo 1925) fondatore dell’antroposofia. Rudolf Steiner è stato uno dei pensatori più influenti e poliedrici del XX secolo, noto per il suo lavoro pionieristico nel campo dell’antroposofia e per la sua vasta eredità che spazia dalla filosofia all’educazione, dall’arte alla medicina. Nato in Austria nel 1861, Steiner dimostrò sin da giovane un interesse eccezionale per la conoscenza e la spiritualità. Studiò matematica, scienze naturali e filosofia all’Università di Vienna, guadagnandosi una reputazione come brillante mente interdisciplinare. Tuttavia, è stata la sua esperienza nell’antroposofia che ha plasmato gran parte della sua vita e del suo lavoro. Nel 1900, Steiner pubblicò “La Scienza Occulta”, un testo che segnò l’inizio del suo percorso nell’indagine dei mondi spirituali e della coscienza umana. Fondò la Società Teosofica in Germania e divenne il caporedattore della rivista “Lucifer-Gnosis”. Tuttavia, le sue opinioni divergevano dalla teosofia ortodossa, portandolo a distanziarsi e a sviluppare la sua propria filosofia, l’antroposofia. Steiner sviluppò l’antroposofia come una via per l’auto-conoscenza e la comprensione dei mondi spirituali, basata su un approccio scientifico-spirituale. Questo sistema di pensiero incorpora elementi di filosofia, teosofia, scienza e mistica, proponendo una visione olistica dell’esistenza umana e del cosmo. Secondo Steiner, l’antroposofia può essere applicata a tutte le sfere della vita, dall’arte all’agricoltura, dalla medicina all’istruzione. Una delle sue più grandi opere è stata la fondazione della Scuola Waldorf nel 1919, un’istituzione educativa che integra principi antroposofici nell’insegnamento. Questo approccio pedagogico unico mira a sviluppare non solo l’intelletto, ma anche le capacità artistiche, sociali e spirituali degli studenti. Le scuole Waldorf sono ora diffuse in tutto il mondo e continuano a essere un modello innovativo nell’educazione alternativa. Ma l’eredità di Steiner non si limita all’istruzione. Ha anche lasciato un’impronta significativa nel campo dell’agricoltura biodinamica, un metodo agricolo che integra pratiche agricole tradizionali con la spiritualità e l’ecologia. Le sue idee sulla medicina antroposofica hanno influenzato anche il campo della salute e del benessere, promuovendo un approccio integrato che considera non solo il corpo fisico, ma anche la dimensione spirituale e psicologica del paziente. Steiner era anche un prolifico autore e conferenziere, lasciando dietro di sé un vasto corpus di scritti che spaziano dalla filosofia alla teologia, dalla pedagogia alla scienza. Le sue conferenze pubbliche hanno attirato migliaia di persone, attirando l’attenzione su temi quali la spiritualità umana, l’evoluzione cosmica e la società futura. La vita di Rudolf Steiner è stata un viaggio di esplorazione e scoperta, un’incessante ricerca della verità e della conoscenza. La sua eredità continua a influenzare molte aree della vita contemporanea, ispirando individui in cerca di una visione più ampia e profonda del mondo e dell’umanità. Rudolf Steiner rimane una figura venerata per la sua straordinaria mente poliedrica e il suo impegno nel promuovere una visione del mondo che abbraccia la spiritualità, la scienza e l’arte. Prima edizione rarissima in queste ottime condizioni di conservazione ed ancora a fogli chiusi.

65 euro

100) ANTROPOSOFIA FILOSOFIA STAINERIANE TEOSOFIA MISTICISMO

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Filosofia della Libertà, tratti fondamentali di una concezione moderna del mondo.

Bari, Gius. Laterza & Figli, 1930

In 8°; XII, 202, (2) pp. Brossura editoriale a colori. Esemplare in ottime condizioni di conservazione ed ancora a fogli chiusi. Antica nota di possesso al margine alto del piatto anteriore e della prima carta bianca che identifica l’esemplare come appartenuto allo studioso di diritto Nino Orsi, noto per uno scritto sulla legislazione fascista pubblicato dalle edizioni “Alpes” nel 1928. Seconda edizione italiana prima nella serie “oro” Laterza, maggio 1930, assai rara da reperirsi in queste magnifiche condizioni di conservazione, di questo importante scritto del celebre esoterista e teosofo austriaco nato in Croazia, Rudolf Joseph Lorenz Steiner (Kraljevic, 27 febbraio 1861 – Dornach, 30 marzo 1925) fondatore dell’antroposofia. Rudolf Steiner è stato uno dei pensatori più influenti e poliedrici del XX secolo, noto per il suo lavoro pionieristico nel campo dell’antroposofia e per la sua vasta eredità che spazia dalla filosofia all’educazione, dall’arte alla medicina. Nato in Austria nel 1861, Steiner dimostrò sin da giovane un interesse eccezionale per la conoscenza e la spiritualità. Studiò matematica, scienze naturali e filosofia all’Università di Vienna, guadagnandosi una reputazione come brillante mente interdisciplinare. Tuttavia, è stata la sua esperienza nell’antroposofia che ha plasmato gran parte della sua vita e del suo lavoro. Nel 1900, Steiner pubblicò “La Scienza Occulta”, un testo che segnò l’inizio del suo percorso nell’indagine dei mondi spirituali e della coscienza umana. Fondò la Società Teosofica in Germania e divenne il caporedattore della rivista “Lucifer-Gnosis”. Tuttavia, le sue opinioni divergevano dalla teosofia ortodossa, portandolo a distanziarsi e a sviluppare la sua propria filosofia, l’antroposofia. Steiner sviluppò l’antroposofia come una via per l’auto-conoscenza e la comprensione dei mondi spirituali, basata su un approccio scientifico-spirituale. Questo sistema di pensiero incorpora elementi di filosofia, teosofia, scienza e mistica, proponendo una visione olistica dell’esistenza umana e del cosmo. Secondo Steiner, l’antroposofia può essere applicata a tutte le sfere della vita, dall’arte all’agricoltura, dalla medicina all’istruzione. Una delle sue più grandi opere è stata la fondazione della Scuola Waldorf nel 1919, un’istituzione educativa che integra principi antroposofici nell’insegnamento. Questo approccio pedagogico unico mira a sviluppare non solo l’intelletto, ma anche le capacità artistiche, sociali e spirituali degli studenti. Le scuole Waldorf sono ora diffuse in tutto il mondo e continuano a essere un modello innovativo nell’educazione alternativa. Ma l’eredità di Steiner non si limita all’istruzione. Ha anche lasciato un’impronta significativa nel campo dell’agricoltura biodinamica, un metodo agricolo che integra pratiche agricole tradizionali con la spiritualità e l’ecologia. Le sue idee sulla medicina antroposofica hanno influenzato anche il campo della salute e del benessere, promuovendo un approccio integrato che considera non solo il corpo fisico, ma anche la dimensione spirituale e psicologica del paziente. Steiner era anche un prolifico autore e conferenziere, lasciando dietro di sé un vasto corpus di scritti che spaziano dalla filosofia alla teologia, dalla pedagogia alla scienza. Le sue conferenze pubbliche hanno attirato migliaia di persone, attirando l’attenzione su temi quali la spiritualità umana, l’evoluzione cosmica e la società futura. La vita di Rudolf Steiner è stata un viaggio di esplorazione e scoperta, un’incessante ricerca della verità e della conoscenza. La sua eredità continua a influenzare molte aree della vita contemporanea, ispirando individui in cerca di una visione più ampia e profonda del mondo e dell’umanità. Rudolf Steiner rimane una figura venerata per la sua straordinaria mente poliedrica e il suo impegno nel promuovere una visione del mondo che abbraccia la spiritualità, la scienza e l’arte. Seconda edizione rarissima in queste ottime condizioni di conservazione, prima nella serie “oro” della Laterza ed ancora a fogli chiusi.

75 euro

101) ANTROPOSOFIA FILOSOFIA STAINERIANE TEOSOFIA MISTICISMO

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La Scienza Occulta nelle Sue Linee Generali

Bari, Gius. Laterza & Figli, 1924

In 8°; XIV, (2), 294, (2) pp. Brossura editoriale a colori. Esemplare in ottime condizioni di conservazione ed ancora a fogli chiusi. Antica nota di possesso al margine alto del piatto anteriore e della prima carta bianca che identifica l’esemplare come appartenuto allo studioso di diritto Nino Orsi, noto per uno scritto sulla legislazione fascista pubblicato dalle edizioni “Alpes” nel 1928. Prima edizione italiana, maggio 1924, assai rara da reperirsi in queste magnifiche condizioni di conservazione, di questo importante scritto del celebre esoterista e teosofo austriaco nato in Croazia, Rudolf Joseph Lorenz Steiner (Kraljevic, 27 febbraio 1861 – Dornach, 30 marzo 1925) fondatore dell’antroposofia. Rudolf Steiner è stato uno dei pensatori più influenti e poliedrici del XX secolo, noto per il suo lavoro pionieristico nel campo dell’antroposofia e per la sua vasta eredità che spazia dalla filosofia all’educazione, dall’arte alla medicina. Nato in Austria nel 1861, Steiner dimostrò sin da giovane un interesse eccezionale per la conoscenza e la spiritualità. Studiò matematica, scienze naturali e filosofia all’Università di Vienna, guadagnandosi una reputazione come brillante mente interdisciplinare. Tuttavia, è stata la sua esperienza nell’antroposofia che ha plasmato gran parte della sua vita e del suo lavoro. Nel 1900, Steiner pubblicò “La Scienza Occulta”, un testo che segnò l’inizio del suo percorso nell’indagine dei mondi spirituali e della coscienza umana. Fondò la Società Teosofica in Germania e divenne il caporedattore della rivista “Lucifer-Gnosis”. Tuttavia, le sue opinioni divergevano dalla teosofia ortodossa, portandolo a distanziarsi e a sviluppare la sua propria filosofia, l’antroposofia. Steiner sviluppò l’antroposofia come una via per l’auto-conoscenza e la comprensione dei mondi spirituali, basata su un approccio scientifico-spirituale. Questo sistema di pensiero incorpora elementi di filosofia, teosofia, scienza e mistica, proponendo una visione olistica dell’esistenza umana e del cosmo. Secondo Steiner, l’antroposofia può essere applicata a tutte le sfere della vita, dall’arte all’agricoltura, dalla medicina all’istruzione. Una delle sue più grandi opere è stata la fondazione della Scuola Waldorf nel 1919, un’istituzione educativa che integra principi antroposofici nell’insegnamento. Questo approccio pedagogico unico mira a sviluppare non solo l’intelletto, ma anche le capacità artistiche, sociali e spirituali degli studenti. Le scuole Waldorf sono ora diffuse in tutto il mondo e continuano a essere un modello innovativo nell’educazione alternativa. Ma l’eredità di Steiner non si limita all’istruzione. Ha anche lasciato un’impronta significativa nel campo dell’agricoltura biodinamica, un metodo agricolo che integra pratiche agricole tradizionali con la spiritualità e l’ecologia. Le sue idee sulla medicina antroposofica hanno influenzato anche il campo della salute e del benessere, promuovendo un approccio integrato che considera non solo il corpo fisico, ma anche la dimensione spirituale e psicologica del paziente. Steiner era anche un prolifico autore e conferenziere, lasciando dietro di sé un vasto corpus di scritti che spaziano dalla filosofia alla teologia, dalla pedagogia alla scienza. Le sue conferenze pubbliche hanno attirato migliaia di persone, attirando l’attenzione su temi quali la spiritualità umana, l’evoluzione cosmica e la società futura. La vita di Rudolf Steiner è stata un viaggio di esplorazione e scoperta, un’incessante ricerca della verità e della conoscenza. La sua eredità continua a influenzare molte aree della vita contemporanea, ispirando individui in cerca di una visione più ampia e profonda del mondo e dell’umanità. Rudolf Steiner rimane una figura venerata per la sua straordinaria mente poliedrica e il suo impegno nel promuovere una visione del mondo che abbraccia la spiritualità, la scienza e l’arte. Prima edizione rarissima in queste ottime condizioni di conservazione ed ancora a fogli chiusi.

130 euro

102) ANTROPOSOFIA FILOSOFIA STAINERIANE TEOSOFIA MISTICISMO

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La Scienza Occulta nelle Sue Linee Generali

Bari, Gius. Laterza & Figli, 1924

In 8°; XIV, (2), 294, (2) pp. Brossura editoriale a colori. Esemplare in ottime condizioni di conservazione ed ancora a fogli chiusi. Antica nota di possesso al margine alto del piatto anteriore e della prima carta bianca che identifica l’esemplare come appartenuto allo studioso di diritto Nino Orsi, noto per uno scritto sulla legislazione fascista pubblicato dalle edizioni “Alpes” nel 1928. Prima edizione italiana, maggio 1924, assai rara da reperirsi in queste magnifiche condizioni di conservazione, di questo importante scritto del celebre esoterista e teosofo austriaco nato in Croazia, Rudolf Joseph Lorenz Steiner (Kraljevic, 27 febbraio 1861 – Dornach, 30 marzo 1925) fondatore dell’antroposofia. Rudolf Steiner è stato uno dei pensatori più influenti e poliedrici del XX secolo, noto per il suo lavoro pionieristico nel campo dell’antroposofia e per la sua vasta eredità che spazia dalla filosofia all’educazione, dall’arte alla medicina. Nato in Austria nel 1861, Steiner dimostrò sin da giovane un interesse eccezionale per la conoscenza e la spiritualità. Studiò matematica, scienze naturali e filosofia all’Università di Vienna, guadagnandosi una reputazione come brillante mente interdisciplinare. Tuttavia, è stata la sua esperienza nell’antroposofia che ha plasmato gran parte della sua vita e del suo lavoro. Nel 1900, Steiner pubblicò “La Scienza Occulta”, un testo che segnò l’inizio del suo percorso nell’indagine dei mondi spirituali e della coscienza umana. Fondò la Società Teosofica in Germania e divenne il caporedattore della rivista “Lucifer-Gnosis”. Tuttavia, le sue opinioni divergevano dalla teosofia ortodossa, portandolo a distanziarsi e a sviluppare la sua propria filosofia, l’antroposofia. Steiner sviluppò l’antroposofia come una via per l’auto-conoscenza e la comprensione dei mondi spirituali, basata su un approccio scientifico-spirituale. Questo sistema di pensiero incorpora elementi di filosofia, teosofia, scienza e mistica, proponendo una visione olistica dell’esistenza umana e del cosmo. Secondo Steiner, l’antroposofia può essere applicata a tutte le sfere della vita, dall’arte all’agricoltura, dalla medicina all’istruzione. Una delle sue più grandi opere è stata la fondazione della Scuola Waldorf nel 1919, un’istituzione educativa che integra principi antroposofici nell’insegnamento. Questo approccio pedagogico unico mira a sviluppare non solo l’intelletto, ma anche le capacità artistiche, sociali e spirituali degli studenti. Le scuole Waldorf sono ora diffuse in tutto il mondo e continuano a essere un modello innovativo nell’educazione alternativa. Ma l’eredità di Steiner non si limita all’istruzione. Ha anche lasciato un’impronta significativa nel campo dell’agricoltura biodinamica, un metodo agricolo che integra pratiche agricole tradizionali con la spiritualità e l’ecologia. Le sue idee sulla medicina antroposofica hanno influenzato anche il campo della salute e del benessere, promuovendo un approccio integrato che considera non solo il corpo fisico, ma anche la dimensione spirituale e psicologica del paziente. Steiner era anche un prolifico autore e conferenziere, lasciando dietro di sé un vasto corpus di scritti che spaziano dalla filosofia alla teologia, dalla pedagogia alla scienza. Le sue conferenze pubbliche hanno attirato migliaia di persone, attirando l’attenzione su temi quali la spiritualità umana, l’evoluzione cosmica e la società futura. La vita di Rudolf Steiner è stata un viaggio di esplorazione e scoperta, un’incessante ricerca della verità e della conoscenza. La sua eredità continua a influenzare molte aree della vita contemporanea, ispirando individui in cerca di una visione più ampia e profonda del mondo e dell’umanità. Rudolf Steiner rimane una figura venerata per la sua straordinaria mente poliedrica e il suo impegno nel promuovere una visione del mondo che abbraccia la spiritualità, la scienza e l’arte. Prima edizione rarissima in queste ottime condizioni di conservazione ed ancora a fogli chiusi.

130 euro

103) ANTROPOSOFIA FILOSOFIA STAINERIANE TEOSOFIA MISTICISMO

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Verso i Mondi Spirituali: La Direzione – Una Via – La Soglia

Bari, Gius. Laterza & Figli, 1928

In 8°; 216, (4) pp. Brossura editoriale a colori. Esemplare in ottime condizioni di conservazione ed ancora a fogli chiusi. Una piccolissima mancanza al margine basso del dorso, ininfluente. Prima edizione italiana, maggio 1924, assai rara da reperirsi in queste magnifiche condizioni di conservazione, di questo importante scritto del celebre esoterista e teosofo austriaco nato in Croazia, Rudolf Joseph Lorenz Steiner (Kraljevic, 27 febbraio 1861 – Dornach, 30 marzo 1925) fondatore dell’antroposofia. Rudolf Steiner è stato uno dei pensatori più influenti e poliedrici del XX secolo, noto per il suo lavoro pionieristico nel campo dell’antroposofia e per la sua vasta eredità che spazia dalla filosofia all’educazione, dall’arte alla medicina. Nato in Austria nel 1861, Steiner dimostrò sin da giovane un interesse eccezionale per la conoscenza e la spiritualità. Studiò matematica, scienze naturali e filosofia all’Università di Vienna, guadagnandosi una reputazione come brillante mente interdisciplinare. Tuttavia, è stata la sua esperienza nell’antroposofia che ha plasmato gran parte della sua vita e del suo lavoro. Nel 1900, Steiner pubblicò “La Scienza Occulta”, un testo che segnò l’inizio del suo percorso nell’indagine dei mondi spirituali e della coscienza umana. Fondò la Società Teosofica in Germania e divenne il caporedattore della rivista “Lucifer-Gnosis”. Tuttavia, le sue opinioni divergevano dalla teosofia ortodossa, portandolo a distanziarsi e a sviluppare la sua propria filosofia, l’antroposofia. Steiner sviluppò l’antroposofia come una via per l’auto-conoscenza e la comprensione dei mondi spirituali, basata su un approccio scientifico-spirituale. Questo sistema di pensiero incorpora elementi di filosofia, teosofia, scienza e mistica, proponendo una visione olistica dell’esistenza umana e del cosmo. Secondo Steiner, l’antroposofia può essere applicata a tutte le sfere della vita, dall’arte all’agricoltura, dalla medicina all’istruzione. Una delle sue più grandi opere è stata la fondazione della Scuola Waldorf nel 1919, un’istituzione educativa che integra principi antroposofici nell’insegnamento. Questo approccio pedagogico unico mira a sviluppare non solo l’intelletto, ma anche le capacità artistiche, sociali e spirituali degli studenti. Le scuole Waldorf sono ora diffuse in tutto il mondo e continuano a essere un modello innovativo nell’educazione alternativa. Ma l’eredità di Steiner non si limita all’istruzione. Ha anche lasciato un’impronta significativa nel campo dell’agricoltura biodinamica, un metodo agricolo che integra pratiche agricole tradizionali con la spiritualità e l’ecologia. Le sue idee sulla medicina antroposofica hanno influenzato anche il campo della salute e del benessere, promuovendo un approccio integrato che considera non solo il corpo fisico, ma anche la dimensione spirituale e psicologica del paziente. Steiner era anche un prolifico autore e conferenziere, lasciando dietro di sé un vasto corpus di scritti che spaziano dalla filosofia alla teologia, dalla pedagogia alla scienza. Le sue conferenze pubbliche hanno attirato migliaia di persone, attirando l’attenzione su temi quali la spiritualità umana, l’evoluzione cosmica e la società futura. La vita di Rudolf Steiner è stata un viaggio di esplorazione e scoperta, un’incessante ricerca della verità e della conoscenza. La sua eredità continua a influenzare molte aree della vita contemporanea, ispirando individui in cerca di una visione più ampia e profonda del mondo e dell’umanità. Rudolf Steiner rimane una figura venerata per la sua straordinaria mente poliedrica e il suo impegno nel promuovere una visione del mondo che abbraccia la spiritualità, la scienza e l’arte. Prima edizione rarissima in queste ottime condizioni di conservazione ed ancora a fogli chiusi.

60 euro

104) PSICOLOGIA PSICOANALISI FREUDIANA PRIME EDIZIONI PSICOLOGY FREUD MAGIA ANIMISMO ANTROPOLOGIA ANTROPOLOGY

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Totem e Tabu, Concordanze nella vita psichica dei selvaggi e dei nevrotici,

Bari, Gius. Laterza & Figli, 1930

In 8°; 177, (3) pp. Brossura editoriale a colori. Esemplare in ottime condizioni di conservazione ed ancora a fogli chiusi. Prima edizione italiana, 1930, assai rara da reperirsi in queste magnifiche condizioni di conservazione, di questo importante scritto del celebre neurologo, psicanalista e filosofo austriaco, Sigismund Schlomo Freud, noto come Sigmund Freud (Freiberg, 6 maggio 1856 – Londra, 23 settembre 1939) che fu il fondatore della psicoanalisi, la più antica tra le correnti della psicologia dinamica. Sigmund Freud, nato il 6 maggio 1856 a Freiberg, Moravia (oggi Příbor, Repubblica Ceca), è stato un pioniere nel campo della psicoanalisi, la cui influenza si estende ben oltre la sua vita. Dopo essersi trasferito a Vienna con la sua famiglia all’età di quattro anni, Freud studiò medicina all’Università di Vienna, specializzandosi in neurologia. Nel 1885, si sposò con Martha Bernays, con cui ebbe sei figli. Durante la sua carriera medica, Freud sviluppò un interesse per l’ipnosi e l’isteria, conducendo ricerche pionieristiche sulla mente inconscia. Nel 1899 pubblicò “L’interpretazione dei sogni”, che segnò l’inizio della psicoanalisi come disciplina distinta. Successivamente, introdusse concetti fondamentali come l’io, l’Es e il Super-io, oltre alla teoria delle pulsioni. Nel 1902, fondò la Società Psicoanalitica di Vienna e nel 1910 intraprese un viaggio negli Stati Uniti, dove incontrò importanti psicoanalisti americani come Jung e Brill. Durante la sua vita, Freud continuò a sviluppare e affinare la sua teoria, affrontando temi come l’incesto ed il complesso edipico. Nel 1938, a causa dell’ascesa del nazismo in Austria, Freud fu costretto a emigrare a Londra, dove morì il 23 settembre 1939, lasciando un lascito duraturo nel campo della psicologia e della cultura occidentale. Le sue opere, tra cui “L’interpretazione dei sogni”, “Tre saggi sulla teoria sessuale” e “L’io e l’Es”, continuano a essere studiate e discusse in tutto il mondo. Pubblicato nel 1913, “Totem e Tabù” di Sigmund Freud, edito in Italia dalla Laterza in questa prima edizione del 1930, è un’opera fondamentale che esplora le origini della società umana e della psicologia collettiva. In questo lavoro, Freud propone una teoria intrigante sulla formazione della società umana, basata su miti, rituali e tabù. Freud suggerisce che le prime forme di organizzazione sociale derivino dalla famiglia primitiva, in cui il padre rappresentava l’autorità e il divieto dell’incesto. La figura del padre, il totem, era oggetto di profondo rispetto e reverenza da parte della tribù, e l’uccisione del totem, secondo Freud, rappresentava l’atto primordiale che ha dato origine alla civiltà. Attraverso il concetto di complesso edipico, Freud analizza le dinamiche di potere e desiderio all’interno della famiglia primordiale, proponendo che l’uccisione del padre sia il fondamento della legge e dell’ordine sociale. “Totem e Tabù” rappresenta quindi un tentativo pionieristico di unire antropologia, psicoanalisi e mitologia per spiegare l’evoluzione della società umana e le sue strutture psicologiche profonde. Prima edizione italiana rarissima in queste ottime condizioni di conservazione ed ancora a fogli chiusi.

150 euro

105) ANTROPOSOFIA PRIME EDIZIONI FILOSOFIA STAINERIANE TEOSOFIA

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Pensiero umano e pensiero cosmico, traduzione di Emmelina De Renzis

Bari, Gius. Laterza & Figli, 1931

In 8°; VII, (1), 96, (8) pp. Brossura editoriale a colori. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione italiana, 1931, non comune da reperirsi in queste condizioni di conservazione, di questo importante scritto del celebre esoterista e teosofo austriaco nato in Croazia, Rudolf Joseph Lorenz Steiner (Kraljevic, 27 febbraio 1861 – Dornach, 30 marzo 1925) fondatore dell’antroposofia. Rudolf Steiner è stato uno dei pensatori più influenti e poliedrici del XX secolo, noto per il suo lavoro pionieristico nel campo dell’antroposofia e per la sua vasta eredità che spazia dalla filosofia all’educazione, dall’arte alla medicina. Nato in Austria nel 1861, Steiner dimostrò sin da giovane un interesse eccezionale per la conoscenza e la spiritualità. Studiò matematica, scienze naturali e filosofia all’Università di Vienna, guadagnandosi una reputazione come brillante mente interdisciplinare. Tuttavia, è stata la sua esperienza nell’antroposofia che ha plasmato gran parte della sua vita e del suo lavoro. Nel 1900, Steiner pubblicò “La Scienza Occulta”, un testo che segnò l’inizio del suo percorso nell’indagine dei mondi spirituali e della coscienza umana. Fondò la Società Teosofica in Germania e divenne il caporedattore della rivista “Lucifer-Gnosis”. Tuttavia, le sue opinioni divergevano dalla teosofia ortodossa, portandolo a distanziarsi e a sviluppare la sua propria filosofia, l’antroposofia. Steiner sviluppò l’antroposofia come una via per l’auto-conoscenza e la comprensione dei mondi spirituali, basata su un approccio scientifico-spirituale. Questo sistema di pensiero incorpora elementi di filosofia, teosofia, scienza e mistica, proponendo una visione olistica dell’esistenza umana e del cosmo. Secondo Steiner, l’antroposofia può essere applicata a tutte le sfere della vita, dall’arte all’agricoltura, dalla medicina all’istruzione. Una delle sue più grandi opere è stata la fondazione della Scuola Waldorf nel 1919, un’istituzione educativa che integra principi antroposofici nell’insegnamento. Questo approccio pedagogico unico mira a sviluppare non solo l’intelletto, ma anche le capacità artistiche, sociali e spirituali degli studenti. Le scuole Waldorf sono ora diffuse in tutto il mondo e continuano a essere un modello innovativo nell’educazione alternativa. Ma l’eredità di Steiner non si limita all’istruzione. Ha anche lasciato un’impronta significativa nel campo dell’agricoltura biodinamica, un metodo agricolo che integra pratiche agricole tradizionali con la spiritualità e l’ecologia. Le sue idee sulla medicina antroposofica hanno influenzato anche il campo della salute e del benessere, promuovendo un approccio integrato che considera non solo il corpo fisico, ma anche la dimensione spirituale e psicologica del paziente. Steiner era anche un prolifico autore e conferenziere, lasciando dietro di sé un vasto corpus di scritti che spaziano dalla filosofia alla teologia, dalla pedagogia alla scienza. Le sue conferenze pubbliche hanno attirato migliaia di persone, attirando l’attenzione su temi quali la spiritualità umana, l’evoluzione cosmica e la società futura. La vita di Rudolf Steiner è stata un viaggio di esplorazione e scoperta, un’incessante ricerca della verità e della conoscenza. La sua eredità continua a influenzare molte aree della vita contemporanea, ispirando individui in cerca di una visione più ampia e profonda del mondo e dell’umanità. Rudolf Steiner rimane una figura venerata per la sua straordinaria mente poliedrica e il suo impegno nel promuovere una visione del mondo che abbraccia la spiritualità, la scienza e l’arte. Prima edizione ottime condizioni di conservazione.

40 euro

106) ANTROPOSOFIA PRIME EDIZIONI FILOSOFIA STAINERIANE TEOSOFIA

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La Genesi, i misteri della versione biblica della creazione.

Bari, Gius. Laterza & Figli, 1932

In 8°; 174, (2) pp. Brossura editoriale a colori. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione italiana, 1932, assai rara da reperirsi in tali condizioni di conservazione, di questo importante scritto del celebre esoterista e teosofo austriaco nato in Croazia, Rudolf Joseph Lorenz Steiner (Kraljevic, 27 febbraio 1861 – Dornach, 30 marzo 1925) fondatore dell’antroposofia. Rudolf Steiner è stato uno dei pensatori più influenti e poliedrici del XX secolo, noto per il suo lavoro pionieristico nel campo dell’antroposofia e per la sua vasta eredità che spazia dalla filosofia all’educazione, dall’arte alla medicina. Nato in Austria nel 1861, Steiner dimostrò sin da giovane un interesse eccezionale per la conoscenza e la spiritualità. Studiò matematica, scienze naturali e filosofia all’Università di Vienna, guadagnandosi una reputazione come brillante mente interdisciplinare. Tuttavia, è stata la sua esperienza nell’antroposofia che ha plasmato gran parte della sua vita e del suo lavoro. Nel 1900, Steiner pubblicò “La Scienza Occulta”, un testo che segnò l’inizio del suo percorso nell’indagine dei mondi spirituali e della coscienza umana. Fondò la Società Teosofica in Germania e divenne il caporedattore della rivista “Lucifer-Gnosis”. Tuttavia, le sue opinioni divergevano dalla teosofia ortodossa, portandolo a distanziarsi e a sviluppare la sua propria filosofia, l’antroposofia. Steiner sviluppò l’antroposofia come una via per l’auto-conoscenza e la comprensione dei mondi spirituali, basata su un approccio scientifico-spirituale. Questo sistema di pensiero incorpora elementi di filosofia, teosofia, scienza e mistica, proponendo una visione olistica dell’esistenza umana e del cosmo. Secondo Steiner, l’antroposofia può essere applicata a tutte le sfere della vita, dall’arte all’agricoltura, dalla medicina all’istruzione. Una delle sue più grandi opere è stata la fondazione della Scuola Waldorf nel 1919, un’istituzione educativa che integra principi antroposofici nell’insegnamento. Questo approccio pedagogico unico mira a sviluppare non solo l’intelletto, ma anche le capacità artistiche, sociali e spirituali degli studenti. Le scuole Waldorf sono ora diffuse in tutto il mondo e continuano a essere un modello innovativo nell’educazione alternativa. Ma l’eredità di Steiner non si limita all’istruzione. Ha anche lasciato un’impronta significativa nel campo dell’agricoltura biodinamica, un metodo agricolo che integra pratiche agricole tradizionali con la spiritualità e l’ecologia. Le sue idee sulla medicina antroposofica hanno influenzato anche il campo della salute e del benessere, promuovendo un approccio integrato che considera non solo il corpo fisico, ma anche la dimensione spirituale e psicologica del paziente. Steiner era anche un prolifico autore e conferenziere, lasciando dietro di sé un vasto corpus di scritti che spaziano dalla filosofia alla teologia, dalla pedagogia alla scienza. Le sue conferenze pubbliche hanno attirato migliaia di persone, attirando l’attenzione su temi quali la spiritualità umana, l’evoluzione cosmica e la società futura. La vita di Rudolf Steiner è stata un viaggio di esplorazione e scoperta, un’incessante ricerca della verità e della conoscenza. La sua eredità continua a influenzare molte aree della vita contemporanea, ispirando individui in cerca di una visione più ampia e profonda del mondo e dell’umanità. Rudolf Steiner rimane una figura venerata per la sua straordinaria mente poliedrica e il suo impegno nel promuovere una visione del mondo che abbraccia la spiritualità, la scienza e l’arte. Prima edizione rarissima in queste ottime condizioni di conservazione.

50 euro

107) ANTROPOSOFIA FILOSOFIA STAINERIANE TEOSOFIA

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Il Cristianesimo quale fatto mistico e i misteri dell’antichità.

Bari, Gius. Laterza & Figli, 1932

In 8°; 169, (7) pp. Brossura editoriale a colori. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Seconda edizione italiana, ma prima in questa celebre collana esoterica della Laterza, 1932, assai rara da reperirsi in tali condizioni di conservazione, di questo importante scritto del celebre esoterista e teosofo austriaco nato in Croazia, Rudolf Joseph Lorenz Steiner (Kraljevic, 27 febbraio 1861 – Dornach, 30 marzo 1925) fondatore dell’antroposofia. Rudolf Steiner è stato uno dei pensatori più influenti e poliedrici del XX secolo, noto per il suo lavoro pionieristico nel campo dell’antroposofia e per la sua vasta eredità che spazia dalla filosofia all’educazione, dall’arte alla medicina. Nato in Austria nel 1861, Steiner dimostrò sin da giovane un interesse eccezionale per la conoscenza e la spiritualità. Studiò matematica, scienze naturali e filosofia all’Università di Vienna, guadagnandosi una reputazione come brillante mente interdisciplinare. Tuttavia, è stata la sua esperienza nell’antroposofia che ha plasmato gran parte della sua vita e del suo lavoro. Nel 1900, Steiner pubblicò “La Scienza Occulta”, un testo che segnò l’inizio del suo percorso nell’indagine dei mondi spirituali e della coscienza umana. Fondò la Società Teosofica in Germania e divenne il caporedattore della rivista “Lucifer-Gnosis”. Tuttavia, le sue opinioni divergevano dalla teosofia ortodossa, portandolo a distanziarsi e a sviluppare la sua propria filosofia, l’antroposofia. Steiner sviluppò l’antroposofia come una via per l’auto-conoscenza e la comprensione dei mondi spirituali, basata su un approccio scientifico-spirituale. Questo sistema di pensiero incorpora elementi di filosofia, teosofia, scienza e mistica, proponendo una visione olistica dell’esistenza umana e del cosmo. Secondo Steiner, l’antroposofia può essere applicata a tutte le sfere della vita, dall’arte all’agricoltura, dalla medicina all’istruzione. Una delle sue più grandi opere è stata la fondazione della Scuola Waldorf nel 1919, un’istituzione educativa che integra principi antroposofici nell’insegnamento. Questo approccio pedagogico unico mira a sviluppare non solo l’intelletto, ma anche le capacità artistiche, sociali e spirituali degli studenti. Le scuole Waldorf sono ora diffuse in tutto il mondo e continuano a essere un modello innovativo nell’educazione alternativa. Ma l’eredità di Steiner non si limita all’istruzione. Ha anche lasciato un’impronta significativa nel campo dell’agricoltura biodinamica, un metodo agricolo che integra pratiche agricole tradizionali con la spiritualità e l’ecologia. Le sue idee sulla medicina antroposofica hanno influenzato anche il campo della salute e del benessere, promuovendo un approccio integrato che considera non solo il corpo fisico, ma anche la dimensione spirituale e psicologica del paziente. Steiner era anche un prolifico autore e conferenziere, lasciando dietro di sé un vasto corpus di scritti che spaziano dalla filosofia alla teologia, dalla pedagogia alla scienza. Le sue conferenze pubbliche hanno attirato migliaia di persone, attirando l’attenzione su temi quali la spiritualità umana, l’evoluzione cosmica e la società futura. La vita di Rudolf Steiner è stata un viaggio di esplorazione e scoperta, un’incessante ricerca della verità e della conoscenza. La sua eredità continua a influenzare molte aree della vita contemporanea, ispirando individui in cerca di una visione più ampia e profonda del mondo e dell’umanità. Rudolf Steiner rimane una figura venerata per la sua straordinaria mente poliedrica e il suo impegno nel promuovere una visione del mondo che abbraccia la spiritualità, la scienza e l’arte. Prima edizione rarissima in queste ottime condizioni di conservazione.

120 euro

108) ROMANZI D’AVVENTURA VIAGGI POLARI ESPLORAZIONI RAMANZI ITALIANI SPITZBERG CACCIA CACCIATORI DI FOCHE PRIME EDIZIONI

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IMG_3408_clipped_rev_1Salgari Emilio,

Nel paese dei ghiacci: I naufraghi dello Spitzberg, I cacciatori di foche alla baia di Baffin.

Torino, Roma, Milano etc, Ditta G. B. Paravia e Comp., (1896)

In 4°; (4), 265, (3) pp. e una c. di tav. a colori con cartina che segnala i percorsi di viaggi polari. Legatura coeva in piena tela rossa con autori, titolo e fregi in oto al dorso. Ai piatti cornice in filetto a secco. Alcune lievissime tracce di sporco ai piatti, ininfluenti ma nel complesso esemplare in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione stampata nell’ottobre del 1896 (come si evince dai dati tipografici al recto del frontespizio) di questi celebri viaggi polari del grande scrittore veronese, Emilio Carlo Giuseppe Maria Salgari (Verona, 21 agosto 1862 – Torino, 25 aprile 1911) tra i massimi esponenti dei romanzi d’avventura italiani. Emilio Salgari, nato il 21 agosto 1862 a Verona, Italia, fu uno scrittore prolifico e acclamato, famoso per i suoi romanzi d’avventura che trasportavano i lettori in terre esotiche e misteriose. Figlio di una famiglia borghese, Salgari studiò inizialmente presso il seminario, ma abbandonò gli studi per dedicarsi alla scrittura, una passione che coltivava fin dall’infanzia. Salgari iniziò la sua carriera scrivendo articoli per giornali e riviste, ma fu con la pubblicazione del suo primo romanzo, “Le Tigri di Mompracem” nel 1900, che ottenne il successo e l’attenzione del pubblico. Tuttavia, è con la serie dei “Pirati della Malesia” che Salgari raggiunse la sua fama duratura, immergendo i lettori in avventure epiche tra pirati e tesori nascosti. Nel 1896, Salgari pubblicò “Nel Paese del Ghiaccio”, un romanzo che lo condusse in terre remote e gelide. Ambientato nelle fredde e inospitali regioni artiche, il libro narra le avventure di un gruppo di esploratori italiani impegnati in una spedizione alla ricerca di una città perduta. Guidati dal coraggioso Capitano Englehardt, i protagonisti affrontano le insidie del clima estremo, i pericoli dei ghiacci mobili e le minacce dei nativi ostili mentre cercano di raggiungere il loro obiettivo. Il romanzo è ricco di dettagli vividi e descrizioni coinvolgenti che trasportano i lettori in un viaggio emozionante attraverso paesaggi selvaggi e pericolosi. Salgari dipinge un quadro affascinante e spesso spaventoso delle terre artiche, catturando l’immaginazione del lettore con la sua prosa avvincente e avventurosa. “Nel Paese del Ghiaccio” rappresenta una delle opere più riuscite di Salgari nell’esplorare i temi dell’avventura, dell’esplorazione e della sopravvivenza in ambienti estremi. La storia è arricchita da personaggi ben definiti, intrighi avvincenti e momenti di suspense che tengono il lettore incollato alle pagine fino all’ultima riga. Nonostante il suo successo come scrittore, la vita di Salgari fu segnata da difficoltà finanziarie e personali. Afflitto da problemi di salute e debiti, Salgari si suicidò il 25 aprile 1911, lasciando dietro di sé un’eredità letteraria che continua a ispirare e incantare i lettori di tutto il mondo. La sua opera rimane un punto di riferimento nel panorama della letteratura d’avventura, celebrata per la sua capacità di trasportare i lettori in mondi lontani e sconosciuti. Prima edizione non comune di questo romanzo d’avventura che descrive gli ambienti polari. Rif. Bibl.: IT\ICCU\RAV\1222527.

120 euro

109) STORIA AMERICANA USA AMERICAN HISTORY RIVOLUZIONI GUERRA d’INDIPENDENZA INDEPENDENCE WAR AMERICAN RIVOLUTIONARY WAR

IMG_3431_clipped_rev_1Botta Carlo, Brackenridge Henry Marie,

Storia della Guerra della Indipendenza degli Stati Uniti d’America scritta da Carlo Botta; Unito a: Istoria della Guerra fra gli Stati Uniti d’America e l’Inghilterra negli anni MDCCCXII – XIII – XIV e XV del Signor Brackenridge cittadino americano recata in italiano da G. Borsieri.

Milano, Per Nicolò Bettoni, 1820-1821

In 8°; 4 tomi in legatura omogenea: XVI, 456 pp., 556 pp., 516 pp. 2 c. di tav., VIII, 448 pp. 1 c. di tav. Mancano gli occhietti in tutti i volumi con la scritta “Biblioteca Storica di Tutte le Nazione”. Legatura coeva in mezza-pelle con titolo su fasvetta in pelle scura e numero del volume, fregi e filetti in oro al dorso. Tagli gialli spruzzati in azzurro. Esemplari all’interno in ottime condizioni di conservazione. In fine al vol. 3, sono carte geografiche e recano i seguenti titoli: Le provincie meridionali degli Stati uniti; Le provincie settentrionali degli Stati uniti. In fine al volume quarto una c. di tav. con “Carta per servire alla Storia della Guerra fra gli Stati-uniti d’America e l’Inghilterra”. Seconda edizione della prima opera e prima edizione della seconda opera che racconta le vicende che caratterizzarono la Seconda Guerra d’Indipendenza con la Gran Bretagna combattuta dal 1812 al 1815 durante la quale venne, anche, distrutta Washington.

100 euro

110) CALLIGRAFIA CALLIGRAPHY CALLIGRAPHIE ESEMPI CALLIGRAFICI ROMA CONCORSI CALLIGRAFICI

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Jean M. Scatelli,

Cahier d’Ecriture pou le Concurs de l’annee 1866 par Jean M. Scatelli, élève du pensionnant des Frères des Ecoles-chrétiennes. Rome.

A Paris, Chez Carles, Impr. Litho., S. data (ma 1860 circa)

In folio piccolo; (8) cc. Bella legatura in piena percallina rigida bianca con cornice in oro ai piatti. Piccolo difetto, con mancanza agli angoli alto e basso del dorso e nel complesso, all’interno, esemplare in ottime condizioni di conservazione. Tutte le tavole presentano una ricca cornice calligrafica a stamapa, all’interno della quale è presente un finissimo esempio calligrafico con vari caratteri di stampa. L’opera venne realizzata per il concorso di calligrafia che si tenne a Roma nel 1866. Rarissimo esempio calligrafico ottocentesco.

250 euro