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Autore: Rétif de la Bretonne Nicolas Edme,
Prezzo: 2700.00
Editore: Chez la Veuve Duchene,
Anno di pubblicazione: 1786
Luogo di pubblicazione: A Neufchatel,
Descrizione: In 8° (16,8×9,8 cm); 4 tomi in due volumi: 240 pp., (3), 244-482 pp. e (3), 486-728 pp., (3), 732-979, (1) pp. Legatura editoriale, con lievi ed abili restauri, in piena pelle coeva con dorsi a 5 nervi. Piatti interni foderati con bella carta marmorizzata coeva. Titolo e numero dei volumi in oro su pecette in pelle rossa e verde al dorso. Fregi in oro ai tasselli. Doratura anche ai tagli dei piatti. Cornici in oro al dorso. Qualche lieve strofinatura e nel secondo volume qualche lieve spellatura. Qualche quaderno con leggera ed uniforme brunitura, mai fastidiosa od intensa, dovuta alla qualità della carta utilizzata e per il resto nel complesso esemplare all’interno in ottime condizioni di conservazione. A good copy, first rare edition. Prima mitica e rarissima edizione dell’opera più ricercata del grande grande scrittore francese Nicolas-Edme Rétif detto Restif de la Bretonne (Sacy, 23 ottobre 1734 – Parigi, 3 febbraio 1806). La prima edizione è rarissima perché si narra che la maggior parte delle copie venne distrutta dalla famiglia Restif. Bretonne scrisse quest’opera tra il 27 marzo ed il 23 maggio del 1785. Si sa che il 26 Novembre del 1785 la signora Restif nata Agnes Lebègue mandò via di casa il celebre scrittore dopo un violento litigio, sembra anche dovuto alla lettura di alcune pagine dell’opera in stampa e dopo essersi facilmente accorta di esser lei stessa la protagonista dell’opera. Lacroix scrisse di quest’opera “la plus cruelle vengeance qu’un mari trompé, ou qui croit l’être, ait jamais exercée contre son épouse infidèle”. ?L’opera è uno dei vertici della licenziosità di de la Bretonne. L’autore, celebre per i suoi racconti licenziosi e per la descrizioni di diverse perversioni sessuali, a lui si deve il termine retifismo (l’amore e il desiderio spassionato verso i piedi femminili), “e?ra l’ottavo figlio di un ricco fattore della Yonne. Di salute delicatissima, era destinato a diventare uomo di chiesa, ma pare che fu costretto a rinunciare a questa aspirazione a causa della sua fama di donnaiolo.Nel 1751, i suoi genitori lo mandarono come apprendista stampatore ad Auxerre, dove si innamorò della moglie del suo datore di lavoro. Diventato operaio tipografo, si recò a Parigi dove condusse una vita irregolare. Nel 1767 pubblicò la sua prima opera importante, La Famille vertueuse, seguita poi da Le Paysan perverti (1776), La vie de mon père (1779), Les Contemporaines (1780) che lo rese famoso, La Paysanne pervertie (1784), Les Parisiennes (1787) e Ingénue Saxancourt (1789). Amava andare a spasso per le stradine di Parigi e dell’île Saint-Louis di notte, scrivendo sui ponti e sui muri. Lavorò presso varie stamperie: si trasferiva regolarmente per sfuggire ai suoi creditori. Accettò forse di fare la spia per la polizia reale (nello specifico, svolgeva un servizio di pedinamento) ma non se ne hanno prove. Lui stesso si faceva chiamare “il gufo”. I suoi libri erotici sono spesso illustrati da immagini di donne dai piedi minuscoli e dalla bocca arrotondata. Il libro sulle prostitute del Palais-Royal è presentato come una guida ma è piuttosto una serie di conversazioni (quasi interviste, alla maniera del moderno giornalismo). L’avvento dell’assegnato lo rovinò: rischiò l’arresto sotto il Terrore e la scrittura gli permetteva di vivere a stento. Fu testimone degli eventi della Rivoluzione; pubblicò Le Palais-Royal (1790), Les Nuits de Paris (1793). Nel 1794, decise di scrivere la propria autobiografia: Monsieur Nicolas in otto volumi scaglionati tra il 1794 e il 1797. Nel 1795, la Convenzione di Termidoro gli venne in aiuto versandogli la somma di duemila franchi. Benché le sue dichiarazioni fossero orientate a favore del nuovo potere, le sue amicizie aristocratiche e la sua reputazione lo fecero cadere in disgrazia. Entrò al ministero della Polizia, ma la sua cattiva salute lo costrinse a ritirarsi. Morì poco dopo, in miseria. Molto criticato dai puristi come La Harpe (gli venne dato il soprannome di “Voltaire delle mass
Soggetto: EROTISMO EROTIC GALANTI GALANTES RETEFISMO