Libri

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  • Lettere turche, raccolte e stampate da Stiepan Pastor-Vecchio

    Lettere turche, raccolte e stampate da Stiepan Pastor-Vecchio

    id: 5673 Autore: ZANNOWICH, Stefano (ou Zannovich ou Zanovic) Prezzo: 2300.00 Editore: s. stampatore, Anno di pubblicazione: 1776 Luogo di pubblicazione: Costantinopoli, Descrizione: In 8° (18,4×10,5 cm); (4), 176, (2 b.) pp. Bella legatura coeva con dorso a 5 nervi con titolo e ricchissimi fregi in oro al dorso (il titolo è scolorito). Qualche lieve difetto. Tagli leggermente rossi. Piatti interni foderati con bella carta marmorizzata coeva. Un piccolissimi difetto della carta antecedente la stampa a pagina 17 che crea in piccolissimo forellino, ininfluente. Esemplare con leggerissima ed uniforme brunitura come tipico di tutti gli esemplari conosciuti a causa della qualità della carta ma nel complesso in ottime condizioni di conservazione. Testatine e finalini animati. Lettere in italiano e francese. Prima rarissima edizione, nessun esemplare censito in ICCU, nessuno in biblioteche francesi o americane, di questa importante fonte della storia, della religione e dei costumi della Turchia, ed in particolare di Costantinopoli, scritta dal celebre avventuriero e scrittore di origini serbo-croate, Zannowich Stefano, anche detto Zanovich Babbindon, o in serbo-croato Stjepan Zanovic, nato 18 febbraio 1756 a Budva (Montenegro), è morto 26 Maggio 1786 ad Amsterdam. Sembra appartenesse alla famiglia dei Castriota principi d’Albania. L’opera è interessante anche per la Polonia dato che parte delle lettere furono scritte in Polonia o a personaggi polacchi e anche per la Russia. L’autore fu uno di quei personaggi che con i propri racconti intrattenne le corti di mezza Europa nella seconda metà del settecento. Era conosciuto anche come il Conte di Zannowich o il Principe d’Albania. Casanova lo disprezzava e ne parlò anche nelle sue memorie considerandolo un personaggio simile ma senza talento. In verità queste lettere turche sono considerate opera di grande finezza e acume nelle quali l’autore descrive la corte ottomana di Costantinopoli. L’opera rientra anche nelle collezioni di volumi galanti dato che contiene anche varia corrispondenza d’amore con diverse dame del gran mondo. L’autore fu infatti un grande libertino, oltre che incallito giocatore d’azzardo e non si contano le sue avventure amorose. Fu in corrispondenza anche con Voltaire e proprio in queste “Lettere Turche” si definisce “Voltaire della Dalmazia. Mori suicida, ancor giovanissimo, in una prigione di Amsterdam dove era stato rinchiuso per debiti. L’autore, nonostante il giudizio sprezzante di Casanova, e forse ancor più per questo, è considerato come uno dei massimi esponenti dei così detti “casanovisti”. Read more…

  • L’examen important de milord Bolingbroke. Ecrit sur la fin de 1736. Neuvieme Edition, en Francois Accompagnee des Notes de Mr. M…. Editeur de ses Ovrages.

    L’examen important de milord Bolingbroke. Ecrit sur la fin de 1736. Neuvieme Edition, en Francois Accompagnee des Notes de Mr. M…. Editeur de ses Ovrages.

    id: 5672 Autore: Bolingbroke, Henry St. John, 1st. Viscount , Ma Voltaire Prezzo: 500.00 Editore: s. stampatore, Anno di pubblicazione: 1771 Luogo di pubblicazione: Londres, Descrizione: In 8° grande (19,8×12,5 cm); VIII, 190, (2) pp. Bellissima legatura coeva in piena pelle spugnata con dorso a 5 nervi e titolo e ricchi fregi in oro ai tasselli. Cornice ai piatti a doppio filetto a secco. Zigrinature in oro anche ai tagli dei piatti. Tagli rossi. Ricercata veste grafica con testatine, finalini ed iniziali ornati. Esemplare che presenta le pagine in una leggerissima ed uniforme brunitura dovuta alla qualità della carta, meno però rispetto agli altri esemplari conosciuti. Opera nel complesso in ottime condizioni di conservazione. Rarissima prima edizione, un solo esemplare censito in ICCU, di questo importante scritto illuminista del grande filosofo francese Voltaire, pseudonimo di François-Marie Arouet (Parigi, 21 novembre 1694 – Parigi, 30 maggio 1778). L’opera ispirata dal pensiero del celebre libertino ed ateo amico di Voltaire, Henry Saint-John visconte di Bolingbroke è uno dei testi più fortemente polemici di Voltaire contro il fanatismo religioso (di ogni religione) con un analisi, spesso spietata, del cattolicesimo e delle varie eresie. L’opera venne immediatamente messa all’indice e la maggior parte delle copie distrutte. Voltaire ben consapevole delle polemiche che avrebbe suscitato si guardò bene dal dichiarare la paternità dell’opera stampando le copie con falso luogo di stampa e senza il nome dello stampatore ed in più cautelandosi dichiarando che l’opera era uscita una prima volta nel 1736. L’opera venne edita in Italia con il titolo “L’esame importante o la tomba del fanatismo”. Scrive Voltaire nell’opera “Ogni uomo fornito di senso, ogni uomo per bene, deve avere in orrore la setta cristiana. (come dice Shaftesbury) è il solo nome che dobbiamo assumere. Il solo Vangelo da leggere è il grande libro della natura, scritto dalla mano di Dio, su cui è impresso il suo sigillo. La sola religione che si deve professare consiste nell’adorare Dio ed essere onesto. È impossibile che questa pura ed eterna religione faccia del male, così come era impossibile che il fanatismo cristiano non ne facesse. Non si potrà mai far dire alla religione naturale: . Ed invece proprio questa è la prima confessione di fede posta sulla bocca dell’Ebreo chiamato Cristo. Read more…

  • Saggio sulla storia civile, politica, ecclesiastica e sulla corografia e topografia degli Stati della Repubblica di Venezia ad uso della nobile e civile gioventù. Tomo Primo – Dodicesimo. Completo. Prima edizione.

    Saggio sulla storia civile, politica, ecclesiastica e sulla corografia e topografia degli Stati della Repubblica di Venezia ad uso della nobile e civile gioventù. Tomo Primo – Dodicesimo. Completo. Prima edizione.

    id: 5679 Autore: Tentori Cristoforo, Prezzo: 2300.00 Editore: presso Giacomo Storti, 1785-1790 Anno di pubblicazione: 1785 Luogo di pubblicazione: Venezia, Descrizione: In 8° (18,8×12,2 cm); dodici tomi: I. (8), 424 pp., II. (8), 408 pp., III. (12), 378, (2) pp., IV. (8), 418, (2) pp., V. (4), 388 pp., VI. (8), 413, (1) pp., VII. (6), 413 [i.e. 415] pp., VIII. (8), 393, (3 b.) pp., IX. (8), 403, (1 b.) pp. a fogli chiusi, X. (8), 418, (2 b.) pp. XI. (8), 389, (3 b.) pp., (8), 542, (2 b.) pp. c. In alcuni esemplari a differenza di questo presentato, al volume VII è presente la carta ?4 che contiene l”Avviso Librario’ datato ‘Venezia, 4 ottobre 1786’ che è assente nelle prime copie tirate e venne aggiunta solo a stampa in corso, si veda ad esempio la copia digitalizzata dalla Bayer Staatsbibliothek. Esemplare in bella legatura coeva,probabilmente editoriale, in cartoncino molle foderato con bella carta marmorizzata coeva e titolo e numero del volume al dorso stampato in nero su fascetta in carta. All’interno esemplare in perfette condizioni di conservazione, ad ampi margini, in parte intonso e ancora in barbe. Questo presentato è uno degli esemplari conosciuti meglio conservati. Prima rara edizione di una delle opere più importanti di storia veneziana scritta dal noto storico e studioso di idraulica, abate Cristoforo Tentori (10 agosto 1745 in Spagna a Itvera nella Diocesi di Siviglia – 2 ottobre 1810) conosciuto anche con lo pseudonimo di Pandolfo Malatesta. L’opera è tenuta in grande considerazione per l’immane mole di documenti consultati da Tentori durante i suoi studi. Già nella sua prima opera su Venezia “Stroia civile e politica sulla Repubblica di Venezia” riprendendo l’opera del Sandi si rende conto dei numerosi errori ed inesattezza compiute dal grande storico nella compilazione dei sui lavori e li corregge ampliando lo studio attingendo da numerose fonti tanto che già all’epoca era comune fra gli studiosi che si volessero cimentare negli studi di storia veneziana di riferirsi al Tentori e non al Sandi. Ma è proprio con l’opera qui presentata che il Tentori raggiunge livelli di eccellenza. L’opera nacque quasi per caso dal fatto che il Tentori durante i suoi studi era riuscito ad aver accesso a parte della documentazione diplomatica contenuta fra i le lettere “comunicate e non lette” e quindi accantonate e praticamente mai lette dagli studiosi precedenti. Read more…

  • Opere di Nic. Machiavelli, citadino è Secretario Fiorentino. Parte Prima – Quarta.

    Opere di Nic. Machiavelli, citadino è Secretario Fiorentino. Parte Prima – Quarta.

    id: 5669 Autore: Machiavelli Niccolò, Prezzo: 350.00 Editore: s. stampatore, Anno di pubblicazione: 1726 Luogo di pubblicazione: Nell’Haya, Descrizione: In 12° grande (16,1×9,6 cm); 4 tomi: (2), XII, 300 pp. e una c. di tav. in antiporta con ritratto di Machiavelli inciso da Morellon la Cave, (4), 301-484, (8), 168 pp. (Il Principe con frontespizio proprio), (28), 420 pp., (14), 209, (1), 199, (1) pp. e 7 c. di tav. più volte ripiegate. Belle legature coeve in piena pelle maculata con dorso a cinque nervi e titolo in oro su fascetta in pelle rossa al dorso. Ai Tasselli numero del volume e ricchissimi fregi in oro. Qualche strofinatura, screpolatura e lieve difetto. Tagli spruzzati. Esemplare che come tutti gli altri conosciuti si presenta con una leggera ed uniforme brunitura dovuta alla qualità della carta. Un leggerissimo alone al margine basso delle ultime 20 carte del primo volume, ininfluente. Altro piccolo leggero alone al margine esterno bianco delle prime 10 carte del secondo volume. Un sottile tunnel di tarlo nelle ultime 20 carte anticamente restaurato che tocca il testo, le lettere che sono toccate sono state nuovamente chiosate a mano da una mano coeva al restauro. Una sottilissima antica aggiunta di carta al margine esterno bianco del freontespizio del quarto volume, ininfluente. Nel complesso esemplare in buone condizioni di conservazione. Una delle edizioni più rare ma anche più complete e corrette delle opere di Machiavalli. Edizione ancor più rara a trovarsi completa di tutti e quattro i volumi. Primo volume: Continente i cinque primi Libri delle Historie Fiorentine; Secondo volume: Continente i tre ultimi Libri delle Historie Fiorentine. Il Principe. La vita di Castruccio Castricani: il modo che tenne il Duca Valentino &c.; è i Ritratti delle cose di Francia, & della Alamagna. Terzo volume: Continente de’ Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio; libri tre. Quarto volume: Continente libri sette della Guerra. L’Asino d’oro. Quattro capitoli in Rima terza. Duoi decennali,Novellà piacevolissima; è due Comedie. Opera rara. Completo. Read more…

  • Memoires D.M.L.D.M.

    Memoires D.M.L.D.M.

    id: 5657 Autore: (Ortensia Mancini duchessa di Mazarino), Prezzo: 350.00 Editore: Chez Pierre du Marteau, Anno di pubblicazione: 1675 Luogo di pubblicazione: A Cologne, Descrizione: In 12° (14,4×8,2 cm); (2), 216, 22 pp. Bella legatura coeva in piena pergamena con dorso a 5 nervi e titolo e fregio manoscritto ai tasselli. Tagli spruzzati. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Per il nome dell’A., Ortensia Mancini duchessa di Mazarin, cfr.: Barbier, A.A., Ouvrages anonymes, vol. 3, p. 186. Sottoscrizione falsa, probabilmente pubblicato in Inghilterra (cfr. Parenti M., Luoghi di stampa falsi, p. 50). Probabile prima edizione, rara, nello stesso anno esistono altre due edizioni sempre con la stesso luogo di stampa e stampatore, una con una pagina di errata posta alla fine del volume ed un’altra edizione con le ultime 22 pagine non numerate oltre sempre ad avere la pagina di errata. La prima edizione uscì prima che venisse aggiunta l’errata come copie censite in varie biblioteche estere conformi a questa copia Bayerische Staatsbibliothek, Universita?tsbibliothek Mu?nchen, Staatliche Bibliothek Regensburg, BM Lyon, Bibliothèque de Genève e presoo la Biblioteca di Dresda. L’opera è comunemente attribuita a Ortensia Mancini e venne stampata sulla scorta di alcune copie manoscritte delle sue memorie. L’opera fu a lungo attribuita all’abate di Cesar de Saint-Real e sicuramente lo stesso abate la inserì nelle sue opere. Oggi però si è sicuri che l’autrice fu proprio Ortensia Mancini e che l’abate aggiunse alle memorie originali delle parti spurie tanto che le edizioni susseguenti al 1675 sono considerate poco attendibili. “Ortensia Mancini, duchessa di Mazarino (Roma, 6 giugno 1646 – Chelsea, 2 luglio 1699), fu la nipote preferita del cardinale Mazarino, primo ministro di Francia, e una amante di Carlo II, Re d’Inghilterra, Scozia e Irlanda. Era la quarta delle cinque sorelle Mancini, che insieme alle loro cugine Martinozzi, erano note alla corte di Re Luigi XIV di Francia come le Mazarinettes. Carlo II d’Inghilterra, cugino di primo grado Luigi XIV, propose ad Ortensia di sposarlo nel 1659, ma la sua offerta fu respinta dal Cardinale Mazarino che riteneva che l’esiliato re avesse poche prospettive. Mazarino si rese conto del suo errore quando Carlo fu reinsediato come Re d’Inghilterra pochi mesi più tardi. Mazarino divenne poi supplicante e offrì una dote di 5 milioni di livre, ma Carlo rifiutò. Mentre un matrimonio non si concretizzò, le strade dei due si sarebbero incrociate in seguito. Read more…

  • Callomazia poema Estetico-Didascalico sul Bello Libri Dodici di Bernardo Bellini, Professore di Filologia Greca e Letteratura Latina nell’I. R. Liceo di Cremona per più anni, indi professore di Filologia Latina e di Storia Universale nel Medesimo Imper. Regio Liceo. Seconda Edizione.

    Callomazia poema Estetico-Didascalico sul Bello Libri Dodici di Bernardo Bellini, Professore di Filologia Greca e Letteratura Latina nell’I. R. Liceo di Cremona per più anni, indi professore di Filologia Latina e di Storia Universale nel Medesimo Imper. Regio Liceo. Seconda Edizione.

    id: 5625 Autore: Bellini Bernardo, Prezzo: 50.00 Editore: Tipografia Manini, Anno di pubblicazione: 1843 Luogo di pubblicazione: Milano, Descrizione: In 8° grande (24×16,6 cm); 605, (3 b.) pp. Bella legatura coeva in mezza pelle con titolo e fregi in oro al dorso. Qualche lieve strofinatura. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva. Tagli spruzzati in azzurro. Un piccolo e leggerissimo alone al margine basso delle prime 40 pagine, ininfluente e per il resto esemplare nel complesso in buone-ottime condizioni di conservazione. Seconda edizione, più rara della prima del 1841, quattro soli esemplari censiti in ICCU, di questo noto scritto del celebre poeta, drammaturgo e tipografo originario di Griante (in provincia di Como), Bernardo Bellini (Griante, 21 marzo 1792 – Torino, 17 marzo 1876). Figlio di Carlo, insegnante di lingue straniere, e di Maria Bonomi, si laureò in legge all’Università di Pavia. Tuttavia l’inclinazione per le lingue antiche lo portò a tradurre opere di autori antichi greci e latini iniziando a pubblicare testi poetici come il Triete anglico nel 1816. Fu, quindi, chiamato a insegnare eloquenza latina e letteratura greca al liceo di Cremona. Il suo appoggio alle aspirazioni dei Savoia lo costrinse nel 1848 a rifugiarsi in Piemonte e, successivamente alla sconfitta sabauda di Novara, si rifugiò con la famiglia a Parigi. Ritornato in Italia nel 1852, insegnò retorica a Cagliari e si dedicò, tra altre opere poetiche, alla stesura de L’inferno della tirannide, che fu pubblicata a Torino nel 1865, poema in 34 canti che, clonando le rime dell’Inferno di Dante, descriveva il dominio austriaco che opprimeva la nazione italiana che aspirava a farsi stato per il tramite dei Savoia. Nello stesso anno pubblicò il seguito, Il Purgatorio d’Italia. Negli ultimi anni della sua vita, nella corso della quale si sposò quattro volte, collaborò con Nicolò Tommaseo al Dizionario della lingua italiana. Bell’esemplare. Read more…

  • La femme infidèlle par Maribert-Courtenay. Epigrafia :”Toute fille lettrée restera fille toute sa vie, quand il y aura des hommes sensés”.Premiere – Quatrieme Partie. Completo. Complete.

    La femme infidèlle par Maribert-Courtenay. Epigrafia :”Toute fille lettrée restera fille toute sa vie, quand il y aura des hommes sensés”.Premiere – Quatrieme Partie. Completo. Complete.

    id: 5655 Autore: Rétif de la Bretonne Nicolas Edme, Prezzo: 2700.00 Editore: Chez la Veuve Duchene, Anno di pubblicazione: 1786 Luogo di pubblicazione: A Neufchatel, Descrizione: In 8° (16,8×9,8 cm); 4 tomi in due volumi: 240 pp., (3), 244-482 pp. e (3), 486-728 pp., (3), 732-979, (1) pp. Legatura editoriale, con lievi ed abili restauri, in piena pelle coeva con dorsi a 5 nervi. Piatti interni foderati con bella carta marmorizzata coeva. Titolo e numero dei volumi in oro su pecette in pelle rossa e verde al dorso. Fregi in oro ai tasselli. Doratura anche ai tagli dei piatti. Cornici in oro al dorso. Qualche lieve strofinatura e nel secondo volume qualche lieve spellatura. Qualche quaderno con leggera ed uniforme brunitura, mai fastidiosa od intensa, dovuta alla qualità della carta utilizzata e per il resto nel complesso esemplare all’interno in ottime condizioni di conservazione. A good copy, first rare edition. Prima mitica e rarissima edizione dell’opera più ricercata del grande grande scrittore francese Nicolas-Edme Rétif detto Restif de la Bretonne (Sacy, 23 ottobre 1734 – Parigi, 3 febbraio 1806). La prima edizione è rarissima perché si narra che la maggior parte delle copie venne distrutta dalla famiglia Restif. Bretonne scrisse quest’opera tra il 27 marzo ed il 23 maggio del 1785. Si sa che il 26 Novembre del 1785 la signora Restif nata Agnes Lebègue mandò via di casa il celebre scrittore dopo un violento litigio, sembra anche dovuto alla lettura di alcune pagine dell’opera in stampa e dopo essersi facilmente accorta di esser lei stessa la protagonista dell’opera. Lacroix scrisse di quest’opera “la plus cruelle vengeance qu’un mari trompé, ou qui croit l’être, ait jamais exercée contre son épouse infidèle”. ?L’opera è uno dei vertici della licenziosità di de la Bretonne. L’autore, celebre per i suoi racconti licenziosi e per la descrizioni di diverse perversioni sessuali, a lui si deve il termine retifismo (l’amore e il desiderio spassionato verso i piedi femminili), “e?ra l’ottavo figlio di un ricco fattore della Yonne. Di salute delicatissima, era destinato a diventare uomo di chiesa, ma pare che fu costretto a rinunciare a questa aspirazione a causa della sua fama di donnaiolo.Nel 1751, i suoi genitori lo mandarono come apprendista stampatore ad Auxerre, dove si innamorò della moglie del suo datore di lavoro. Diventato operaio tipografo, si recò a Parigi dove condusse una vita irregolare. Read more…

  • L’Adone, Poema del Cavalier Marino, con gli Argomenti del Conte Fortuniano Sanvitale et l’Allegorie di Don Lorenzo Scoto con licenza de’ Superiori, et Privilegio.

    L’Adone, Poema del Cavalier Marino, con gli Argomenti del Conte Fortuniano Sanvitale et l’Allegorie di Don Lorenzo Scoto con licenza de’ Superiori, et Privilegio.

    id: 5656 Autore: Marino Giovanni Battista, Prezzo: 400.00 Editore: Appesso Giacomo Sarzina, Anno di pubblicazione: 1626 Luogo di pubblicazione: In Venetia, Descrizione: In 4° (21,7×15,5 cm); (24), 577 [i. e. 581], (3) pp. Ripetute nella num. le p. 573-576. Bella legatura coeva in piena pelle con dorso a 5 nervi. Titolo, autore e ricchissimi fregi al dorso. Qualche strofinatura e lieve difetto. Tagli spruzzati in rosso. Piatti interni foderati con bella carta marmorizzata coeva. Un piccolo strappetto al margine basso di carta mm3, ininfluente. Un leggerissimo alone in tredici carte a partire da carta b3 (in ogni caso facilmente lavabili) e per il resto esemplare in buone condizioni di conservazione. Frontespizio con grande marca al frontespizio con motto “Potens Ubique Merito”. Testatine, finalini ed iniziali xilografici. Testo su due colonne. Alcune note settecentesche ai fogli di sguardia. Ogni canto presenta il titolo entro una bellissima e ricca cornice animata. Terza edizione edita a Venezia da Giacomo Sarzina (la seconda con il commento del parmense Fortunio Sanvitale) e sesta edizione in tutto, della più celebre opera del grande poeta e scrittore napoletano, Giovan Battista Marino (Napoli, 14 ottobre 1569 – Napoli, 25 marzo 1625) considerato come il massimo rappresentante della poesia barocca italiana. “Egli era infatti il rappresentante di un movimento che si stava affermando in tutta Europa, come il preziosismo in Francia, l’eufuismo in Inghilterra (dal romanzo di John Lyly Euphues), il culteranismo in Spagna. Di lui, il celebre critico Francesco de Sanctis scrisse: “Il re del secolo, il gran maestro della parola, fu il cavalier Marino, onorato, festeggiato, pensionato, tenuto principe de’ poeti antichi e moderni, e non da plebe, ma da’ più chiari uomini di quel tempo.” Proprio al suo nome è legato il termine manierismo. Marino dal 1588 inizia a frequentare l’Accademia degli Svegliati da pochissimo fondata. Il suo mecenate principale fu Matteo di Capua principe di Conca e Grande ammiraglio del Regno, già protettore del Tasso. “Durante gli anni napoletani, il Marino finisce arrestato per ben due volte. Ma sulla vita del Marino si stende persistentemente l’ombra di qualche mistero, specialmente per quanto riguarda le vicende di questo periodo, per le quali le uniche pezze d’appoggio sono fornite soprattutto da racconti biografici, e di rado da fonti documentarie dirette. Read more…

  • Il Meglio, prefazione di Giovanni Spadolini

    Il Meglio, prefazione di Giovanni Spadolini

    id: 5645 Autore: Prezzolini Giuseppe, Giovanni Spadolini Prezzo: 22.00 Editore: Longanesi, Anno di pubblicazione: 1971 Luogo di pubblicazione: Milano, Descrizione: In 8°; 473, (7) pp. e 73 c. di tav. fuori testo. Cofanetto editoriale illustrato. Legatura editoriale in tutta tela rossa con titolo al dorso e acetato protettivo. Perfetto stato di conservazione. Prima edizione in questa versione con la prefazione di Spadolini della raccolta curata da Longanesi di alcuni degli scritti migliori del grande letterato, giornalista, scrittore e aforista perugino, Giuseppe Prezzolini. Ottimo esemplare. Read more…

  • Principj di Scienza Nuova di Giambattista Vico. D’intorno alla comune natura delle nazioni. In questa terza impressione dal medesimo autore in un gran numero di luoghi corretta, schiarita, e notabilmente accresciuta. Tomo I – II. Completo.

    Principj di Scienza Nuova di Giambattista Vico. D’intorno alla comune natura delle nazioni. In questa terza impressione dal medesimo autore in un gran numero di luoghi corretta, schiarita, e notabilmente accresciuta. Tomo I – II. Completo.

    id: 5675 Autore: Vico Giambattista, Prezzo: 3500.00 Editore: stamperia Muziana, a spese Gaetano e Steffano Elia Anno di pubblicazione: 1744 Luogo di pubblicazione: Napoli, Descrizione: In 8° (21×13 cm); (16), 1-376, (2), 379-526 (i. e. 516), (4) pp. 3 tre tav. fuori testo (ritratto di Vico, antiporta e tavola più volte ripiegata). Omesse nella numerazione, come in tutti gli esemplari, le pagine 441-450. Bella legatura coeva in piena pergamena rigida con titolo, numero del volume in oro su fascetta in pelle rossa al dorso che si presenta a 4 nervi. Tagli spruzzati in rosso. Piccolo difetto al taglio del piatto anteriore con piccola perdita di pergamena. Altra piccolissima mancanza al piatto posteriore ma nel complesso in buone-ottime condizioni di conservazione. Un leggerissimo, quasi invisibile alone, al margine alto delle prime 9 carte, del tutto ininfluente e all’interno esemplare in ottime condizioni di conservazione che a differenza della maggior parte degli esemplari conosciuti che si presentano fortemente bruniti a causa della qualità della carta napoletana utilizzata dalla stamperia Muziana, ha solo qualche quaderno leggermente arrossato. Terza edizione ma prima definitiva e che è preferita alle precedenti per le numerose aggiunte, di una delle opere più importanti della storia del pensiero filosofico europeo e capolavoro del grande filosofo e giurista napoletano Giambattista Vico (Napoli, 23 giugno 1668 – Napoli, 23 gennaio 1744). Questa edizione venne pubblicata postuma dal figlio Gennaro che aveva sostituito il padre alla cattedra presso l’Università di Napoli, nel 1744 raccogliendo le parte nuove aggiunte all’opera dallo stesso Vico che dalla pubblicazione della prima edizione nel 1725 aveva, fino alla morte, continuato ad integrare e correggere quella che riteneva la sua opera più importante. Scrive Croce rigaurdo a questa edizione “questa volta, che fu davvero l’ultima, egli non si contentò di stendere le solite correzioni, miglioramenti e aggiunte, ma si die’ a riscrivere da cima a fondo tutta l’opera, salvo poi, in parecchie riprese, e lungo per lo meno un settennio (1736-1743), a consacrarvi un lavorio così intenso di lima che, non bastando l’interlineo e i margini, dove’ ricorrere talora anche a foglietti intercalati. Nel codice che ci ha serbato l’autografo di codesta redazione definitiva [.] è da riconoscere quello adoperato nella stampa dell’edizione del 1744″ (Bibliografia vichiana, I, 52) . Su questa terza edizione si baseranno tutte le riedizioni susseguenti. Read more…